Jirachi dei desideri

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Nella vita reale la situazione era critica. Il telefono di Amos squillava ripetutamente. I genitori di Ruby e di Timothy volevano notizie.

Intanto nel fumetto la situazione non era migliore. Sakura erano ben trenata minuti che non si schiodava da quella fune. Jirachi e Gaia di annoiavano.
-Morra cinesse o indovina chi? Scegli e giochiamo- chiese Jirachi.
Gaia non rispose. Jirachi non capiva. Poi avvicinandosi a Gaia udì un suono, semplice ma pulito, una dolcissima melodia che la circondava come l'aria. Possibile che il silenzio della ragazza, tramutò quella noia apparente, in un incantesimo? E come?

Sakura continava a tirare e il campanello attaccato alla corda suonò. Sakura aveva vinto e Jirachi c'era rimasto molto male.
-Ora che la ninja ha superato la sua prova tocca te.- disse Jirachi.
-Ok. Cosa devo fare?- chiese Gaia.
-Va sulla pedana e lo saprai.- rispose il pokemon. Jirachi fece illuminare i suoi occhi e la porta scelta da Sakura s'aprì e ne uscirono cinque orsi polari ed un pokemon con un barbone di ghiaccio.
-Io sono Beartic, il custode di questa porta.- disse il pokemon.
Beartic e Jirachi si scambiarono uno sguardo, come se stessero avendo una discussione seria.
-Jirachi tutto ok?- chiese Sakura.
-Si, tranquilla giovanotta. Jirachi ha scordato una cosa importante. Anche se a dire il vero non poteva farlo con Mikeru in giro.- rispose Beartic.

Che Jirachi sembrasse a disagio non c'erano dubbi. Il pokemon iniziò a sudare e si portò sempre più verso terra.
-Non sono solo il guardiano del Tempio, ma il pokemon dei desideri.
Normalmente io dormo e quando vengo svegliato esaudisco un desiderio per chiunque mi svegli, un desiderio per ogni membro del gruppo.- disse Jirachi.
-Qualsiasi desiderio?- chiese Sakura. Gaia iniziò a fantasticare sul suo desiderio. Riabbracciare Timothy? Senza ombra di dubbio.
-Si, ma entro cinque condizioni. La prima non posso resuscitare i morti.
La seconda non posso uccidere nessuno. Terzo non posso interferire nel tempo. Quarto non posso creare l'amore e infine non posso rompere i sigilli del sommo sacerdote.- disse Jirachi.
Beartic rise sonoramente e gli orsi polari con lui. Guardava Gaia e rideva.

Sebbene Gaia fosse sempre andata bene a scuola, l'idea di sottoporsi alla prova di Beartic non la confortava per niente. Specialmente perché rideva, e molto probabilmente di lei.
-Mi sembri un po' esile per essere intelligente come mi aspettavo, ma andiamo a dare il via alla prova.- disse Beartic. Gaia andò su tutte le furie. Lei troppo esile? Stava scherzando? Era sempre stata brava in tutti gli spot ed ora dire che era esile.
-Brutto pallone gonfiato ti sei guardato allo specchio prima di parlare? Sarò anche esile, ma vedrai che batosta avrai. Cosa devo fare?- chiese Gaia dando fiato alla bocca senza accorgersi del fatto che Sakura e Jirachi ridessero.

Gli orsi si trasformarono in oggetti. Un guantone da pugilato, una fiaccola, un pugnale, un sasso ed una boccetta di sabbia.
-Se sei così intelligente come dici puoi tranquillamente capire quali siano i miei punti deboli. Qui ci sono cinque oggetti a mia scelta, tu dovrai, non solo capire cosa rappresentano, ma anche se possono essere simbolo dei miei punti deboli. In bocca al lupo- fece Beartic iniziando a guardarla ed a fissarla in cagnesco. Cosa avrebbe potuto scegliere? Cosa avrebbe permesso al suo gruppo di avere i desideri di Jirachi?

La Magiaca Storia di Gaia 03: L'Isola Della Piccola GretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora