Gai bagnato, Gai fortunato

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-Forza che vinca il migliore- strillò Gaia per movimentare la gara. Ruby continuò a tirare frecce contro la palla d'acqua che volteggiava sopra tutti i presenti fermandosi sulla testa del povero maestro Gai. Feraligatr non usava frecce avvelenate ma i kunai e gli shuriken di Gai.
-Ehi, guarda che quella roba non me la regalano mica.- protestò Gai, che non poteva ribellarsi come d'accordo, visto che dopo la gara precedentemente aveva iniziato a tifare, forse anche troppo vivacemente, per Ruby.
-Vuole tacere due secondi, non riesco a concentrarmi!- urlò Ruby tagliandogli leggermente il caschetto di capelli neri, spaventandolo tanto che svenne. Feraligatr si fece scappare un gridolino di gioia, ma che fu stroncato sul nascere da una freccia di Ruby.
-Quando dico, silenzio ad uno durante una gara, lo chiedo a tutti.- lo rimproverò Ruby.
Andromeda soffocò una risata e Rina fece altrettanto.

Gaia si limitava a far ballare la sfera sopra la testa di Gai senza dare troppo nell'occhio. Nel frattempo Rina e Andromeda giocavano a carte, quindi si sentiva un quasi religioso silenzio. Gaia si accerttava solo che Greta non finisse nei guai, ma ogni qual volta Gaia girava lo sguardo la palla d'acqua si avvicinava a Gai.
Feraligatr non riusciva a far arrivare neanche un attrezzo sul palco, come avrebbe vinto?

Passò almeno un'ora il sole tramontavarendendo la visibilità peggiore.
Ruby e Feraligatr continuavano con gli occhi chiusi. Gaia era stanca quanto loro. Poi il silenzio.
-È fredda!- gridò Gai che era ancora bloccato alla gogna.
-Ragazza vacci piano. Quando il maestro, lo saprà alla gogna mi ci mette lui!- pianse Feraligatr.
-Suvvia, sii uomo.- lo incoraggiò Gai.
-Il maestro non è un uomo molto paziente con me! Se entro stasera non lo ritrova alla gogna saranno guai.- si lamentava il pokemon.
Gai uscì dalla macchina medievale.
Un freddo polare si impadronì della location. Fiocchi di neve di un bluogo zaffiro cadevano dal cielo.
-Il maestro è qui- disse Feraligatr facendo fuggire tutti. Solo Gaia e Ruby parevano non capire la situazione. Greta si era nascosta dietro ad Andromeda per la paura. Rina si era trasformata in una cantante. Gai aveva tirato fuori un nunchaku e legandosi in fronte una fascia rossa, il coprifronte della sua terra natale, che spiccava sulla sua calzamaglia verde e sul gilet.
Una nube avvolse gli alberi nei dintorni. Una sagoma umana si ereggeva nella nube.

Andromeda sentiva una presenza che era certo di aver già sentito, ma non ne era certo. Non sapeva perché ma quella presenza gli era quasi familiare, quasi amica.
Si accorse di sbagliare quando la sua catena iniziò ad agitarsi senza motivo.

Ruby prese la balestra e la impugnò saldamente. Il brivido di freddo le percorreva tutto il corpo. Gaia ebbe la stessa sensazione.

~Gaia, Ruby, vi mando una cosa comoda. Liberando Gai non ho più potere sulla storia se non darvi qualche upgrade!~ disse Giuliana che dal mondo reale fece arrivare alle due ragazze delle spille a forma di fiammella.
~Amos ha detto che queste dovrebbero scaldarvi fino ad una temperatura di -100°.~ disse Giuliana, sperando che funzionasse.

Quando Feraligatr fu ferito da numerose schegge di ghiaccio Andromeda capì. Era Acquarius, il cavaliere d'oro dell'acquario. Ma l'armatura sembrava non essere la sua.

La Magiaca Storia di Gaia 03: L'Isola Della Piccola GretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora