Il tridente di Nettuno

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Rina era in lacrime e non voleva, ne riusciva a smettere di piangere.
-Ora basta Rina. Sicuramente Mikeru ci cercherà ancora e per allora ci converrà avere un arma che lo ferisca.- disse Andromeda cercando l'appoggio del gruppo. Voleva tirare su Rina.
-Scusate se mi intrometto, ma dove troviamo un'arma che ferisca Mikeru? I kunai di Sasuke lo hanno a malapena raggiunto.- chiese Sakura.
-Solo un arma divina può ucciderlo o ferirlo. - fece osservare Rina.
-Il tridente di Nettuno! Lord Kedives potrebbe aiutarci.- disse Andromeda ma nei suoi occhi tutti leggevano un 'ma' grosso come non mai.
-Ma cosa?- fece Ruby dando voce ai pensieri di tutti.
-Ma nessuno è mai riuscito ad avere un favore gratis da lui. Voci di corridoio dicono che per ottenere un favore da lui bisogna superare una prova. Ma per quando ne so io nessuno l'ha mai superata, nessuno sin dai tempi antichi.- disse Andromeda.
-Nessuno aveva un'autrice dalla sua. -commentò allegramente Gaia cambiamo l'umore a tutti.

Durante il tragitto, Andromeda tacque aspettandosi che Rina si sfogasse, ma l'unica cosa che la ragazza seppe dire fu 'scusa'. Andromeda sorrise.
-Ragazze, vi insegnerò a cantare, una canzone al giorno tutti i giorni.- disse Rina. Sapeva bene che le perle di cui parlava Mew erano già al collo di Greta. Ma le altre due? Una la intravedeva al collo di Ruby, una perla d'argento che le risaltava sui suoi vestiti neri.
-Rina pensi ancora alle tre perle perdute?- fece Andromeda. Come quel ragazzo gli entrasse nella mente le risultava strano, però ci prendeva sempre.
-Vedi, ora che so di queste tre perle e che loro sono le destinate ad usarle ho un po' paura.- confessò Rina.
Poi l'intero gruppo si fermò. Un enorme palazzo si stendeva minaccioso sulle loro teste. -New Kedives Ville.- disse Andromeda.

Andromeda non aveva mai avuto troppo coraggio, ma un tentativo andava fatto, almeno per Rina, almeno per provare a piacere a Ruby. Quando poi giunsero al cospetto di Julian Kedives il delirio fu inevitabile. I vecchi asti si fecero vivi come se fossero nuovi e i due giovani iniziarono a guardarsi in cagnesco, e la tensione fu avvertita da ogni persona presente in quella stanza. Non solo Julian era era stato battuto dagli amici di Andromeda, ma aveva perso le attenzioni, che egli non aveva mai avuto, da parte della ragazza che gli piaceva per colpa loro.
-Come sta lady Isabel?- chiese Julian senza muoversi dalla poltrona.
Si mosse solo per vedere chi altri ci fosse con Andromeda. Era decisamente molto interessante. Un ragazzo sulla ventina con capelli azzurri e occhi ancor più azzurri. Indossava una tunica grigio chiaro molto vicina al bianco e un mantello lilla.
-Molto onorato di incontrare Rina, dell'Atlantico del nord.- disse Kedives. Poi volse lo sguardo verso Ruby, uno sguardo che non potè distogliere.
-Ditemi cosa porta la nobile Rina, un mio vecchio rivale e cotanta bellezza da me?- chiese Julian con fare avido, come se tutto ciò che varcasse la soglia del suo palazzo fosse suo, suo e di nessun altro.
-Il vostro tridente, vostra grazia.- sorrise Ruby.
Julian che già prima non era riuscito a distogliere lo sguardo da Ruby ora non riusciva a guardala. Troppa bellezza per lui. Se la ragazza che gli piaceva al tempo della corsa dei cavalieri di Atena alla torre di Nettuno, fosse stata bella come lo era Ruby ora, forse la battaglia sarebbe finita in altro modo. Lusso che avrebbe voluto. Ma sarebbe stato in grado di cedere l'oggetto dei suoi poteri divini? Difficile a dirsi ma sapeva che doveva tentare di avere sia il tridente sia Ruby.

La Magiaca Storia di Gaia 03: L'Isola Della Piccola GretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora