Sakura fa miracoli

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Rugby fu bendata e nel frattempo Andromeda tornò con un ragazzo castano in carrozzina. Il ragazzo era vestito molto sportivo. Pantalone da tuta grigio e canotta rossa.
-Ora ti spiegherò le regole. Andromeda sarà i miei occhi. Tu dovrai semplicemente identificare uno dei tuoi amici. Sarò io a sceglierlo. Non ci vedrò ma so con che criterio scegliere.- disse Sirio.
-Posso usare solo il tatto?- chiese Ruby.
-Puoi usare ciò che vuoi, tranne la vista.- ribadì Sirio.
Andromeda fece un giro intorno a Ruby e si fermò tra le braccia della ragazza.
-Dimmi, chi è?- fece Sirio.

Ruby iniziò a tastare il petto di Andromeda. Poi la schiena, ed ancora i capelli. Non poteva vedere però ebbe un'intuizione. Se fosse stato Sebastian, Ursula glielo avrebbe detto, se fosse stato Mirko gli urli di Gioia sarebbero arrivati alle stelle. Per quanto ne sapeva lei, Andromeda non poteva essere, lui era gli occhi di Sirio. Poi si udì un rumore improvviso. Sakura era arrivata a tutta birra, talmente veloce che urtò Andromeda che, dopo pochi secondi si ritrovò a baciare Ruby.

Andromeda aveva desiderato da alcuni giorni a quel momento baciare Ruby o dirle che le piaceva, ma non ci riusciva. Ruby era nella stessa situazione. Ma Sakura cambiò tutto ed anche Sirio se ne era accorto.
-Bacio! Bacio!- iniziarono tutti. Rina e Sakura, come Sirio, si erano uniti al coro per non essere da meno.
Un onda bianca partì dai due piccioncini nel centro e si diffuse in tutta la palestra.

Cosa fosse quella cosa era un mistero ma fece rivivere il ragazzo sulla sedia a rotelle e donò nuovamente la vista Sirio.
-Sirio togli quelle tendine a pois verdi, sono oscene.- disse il ragazzo. Sirio e tutti gli altri si girarono verso il ragazzo sbalorditi.
-Pegasus, tu sei come, come posso dire, sei vivo.- fece Andromeda che si era staccato da Ruby.
-Ed io ci vedo, ci vedo di nuovo.- fece Sirio.
"Il primo bacio non si scorda mai." fece Ursula, seguita da tutte le altre.
Sakura, nonostante nessuno le avesse detto niente si sentiva come in colpa. Cedeva di aver fatto qualche casino. Ma Ursula le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla, cercando di farle capire che non aveva fatto nulla.
-Hai fatto un favore enorme a quei due.- gli disse Ursula.
-Un grosso favore- fece Gaia.
-Enorme- concluse Rina.

Pegasus si alzò dalla sedia a rotelle per abbracciare Andromeda, facendo rimanere tutti di stucco, era appena inspiegabilmente uscito dal coma in cui la ferita, infertagli dal dio Ade pochi anni prima, e già si reggeva in piedi.
Ciò spinse Andromeda a farsi due domande, domande che anche Ruby non potè farsi.

Gaia si ritirò in bagno e cercò di chiamare suo padre, ma l'uomo non rispose, ma le apparve un SMS dove si leggeva:
"SEI A POCHI PASSI DA ME E NON TI PERMETTERO' DI ARRIVARE ORA LA CORSA FINISCE QUI, IL VERO AMORE NON VINCERA'.
IL TUO VECCHIO AMICO DARK M".
Gaia non credeva ai suoi occhi come aveva fatto a mandare un messaggio sul telefono di Gaia? Lui non aveva mai avuto il suo numero. Come era possibile allora?

La Magiaca Storia di Gaia 03: L'Isola Della Piccola GretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora