Io: cosa?!
Masky: calma calma. Manteniamo la tranquillità.
Io: STAI SCHERZANDO SPERO!
Il ragazzo mi tappò la bocca.
Masky: vieni, nascondiamoci, so dove andare. Ma stai zitta e seguimi, qui sei mortale quanto tutti gli altri. Se muori qui, sei costretta a restarci.
Io: porco.
Masky: sh. Vieni.
Camminammo per un po', fino a quando non arrivammo a una specie di ospedale abbandonato.
Entrammo, era tetro e gelido lì dentro.
Io: dove siamo?
Masky: nell'ospedale mio e di Hoodie. Sland usa creare i suoi mondi in base ai ricordi più spaventosi dei propri Proxy, così da temprarli. C'è anche l'ospedale psichiatrico di Toby più giù, ma meglio non andare lì, è il posto più spaventoso di tutti.
Io: perché?
Masky: sai, quando Sland ha preso la memoria di Toby, essa era così terrificante e potente, che non riuscì a cacciar via da esso le persone che avevano segnato la vita del tuo maritino. Purtroppo girano nell'ospedale come zombie senza anima, in attesa che qualcuno arrivi e venga bloccato tra loro all'infinito.
Io: wow, non pensavo Toby fosse così forte.
Masky: oh, lo è molto di più di quanto mostri. Quando ci allenavamo prima, lui era un bambino. Ma era così forte da riuscire ad uccidere tute le persone nel suo ricordo con un solo urlo. Aveva poteri straordinari che ha imparato a celare e controllare.
Io: beh, non so cosa dire.
Un alltro rumore catturò la nostra attenzione.
Masky: meglio così, vieni.
Entrammo in una stanza.
Masky: la cosa che mi colpì di questo mondo sai qualle fu?
Io: ummm le persone?
Masky: macché! La qualità del segnale! Chiamo Hoodie che ci farà venire a prendere da Sland.
Io: ma se chiamassimo direttamente Sland?
Masky: non può sentirci, come anche D. Non preoccuparti.
Compose il numero di Hoodie.
Masky: ehi amore! Per fortuna mi senti!
*Hoodie: dove diamine siete finiti?! Sono tornato a casa e non vi ho trovati! I ragazzi girano da ore nel bosco per cercarvi!
Masky: che ore sono?
*Hoodie: le 6 del pomeriggio! Siete spariti sta mattina!
Io: wow.
Masky: prometti che non ti arrabbi?
*Hoodie: dove siete!
Masky: al nostro ospedale nel mondo di Sland.
La voce al telefono si fermò e il respiro aumentò affannosamente.
*Hoodie: richiamo gli altri e lo dico subito Sland. Restate al telefono qui con Toby. E soprattutto non morite.
*Toby: ehi! Amore! Ci sei?!
Io: amore mio si!
Masky: shhh, abbassa la voce.
*Toby: ma dove siete?
Io:: nel mondo di Sland! Non so come ci siamo finiti ma-
Una donna entrò nella stanza, ma Masky la uccise subito, facendola dissolvere. Chiuse la porta bloccandola con della corda.
Io: oh cazzo... Amore, ho paura. Davvero.
*Toby: ehi ehi! Calmatevi voi due. Pensate ad altro.
Masky: sai vorrei pensare al mio matrimonio al momento ma gente he abbiamo ucciso ora cerca di entrare nella nostra stanza e farci fuori! Non riesco a pensare ad altro!
Io: come stanno i bambini?
*Toby: dormono...
Io: e tu amore?
*Toby: sono dannatamente preoccupato... Ma dove siete di preciso?
Masky: tranquillo, siamo arrivati nel nostro manicomio, nel tuo non ci entrerò mai più in vita mia.
*Toby: bene...
Io: amore perché non mi hai mai parllato dei tuoi poteri?
Sentii la voce arrancare.
Io: ti amo...
Il telefono iniziò a fare rumori strani, metallici.
Masky: sta arrivando.
Sland apparì tra me e Masky, che lasciò andare la porta e si strinse al braccio di Sland, come feci anche io.
Ci ritrovammo nello studio.
Sland: siete in un pasticcio assoluto.
Io: senti Sland-
Masky: è colpa mia.
Io: no! Non pensarci! È colpa mia lui mi ha salvato la vita! Sarei morta lì senza Masky!
Masky: non ci saresti finita proprio senza di me!
Sland: basta. La colpa è di entrambi. Sarete distrutti, penserò ad una punizione più tardi. Va da Hoodie Masky, è distrutto. Tu invece resta un secondo.
Il ragazzo uscì subito, una volta uscito mi sedetti alla poltrona di fronte a Sland.
Io: la colpa è davvero solo mia. Ero agitata, non sapevo dove anndare o cosa fare. Non colpevolizzare Masky, lui ora deve solo pensare al matrimonio e a nient'altro.
Sland: lo so. Per i capelli, prendi questo. Me l'ha dato D. Semplicemente fa sparire il bianco dai tuoi capelli. Lo hanno iniziato a sperimentare i suoi demoni quando ti capitò la prima volta e ora è perfettamente funzionante.
Presi quella boccetta di vetro scuro in mano, la stappai e annusai: non odorava di nulla.
Così la richiusi e, poggiandola sulla scrivania, sorrisi.
Io: se ogni cicatrice ha un senso, lo scoprirò in fondo alla via.
Sland: di chi è questa frase?
Io: ahahah J-Ax, ma è tra le frasi che più trovo veritiere a questo mondo. Non ha senso cancellare o nascondere una cicatrice, in questo caso queesti capelli. Ho vissuto un'avventura e questo sarà il marchio indelebile che me la ricorderà per tutta la vita, quindi nel mio caso per sempre. Grazie mille Sland, ora devo andare da mio marito e dai miei figli.
Mi alzai, fiera come un leone dopo aver vinto uno scontro e me ne andai, sorridendo.
Fuori mi aspettava Toby, che mi prese in braccio e mi fece girare in aria.
Toby: e i capelli?
Io: sai? Mi piacciono! Sono allternativi, quindi ciccia, resteranno così. Andiamo, ho una fame da lupi e poi devi raccontarmi taaaante cose.
Scendemmo giù, le ragazze mi stritolarono in un abbraccio mentre i raggazzi mi inveivano contro, per averli fatti uscire invano a cercarci.
Io: ehi ehi, non ve l'ho chiesto io.
Jeff: pff. Ora parliamo seriamente.... Cosa si mangia a cena?
Nina: ognuno per sé?
Ci guardammo un po' intorno e tutto insieme rispondemmo in coro 'ognuno per sé'
Io: amore, cosa vogliamo mangiare noi?
Toby: paninazzo semplice semplice?
Io: tu mortadella e io prosciutto?
Toby: ma si.
Ci preparammo i panini e ce li mangiammo fuori, nel porticato davanti al portone di ingresso, con due birre gelide.
Eravamo seduti sul primo gradino, vicini a chiacchierare del più e del meno.
Io: allora, mi racconti?
Toby: che devo dirti?
Io: facciamo finta di conoscerci di nuovo per la prima volta. Piacere, sono Clockwork. Ho poteri assurdi tramandati da mio padre, il Diavolo. Tu sei?
Toby: piacere, Ticci Toby. Ho poteri assurdi anche io, solo che mio padre è Slanderman, la creepypasta più temuta e conosciuta del mondo.
Io: che poteri hai?
Toby: ti dico i miei se tu mi dici prima i tuoi, no?
Io: allora, vediamo. Sono un demone, quindi sono morta in poche parole. Posso teletrasportarmi dove voglio, posso vedere passato e futuro delle persone grazie a un contatto, posso diventare invisibile ma devo imparare meglio a controllare qquesto potere. Tutto qui, tu?
Toby: beh, ho un udito finissimo, posso controllare il tempo e gli oggetti, anche le persone se mi concentro.
Io: wow. Dimostramelo!
Face rovesciare la bottiglia e la stoppò, vedevo il liquuido fermo immobile, una cosa pazzesca.
Io: cazzo Toby perché non lo hai detto mai?! Sono tua moglie!
Sbloccò la bottiglia, che cade roompendosi a terra.
Toby: certo, già non mi ti filavi da piccoli, ti saresti spaventata!
Indicai il mio occhio.
Io: dici davvero?!
Toby: poi era troppo tardi e... Boh, panico. Volevo evitare proprio tutto questo...
Io: okay okay, capisco. Però è fenomenale!
Toby: ma nessuno deve saperlo ok? Non funziona sempre, specialmente se sono preso dalle mie emozioni. Potrebbero chiedere qualcosa che non sarei in grado di compiere e sarebbe un disastro.
Io: si, capisco. Ora andiamo Ben sta venendo a dirmi che Sland mi cerca.
Rientrammo a casa e proprio in quel momento arrivò Ben.
Io: sisi sto andando.
Ben: dovevi farmi alzare per forza eh?
Io: si ahahah. Ciao elfo.
Salii svelta di sopra ed entrai nello studio di Sland.
Io: dimmi tutto capo.
Sland: ti ricordi come ssei entrata nel mio mondo?
Io: stavo andando via, Masky mi ha preso la mano e credo di aver dato una sbirciata nel suo passato suppongo. Non saprei. Poi mi sono ritrovata in quel mondo e niente, so solo questo.
Sland: credo che tu possa aver sviluppato la capacità di unire due dei tuoi poteri: puoi spostarti nello spazio e vedere nel tempo con la mente. Ma se si unisco queste due capacità se ne forma una terza: quella di poter viaggiare nello spazio attraverso il tempo.
Io: quindi sono tornata indietro nel tempo?
Sland: non esattamente. Tu hai visto un luogo nella mente di Masky, un luogo negli spazi più reconditi del suo cervello e la tua mente ha subito collegato quel posto ad una possibile fuga e siete finiti là. Presto, potrai davvero viaggiare nel tempo, se continui ad allenarti. Hoodie ti aiuterà.
Io: Hoodie?
Sland: i miei proxy nascondo grandi sorprese Clock.
Io: ok... Beh, vado allora.
Sland: non così di fretta. Ho deciso la vostra punizione.
Io: oddio.
Sland: vi occuperete della casa per un mese. Farete tutti i turni della lavastoviglie, della lavatrice, di stendere i panni, di pulire le stanze e riordinarle.
Io: aggiungiamo anche la spesa dai.
Sland: non esageriamo.
Io: vorrei che la punizione fosse ristretta solo a me.
Sland: perché?
Io: sai benissimo che non è colpa sua, io ce l'ho trascinato e lui si è anche preso la briga di salvarmi... Sarei morta lì senza lui. Per favore, dà la punizione solo a me.
Sland: sei sicura?
Io: si.
Sland: come vuoi.
Schioccò le dita e Masky entrò nella stanza.
Masky: si?
Sland: nessuna punizione.
Masky: woooow grande! Bella Clock!
Sland: nessuna punizione, per te. Ora andate.
Masky: cosa?
Sland: devo lavorare, andate.
Io: vieni Masky, devo fare le lavatrici.
Uscimmo, ma lui mi bloccò subito alla parete.
Masky: cosa significa?
Io: niente...
Batté il pugno sul muro.
Masky: CHE SIGNIFICA?
Io: senti, mi sono presa tutta la colpa. Ora devo andare.
Masky: perché lo avresti fatto?!
Io: PERCHÉ TI DEVI SPOSARE, NON VOGLIO VEDERTI PASSARE I GIORNI PRIMA E DOPO IL PIÙ IMPORTANTE DELLA TUA VITA, FARE 7 LAVATRICI E NON RIUSCIRE A MUOVERTI DALLA STANCHEZZA.
Ci restò di sasso e mi lasciò andare.
Corsi nel bagno, ovviamente Sland aveva già annunciato a tutti la mia punizione e si era formata una montagna di panni da lavare.
Io: oh, scherziamo! Ci penserò domani appena alzata.
Il giorrno seguente ero in bagno alle 4 del mattino, ancora il sole non era sorto.
Divisi i panni, tra colorati, bianchi e scuri e aspettai che finissero tutte e tre così da stenderle.
Dovetti aspettare tre ore, così misi la musica, accesi l'acqua e mi feci una bella doccia lunga.
Finita la prima e la doccia, caricai la seconda e mi asciugai i capelli, mi feci i boccoli, la ceretta e altre cazzate femminili.
Scaricata la seconda e messa la terza, chiamai in videochat Maria.
Io: Mary, mi senti?
*Maria: sisi benissimo! Allora, dove siete di bello?
Io: siamo finiti in una lugubre campagna francese disabitata... Mi manchi tanto!
*Maria: oh tesoro, anche tu! Senti, quando potete venire a trovarmi?
Io: guarda, dopo il matrimonio di Masky e Hoodie dovremmo potere!
*Maria: sono emozionati? Ahahah, mi immagino Hoodie nel panico per ogni dettaglio e Masky che se ne sbatte come al solito!
Io: più o meno ahahah! No dai, anche Masky è agitato... Ma non come Hoodie! Sono una bella coppia dai!
*Maria: che fai piccola?
Io: le lavatrici per tutti, sono in 'punizione'.
*Maria: cosa?!
Io: ho, accidentalmente eh, portato Masky nel mondo di Sland. E niente, quando ci ha salvati ci voleva schiaffare entrambi in punizione, ma mi sono presa tuuuutta la colpa.
*Maria: ma state bene ora??
Io: sisi mary, non preoccupartim
*Maria: per fortuna. Comunque sei proprio buona tu! Tutta tua madre!
Io: eh si ahahah.
Pensai un secondo alle parole di Maria.
Io: scusa Mary, come fai a sapere che sono uguale a mia madre? La conoscevi?
*Maria: piccola... Non... Non sento...
Il segnale si interruppe, non poteva essere una coincidenza, ma sul momennto decisi di non dare troppo peso alle sue parole, decisi di indigare durante la notte, mentre tutti erano via.
Finì anche la terza lavatrice, caricai la bagnarola e me ne andai, con le cuffie nelle orecchie e canticchiando tra me e me, in giardino a stendere i panni.
Era una calda giornata di luglio, erano le 7.30 e ancora non si vedeva nessuno.
Io: ah è vero, oggi è domenica.
La domenica si dormiva fino anche a mezzogiorno passato, quindi ero solaa soletta con i pensieri e i sogni degli altri.
Io: che dormiglioni quelle bestie.
Iniziai a stendere i panni, era presto, ma già faceva piuttosto caldo.
Dopo un po' uscì Hoodie, si accese una sigaretta e, datomi il buongiorno, si sedette sulla panchina, a guardare il bel panorama che si intravedeva oltre la staccionata.
Hoodie: bella giornata eh?
Io: ok, ho sbagliato a fargli quella sclerata! Ma volevo solo aiutarlo...
Hoodie: Clock, non sono venuto qui a farti la ramanzina. Volevo solo ringraziarti.
Io: cosa?
Hoodie: ti sei presa tutta la colpa, anche se lui non vuole ammetterlo te ne è molto riconoscente. In sunto, grazie.
Io: oh beh... Non so che dire...
Andai da lui e lo abbracciai.
Io: grazie a voi...
Hoodie: e di cosa?
Io: di esserci sempre per me.
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Ticciwork| Vero Amore 2
FanfictionIl seguito della mia precedente storia, Ticciwork-Vero amore. I nostri 'amici' resteranno fedeli fin proprio la fine?