L'alveare dei ricordi

6 0 0
                                    

-... sono Shino.- disse il ragazzo.

L'interno dell'alveare era una vera reggia. Poltrone di lusso, tende rosse ed ogni sorta di comodità immaginabile e desiderabile. Ursula non credeva ai suoi occhi, divani stile antica Roma e puff erano situati attorno ad un tavolo nell'angolo. Sebastian era sbalordito dal grande numero di quadri nella stanza. Gli ricordavano il giorno in cui aveva rotto con Cleo. Anche se da quando stava insieme ad Ursula era l'AN più felice di qualsiasi mondo, quando era un vampiro alato il giorno in cui aveva rotto con Cleo, rimaneva uno dei più belli della sua lunga vita.

-Ursula, ti ho mai raccontato di quando ruppi con Cleo?- fece Sebastian di punto in bianco.
-No, mai.- rispose Ursula.
-Scusate se m'intrometto ma mi piacciono le storie non vi dispiace se ascolto.- disse Shino.
Allora Sebastian iniziò a raccontare.

-Il giorno che conobbi Ursula era già un po' che io e Cleo non andavamo più d'accordo. Appena dopo aver lasciato la classe in cui era Ursula avevamo ricominciato a litigare. Lei pensava troppo a se stessa. 'Io sono la rappresentante e tu il mio secondo' o 'Io portò i pantaloni' e cose di questo tipo. Insomma una vera rompiscatole. Quel pomeriggio la sua matrigna mi voleva parlare e io ne apporofottai per farle una domanda. Le chiesi se sapeva perché Cleo era così egocentrica. Lei mi rispose una cosa e allora capii. 'Mio giovane amico ricordati che la nostra immortalità non la fanno le maledizioni o le benedizioni, ma la nostra fama, quella vera. E la vera fama è quella che ti porta sui libri di scuola di ogni mondo, sia quello umano che quello dei mostri. Cleo ha scelto entrambe le vie. Se la vuoi ancora lasciare capisco, ma si prudente. Le femmine di mummia in parte sono anche streghe.' mi disse. All'epoca non capii ma quando la sentii parlare con la Yoga e con Rosso dei piani per uccidere il Conte presi le mie cose e le tolsi dalla sua camera. E per due mesi non ci rivolgemmo neanche un 'ciao'.- disse Sebastian raccontando la storia.
-E poi? Cosa accadde?- chiede Shino.

-Un giorno fummo interrogati insieme, e io finii tutte le sue frasi. Quando tronammo a posto lei mi chiese il perché di tanto risentimento e di tanto odio verso di lei. Io non le risposi. Purtroppo con i posti fissi non ebbi modo di evitare la domanda. A ricreazione le risposi. Naturalmente non le piacque la risposta. Allora lei mi portò dai due prof e mi ritrovai immischiato in quel casino. Ma io appena usciti dall'aula glielo dissi. 'Perché ti sono amico e non voglio morire ti aiuterò e ti tratterò da amica, ma sappi che tra noi è tutto finito.' E fino a quando non ebbi l'occasione di lasciarli li ho serviti.- continuò l'AN.
E mentre Sebastian parlava dagli occhiali di Shino si notò uscire qualche lacrima.

-Perché piangi?- fece Ursula affiancando Shino.
-Mi viene in mente la mia situazione, ma non posso farci nulla, lei ama un altro ed a malapena mi guarda.- rispose Shino.
Sebastian gli fece asciugare le lacrime e Shino accettò l'aiuto e si asciugò le lacrime ricomponendosi con una grande velocità.
-Volete fare la prova adesso?- chiese Shino.
Ursula guardò gli amici addormentati, ma a rispondere fu Sebastian.
-Ok, dimmi cosa devo fare.- rispose il Sebastian.

La Magiaca Storia di Gaia 03: L'Isola Della Piccola GretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora