Sorpresa in Palestra

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Il team ORO giunse presto, con l'aiuto di Virgo in una location con una carta da parati blu. Fiammelle libere volteggiavano per la stanza senza meta.
-Araba fenice che presiedi a questa palestra, mostrati.- fece Virgo.
-Eccomi invocato dal fuoco della tua preghiera.- fece un ragazzo con un armatura dorata che gli conferiva un aspetto quasi angelico. Gaia e Gioia furono colpite dal fatto che sia i suoi occhi che i suoi capelli erano blu.
-Phoenix, armato delle divine vestigia della Fenice .- riprese Virgo.
- Grazie, Virgo. Nobile cavaliere di Atena, oggi, il destino beffardo mi ha tatto uno strano dono.- iniziò Phoenix. Era difficile da credere, ma il suo tono rimase solenne. Ogni singola virgola era pronunciata con solennità.
-Sirio, il dragone è qui e dorme. Il maestro Dohko è ora in riunione con i sacerdoti dell'Acqua e della Terra. A breve sapremo il da farsi.- disse Phoenix con un tono fermo, solenne ed impassibile. Mai prima di allora Gaia e Gioia avevano mai visto un tipo più impassibile e dai toni così solenni. Gli ricordava il preside della loro scuola, un uomo fermo irremovibile nelle decisioni e che non incuteva terrore, come una copia cattiva di Phoenix. Gioia squadrò momentaneamente Phoenix.
-Oh cielo! E' il nostro preside, ma coi capelli blu.- fece Gioia. Ruby ed Ursula non comprendevano ciò che si dicevano, ma per ora andava bene così, almeno per loro.

Qualche minuto più tardi Sirio iniziò a riprendere conoscenza.
-Dov'è Arles? Dov'è quel vigliacco?- fece con un tono basso di voce, basso ma molto furente, come se volesse urlare, come un muto che vuole strillare.
-Calmati, dragone! Arles è a piede libero, ma non per questo non lo fermeremo.- fece Phoenix. Phoenix guardò Sirio come se verso di lui avesse avuto un debito da saldare, un conto in sospeso.
-Arles mi ha fatto visita per primo, cerca Sakura, il Grass Coach.- disse Sirio riacquistando la voce a poco a poco.
-Una cosa che non capisco che non capisco è come mai sia venuto da me anzichè cercare te o Tsunade.- proseguì Sirio.
-Cosa vuoi dire?- fece Virgo intromettendosi.
-Andromeda e Phoenix sono fratelli, Virgo non ricordi? Arles, ha perso molti colpi negli anni ma non la memoria. Lo sa, ma non ha voluto farlo.- spiegò Sirio.
-Opportunista!- fecero le ragazze in coro. Ruby riusciva a leggere nella faccia che fece Virgo una nota di disappunto, nota che non tardò a esporre.
-Dovete sapere che secondo molti io sia l'uomo più vicino ad Atena, ma non nonostante ciò io non posso tenere testa ad Arles, non da solo. Arles, ahimè, è quasi imbattibile.- disse Virgo.
-La descrizione mi lusinga!- fece una voce alle spalle del gruppo.

Un uomo dai lineamenti malefici, capelli bianchi e occhi di sangue, emerse dall'ombra.
-Arles, lurido verme, a cosa devo la tua visita?- iniziò Phoenix con voce cattiva, quasi come se tra i due non corresse buon sangue, come se si odiassero da sempre.
-Quanta cavalleria, Phoenix.- disse Arles. Sembrava un demone potente, eppure non sapevano che Arles era un uomo.
-Ci alleniamo un po' ragazze?- chiese Ursula iniziando a trasformasi. Gaia fu la prima a lanciarsi, in modo incauto all'attacco.
-Specchio dell'oblio!- fece Arles.

La Magiaca Storia di Gaia 03: L'Isola Della Piccola GretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora