Capitolo 10-Ci ha parato il culo

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Tom: spero tu torni, Cloe. Mi piace parlare con qualcuno. Qui entrano si e no due persone la mattina. Entrambe solo per il bagno.
Io: tornerò domani.
Me ne uscii dalla porta principale, con in mano la seconda bottiglia ancora non aperta.
Simpatico. Incredibile come tu non provi niente per lui.
Io: amo Toby. E i miei figli, sai.
Ma Cloe no.
Io: ma zitta. Sparisci.
Ripresi la via per casa, scolandomi pian piano la bottiglia.
Ero arrivata a metà scotch, che mi ritrovai davanti casa.
Io: wow, come passa il tempo quando ci si diverte.
Entrata dentro, il caos più totale. Erano le 7 e tutti urlavano a destra e manca come pazzi, ognuno con una richiesta diversa.
Zero: dove sono i calzini?!
Jane: vedi nel cesto. Ma la glassa?
Jeff: in dispensa. Chi ha cucinato sto schifo?!
Zero: non ci sono!
LJ: provaci tu, idiota. Ma le birre?
Jane: è finitaaaaaaa.
Toby: prova sopra al frigo.
Nina: ti fa male a quest'ora, scemo!
Ben: sono pronti i waffles! Quelli buoni!
Pros: avete visto i miei appunti di greco?!
Masky: finalmente.
Toby: waaaaaffleeees.
EJ: sull'asse da stiro, ci stava giocando il gatto.
Pros: COSA?! E TU NON HAI FATTO NULLA??
EJ: era carino!
Pupp: shalla rag, ho sonno io.
Sofia: ragazzi, sapete dov'è un buon negozio di scarpe?
Io: mi allontano due minuti e scoppia il casino? In centro da AW lab, la glassa è sopra al lavandino, le birre in cantina, gli appunti sulla tua scrivania, EJ smettila di fare scherzi, Jeff sii più riconoscente, Zero sono sul tuo letto lindi e pinti. Basta.
Tutti si zittirono, ma in quel silenzio non c'era imbarazzo, solo riconoscenza, come se ringraziassero dio per la mia esistenza.
Io: non c'è di chè.
Presi il pacchetto di sigarette dalla tasca di Hoodie, l'accendino vicino al suo piatto e uscii, poggiando la bottiglia di scotch piena per metà al centro del tavolo, in balia dei ragazzi.
Uscii fuori, da sola, e mi andai a sedere sulla panchina.
Smile mi seguì, si accostò ai miei piedi e mi lanciò uno dei suoi sorrisi.
Io: so già che non sarà una bella giornata, grazie Smile.
Il cane iniziò a correre ed entrò in casa.
Io: ci mancava il cane ora.
Cacciai una sigaretta e l'accesi.
Del fumo apparve davanti a me, un fumo... Bianco.
Io: cosa...?
Apparve D2 davanti ai miei occhi, circondato da un candido bagliore.
Io: qual buon vento?
D2: non pensi sia ora di finire questa guerra prima che inizi?
Io: amo le guerre.
D2: ragiona ragazza, non sei stupida. Pensi davvero di poter vincere?
Io: sinceramente? Si.
D2: proprio come il padre.
Io: avvenente e fantastico?
D2: ostinato e caparbio.
Io: anche. Per ora, vedi di sparire.
D2: vedremo chi avrà la meglio.
Io: noi. Ora addio.
Se ne andò lasciandomi impressa nella mente il suo volto di sfida, un volto cattivo.
Io: merda.
Lo diremo agli altri?
Io: no, assolutamente.
Mi girai a guardare verso la finestra della cucina, dove vidi i ragazzi ridere e scherzare senza pensieri.
Io: sono troppo tranquilli per rovinargli così la giornata.
Andrai al mare con Toby?
Io: non credo, voglio passare tutto il tempo possibile con quei ragazzi. Sono la mia vita, se mai dovesse spezzarsi non me lo perdonerei mai. Quindi, si va tutti insieme.
Rientrai dentro, in cucina i ragazzi mangiavano e parlavano di cazzate varie.
Io: ragazzi, dove vogliamo andare oggi?
Pros: io dovrei studiare...
BP: ma vasta tu, sai tutto a memoria!
LJ: non volevi stare sola con Toby e i piccoli?
Io: si, ma anche voi siete la mia famiglia, quindi. Dai, dove vogliamo andare di bello?
Jane: IKEA?
Io: naaaa, è una giornata bellissima!
Zero: mare?
Nina: ho il ciclo...
Jane: anche io.
Io: io pure, quindi non se ne fa nulla.
Jeff: che ne dite di fare un giro in montagna?
Tutti lo guardammo interessati.
Jeff: so che qui vicino molti fanno le escursioni in montagna, si arrampicano e si divertono. Faticoso, ma potrebbe essere divertente.
Masky: mi stupisce che ciò sia uscito dalla sua bocca.
Jeff: gnegne. Quindi?
Tutti acconsentimmo, così ci preparammo (faceva davvero davvero caldo) e uscimmo per le 8.30.
Non usammo le macchine, non volevamo dare troppo nell'occhio.
Sland ci consigliò infatti di spostarci tramite noi demoni e così facemmo. Lui si sarebbe occupato della casa e avrebbe badato agli animali, nonché ai fratelli.
Io: occupati di Off, solo per oggi non fatemi preoccupare.
Sland: tesoro, mi sono occupato di voi belve una vita intera, ok?
Io: giusto. Grazie di questa pausa Sland, ne avevamo bisogno.
Sland: ora andate e divertitevi.
Ci mettemmo in cerchio e noi demoni pensammo tutti al posto consigliati da Jeff, anche se era pericoloso perchè non lo avevamo mai visitato, ma riuscimmo ad arrivare con successo.
Io: molto bello questo posto, ora andiamo o non riusciremo ad arrivare per pranzo.
Iniziammo ad andare e pian piano arrivammo a metà del percorso, così ci fermammo a mangiare in un'area per picnic, con panchine e tavoli molto grandi.
Zero: questo posto è favoloso.
Jane: lo hai detto sorella.
Masky: certo, poi se le zanzare...
Hoodie: oh zitto brontolone, le senti solo tu!
Masky: gnegnegne.
Toby: maturo, davvero.
Kage: ragazzi, godetevi la natura. In silenzio possibilmente.
Rouge: sarebbe meraviglioso.
EJ: ma magari...
LJ: un vero sogno. Ora mangiamo eh?
Io: avete cucinato?
Tutti si guardarono tra di lori con gli occhi spalancati.
Io: fortuna esisto io.
Cacciai da dietro la schiena una borsa termica con una cinquantina di panini dento.
Sofia: se non ci fossi dovrebbero inventarti!
Io: ma da bere?
Jeff: ci abbiamo pensato io e LJ!
Cacciarono delle birre in lattina, almeno due a persona.
Pros: fatemi capire, avete pensato alle birre, ma non al cibo??
BP: anche loro andrebbero inventati dai.
Ben: ora mangiamo su, c'ho fame.
Finimmo tutto nel giro di un'ora, comprese le birre, così ripartimmo appena finito di smaltire tutto.
Alle 5 eravamo arrivati alla fine del percorso: l'aria era fresca, gli uccelli cantavano intorno a noi e facemmo così tante foto da poter masterizzare un DVD di mezz'ora una volta tornati a casa.
Io: cosa vogliamo fare? Siamo arrivati alla fine.
Toby: stiamo un po' qui, i bambini giocano con Sally, dobbiamo solo riposarci, no?
Jeff: io sto con Roger qua.
Toby: grazie Jeffrey.
Si guardarono con aria di sfida, ma io ed LJ riuscimmo a calmare i due così da stare davvero rilassati per un pochino.
Mi sdraiai sul prato vicino a Zero che, a pancione scoperto se lo accarezzava.
Io: cosa temi?
Zero: temere?
Io: si! Tutte le mamme quando si toccano il pancione temono qualcosa.
Zero: questa dove l'hai presa?
Io: ahahah da me stessa. Allora, cosa temi?
Zero: sai, la nostra non è proprio una famiglia felice stile mulino bianco...
Io: allora?? Capisco che Banderas come marito meriterebbe tantissimo, ma io ho Toby e soprattutto voi. Una famiglia mulino bianco non mi darebbe mai e poi mai l'appoggio che mi date e mi avete sempre dato. Noi ci saremo ogni volta che vorrai. Pensi di poter stare mai più sola una volta partorito? Ahahah scordatelo.
Zero: grazie Clock, sei fondamentale ora per me.
Io: come lo sei stata tu per me. Bambini! Non mangiate l'erba!! TOBYY! Scusa un secondino solo. JILL!
Zero: ahahahah vai!
Mi alzai di corsa e tolsi l'erba dalla bocca dei bambini.
Io: amore, controllali però.
Toby: scusa amore, ma quei due stanno facendo scommesse stupide.
Io: LJ e Jeff eh?
Toby: azzeccatissimo.
Andai dai ragazzi: erano in bilico su delle rocce davanti ad uno strapiombo.
Pupp e Lucas li incitavano, mentre Jane e Nina cercavano di farli scendere.
Io: siete peggio dei miei figli. Jeff, sai meglio di me che LJ non può morire e che quindi ti sta fottendo. LJ! Smettila di fare il cretino scientemente.
Scesero subito, quando videro che per entrare in BM mi mancava pochissimo e mai avrebbero aizzato la a bestia contro loro stessi.
Nina: grazie Clock.
Io: di niente. Ho a che fare con i BAMBINI tutti i giorni.
Jane: a quanto pare anche noi...
Io e le ragazze scoppiammo a ridere come cretine mentre i due ragazzi ci rifacevano la voce.
Vidi delle strane nuvole nere avvicinarsi dalle spalle dei ragazzi.
Io: dobbiamo andare via.
Janne: cosa?!
Pupp: ora.
Noi demoni ci mettemmo disposti correttamente e riportammo tutti in salone.
Io: Sland, quelle nuvole?
Sland: non piacciono neanche a me. Porta tutti nella cantina, arraffa un po' di cibo e acqua e chiudetevi dentro.
Toby: ma Sland-
Sland: ora.
Io: sentito? Tutti nella cantina, muovetevi.
Mi assicurai che tutti entrassero, compreso Smile e Macchiolina.
Li chiusi dentro mentre prendevo del cibo.
Io: allora. Prendiamo questi biscotti, due scatole dai. Questi pacchi di patatine, una confezione di succo, queste bottiglie d'acqua e... La birra è già laggiù.
Scesi portanndo tutto il cibo. Erano tutti un po' spaventati, ma con il cibo si tranquillizzarono.
Io: torno subito ragazzi.
Pupp: Sland ha detto di-
Io: lo so... Ora devo andare.
Mi trasportai sull'albero.
Sland era davanti questa figura oscura, che non riuscivo a vedere per la statura dell'altro.
Chi è?
Non sentivo né vedevo un cazzo.
Che palle. Non è buono? O forse lo è?
Senttivo solo alcune parole come 'scappare', 'famiglia', 'disonore'. Non cappivo fosse una voce femminile o maschile.
Sland: scendi Clock.
Merda.
Io: scusa Sland, vado via.
Sland: no, vieni qui.
Andai di fianco all'uomo, vicino a lui sembrava una nana.
Davanti a me vi era una bellissima donna dallla pelle candida come un batuffolo di cotone, però aveva delle strane macchioline blu sul viso e sul corpo dei disegni argentati. I capelli, castani, erano lunghi e delle ciocche avevano le punte color blu. Sembrava una farfalla, infatti aveva delle grandi ali di farfalla del medesimo colore.
Io: wow.
Sland: lei è Destino.
Destino: ciao, Natalie. Sai, mi interessi molto. Compierai grandissime cose senza neanche accorgertene.
Io: non ci credo, tu sei il Destino! Potrei chiederti tutto, ma non riesco.
Destino: sei bloccata. Tu vuoi continuare a vivere quellla vita che da un nemico ti è stata levata, strappata, rubata. Ma ora, torniamo agli affari seri. Sland, io non controllo il tempo.
Sland: ne abbiamo bisogno. Ci faresti morire tutti? E chi controllerebbe il male sulla terra?
Destino: non sono nella loro testa. Sai che ho sempre preferito il male, più emozionante. Purtroppo non mi è concesso prender parte. Ti farò guadagnare tempo. Ma non sfuggirai al giudizio.
Io: cosa ssuccede?
Slaand: dopo Clock.
Io: no! Non potete continuare a far finta che io non ci sia! Sono qui, con voi, parlate con me!
Destino: molto decisa.
Sland: cocciuta.
Destino: su vogliono una risposta. Schierarsi con loro, o entrare in guerra.
Io: Sland, non terrai davvero in considerazione l'idea di schierarti con quello e tradire MIO PADRE?!
Sland: perciò ho bisogno di tempo.
Io: quando scadrebbe il tempo che ti avvevano dato?
Destino: domani. Gli abbiamo dato tre giorni.
Io: tre giorni per prendere una decisione che loro non sono riusciti a prendere in mesi?! Fermi tutti.
Mi trasportai su, in Paradiso.
Io: ascoltatemi bene santini da messa. Io non sarò forse nessuno, ma amo la giustizia. La adoro, credo sia la cosa migliore che l'uomo ha posseduto nella sua storia. Ora, solo perché voi siete degli dei non vuol dire che potete infrangere questo diritto umanitario e divino.
Dio: salve anche a te. Saremmo in riunione.
Io: oh, perdonatemi... No sto cazzo. La mia famiglia, i miei fratelli, i miei amici stanno morendo di paura nella cantina che puzza di muffa in casa nostra. La famgia di Sland si sta facendo il culo per dimostrare di non aver paura e renderci forte, quando si stanno caganndo sotto, maa devono risolvere il casino che VOI SANTI AVETE CAUSATO. VOLETE LA GUERRA, L'AVRETE, MA DATECI DEL TEMPO PER CONSIDERARE TUTTE, E SOTTOLINEAO TUTTE, LE SCELTE CHE POTREMMO AFFRONTARE.
La Madonna si alzò, mi venne vicino, mi mise una mano sulla spalla e con i suoi penetranti occhi mi fissava.
Madona: figlia mia, quanto tempo vi han concesso per decidere?
Io: tre giorni, santissima.
Madonna: tre giorni... Per prendere una decisione che noi non abbiamo preso in anni. Questa ragazza ha tutto il diritto di venire qui adirata a protestare per un suo diritto. Ciò che chiedi ti sarà dato. Un mese, domani ti daremo tutte le opzioni. Ora va dalla tua famiglia e levali da quel postaccio. Va figlia mia.
Me ne andai, dopo aver baciato la mano della Madonna.
Riapparsi tra Sland e Destino.
Sland: illuminaci.
Io: la Madonna ci ha parato il culo.

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