Petali di ciliegio sui dubbi di Rina

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Nel mondo reale sono passate solo due ore da quando le ragazze sono entrate nel fumetto di Giuliana e non hanno ancora fatto ritorno.
-Come hai fatto a perdere le redini della storia?- chiese Melanie un po' infastidita.
-Conosci l'effetto farfalla, Melanie?- chiese Amos.
-Se si altera il continum spazio-tempo di una realtà questa esisterà parallelamente a quella originale.- disse Giuliana.
-Per il tuo racconto è diverso!- disse Amos sotto gli occhi delle due ragazze stupite.
-Che vuoi dire?- chiese Melanie dando voce al pensiero di entrambe.
-Mettimi in vivavoce e lo spiegherò a tutti- rispose lui.

~Ragazze ascoltatemi. Ora siete in una realtà parallela a quella in cui si sviluppa la storia di Giuliana ed ha le sue regole. Noi possiamo darvi più di qualche aiuto.~ iniziò Amos.
-Papà che vuol dire?- chiese Gaia.
~Significa che dovrete usare i poteri che avete più quelli della storia. Guardate il collo di Greta~ disse Amos mostrando una conchiglia che le pendeva dal collo. ~Quella è una anomalia. Per ora attenetevi a non fare guai, usate queste anomalie a vostro vantaggio.~ disse Amos.
-Amos, come facevano quei due ad avere una versione oro delle armature dei dodici consiglieri?- chiese Ruby.
~Quelle come ogni oggetto magico legato al consiglio dei dodici può spostarsi al suo proprietario. Nell'anime da cui venivano i vostri precedenti avversari ognuno poteva contare sui poteri di una costellazione. Ora non posso dirvi di più. Non create ulteriori anomalie.~ disse Amos.

Rina era molto preoccupata. Nessun mortale aveva mai avuto il potere che aveva avuto Greta.
Si confidò solo con Andromeda. Erano amici da quando era rimasta sola e lui era l'unico di cui si fidava.
-Consulta madame Taki, lei saprà. Fino ad allora insegnargli a cantare, è una bambina cosa vuoi che possa capire?- disse Andromeda.

Gaia e Ruby si riunirono al gruppo.
-Penso di sapere che è successo prima.- disse Ruby che leggeva molti dubbi negli occhi di Rina.
-Quella che si è sviluppata è un'anomalia. Non esistono altre spiegazioni. Sappiamo quale potrebbero esserene altre, ma è presto per fare ipotesi.- finì Gaia.
-Qui gatta ci cova, ma non diamo ai dubbi potere sulle nostre azioni.- sussurò Andromeda a Rina.

La sera dava una bella luce. Un fuoco caldo e un Gai troppo silenzioso rendevano piacevole la serata. Rina non riusciva a togliersi i suoi dubbi di dosso, nonostante Andromeda gli avesse detto di consultare prima madame Taki. Rina si sedette verso il mare come spesso era solita fare quando aveva molti dubbi e preoccupazioni.
-Posso sedermi?- le chiese Ruby.
-Non riesci a goderti il fuoco?- chiese Rina. La ragazza sorrise, ma non rispose.
-Sai mi piace quella canzone che ci hai fatto l'altro giorno in hotel. Me la insegni?- chiese Ruby. Stranamente Rina non sembrava sorpresa di quella domanda ma stranamente si sentiva onorata.
-Solo se la posso insegnare a tutte e tre.- rispose Rina alzandosi. Il pensiero che Greta potesse essere una principessa sirena non la turbava, anzi da quando erano otto, non le era mai andato nulla per il verso sbagliato.
Solo l'ombra di una ragazza avvicinarsi al fuoco la destò dai suoi pensieri. Splendidi occhi verdi, capelli rosa e un kimono rosso con la gonna corta e le mezze maniche.
-Sakura, che ci fai qui?- chiese Gai.
-Mewtwo, ha attaccato coi suoi Spiritomb, l'ospedale. Si siede sui ruderi.- diceva la ragazza.
-Ragazze andiamo. Andromeda, Gai, Greta aiutatela a riprendersi.- disse Gaia correndo verso l'ospedale con le altre.
Anche Greta era andata. Quanto meno non sarebbe rimasta ad annoiarsi con una moribonda. Le piaceva l'azione.

La Magiaca Storia di Gaia 03: L'Isola Della Piccola GretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora