Esplosioni

6 0 0
                                    

Shino condusse i due vampiri in una stanza piena di ragnatele. Tanti ragni bianchi avvicinavano ai ragazzi. Shino prese la parola.
-Gli insetti ci insegnano ad essere territoriali, dimostratemi che dunque anche voi lo siete.- disse Shino. Poi da un balcone sopra le loro teste spuntò un ragazzo biondo con una tunica nera a nuvole rosse ed una frangia che gli copriva l'occhio sinistro.
-Shino posso mandare qualche uccello per divertirmi?- chiese il ragazzo.
-No Deidara, scarica tutti gli animali che vuoi. Dovranno resistere tutta la notte, più o meno. Mi sembrano potenti. Divertiti senza esagerare.- rispose Shino. Poi uscì chiudendo la porta.
-Ora siete miei per una notte, una notte di giochini.- disse Deidara con un sorriso quasi diabolico.

Sebastian non sopportava Deidara, il solo averlo visto, gli faceva salire i nervi a fior di pelle. Ursula non riusciva a prevedere come avrebbe colpito, il che mise un ulteriore carico di nervosismo sulle spalle dell'AN. Un piccolo gesto della mano e la balestra del ragazzo apparve nelle sue mani. Ursula vedeva il nervoso scorrere lungo in corpo del suo ragazzo e, purtroppo per lei, gli leggeva ogni pensiero, senza l'uso della della telepatia.
-Allora, non attacchi?- chiese Sebastian.
-I miei cuccioli amano giocare. Guardate!- disse Deidara indicando una coppia di serpenti bianchi, che sembravano fantocci, o meglio erano fantocci.
-Pupazzi?- fece Ursula.
-Lo vedrai.- disse Deidara. Ed ecco che un uno sciame di pipistrelli le ronzava intorno e che ad uno ad uno esplosero. Uno di loro ferì Ursula sulla spalla, ma la ragazza si automedicò in mezzo secondo sotto gli occhi increduli di Deidara.

Che come ogni vampiro Ursula sapesse medicarsi da sola non era un novità per Sebastian, che prima di essere un AN era un vampiro alato. Ursula ricordava come con la perdita delle ali lui si fosse preso l'impegno più bello della sua vita. Ed Ursula non pensava al fatto che doveva tentare le persone, ma al fatto che loro erano una coppia, una coppia di mostri, un coppia di vampiri, una coppia che nelle sue diversità si amava.
-Ora ti insegno i trucchetti del nonno.- disse Ursula. Socchiuse gli occhi prese un respiro molto profondo ed urlò, ma non un urlo rumoroso come chiunque si sarebbe aspettato ma un urlo ad ultrasuoni, in grado di disorientare i pipistrelli esplosivi di Deidara e frantumare la roccia della balconata su cui Deidara si era messo.
-Bel colpo Ursula.- fece Sebastian. Deidara li guardava e non capiva, non erano, almeno secondo i suoi conti, cavalieri di Atena, non erano pokemon e non davano l'aria d'esser ninja. Chi erano e come facevano a non aver paura lui? Tutti temevano la prova di Shino perchè temevano di perdere qualche arto durate la prova. E questi allora da dove venivano?

Mentre dubbi e perplessità si dipingevano sul volto di Deidara un uomo, nascosto nell'ombra non riusciva a non guardare la prova. Egli pensava di essere invisibile, ma Ursula lo aveva percepito, infatti lei non aveva mirato alla balconata dov'era Deidara con lo scopo di colpire Deidara, ma l'uomo misterioso.
-Sei debole Deidara?- fece un voce alle sue spalle. Deidara perse dubbi e perplessità e iniziò ad aver paura. Una stranissima sensazione si avvolse nella sala tra i presenti. Chiunque fosse quell'uomo non aveva buone intenzioni, nonostante quando emerse dall'ombra pareva avere solo un accappatoio con i bordi impellicciati ed un paio di pantaloni neri e scarpe con la punta del medesimo colore. Una capigliatura grigia e spettinata, non lo rendeva pi inquietante anzi lo rendeva un ragazzo di bell'aspetto.

La Magiaca Storia di Gaia 03: L'Isola Della Piccola GretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora