Capitolo due

3.2K 144 1
                                    

<Qusto suv sa di menta.> Dico ridendo e apro il finestrino, gettando letteralmente le braccia fuori e urlando al vento.
<Piper ma che fa? Sei pazza?!> Si mette a ridere Alex e mi ritira per la maglietta dentro il suv, al sicuro.
<Voglio godermela. La libertà, voglio godermela.> Accendo la radio elettrizzata e alzo il volume, inondando la macchina di musica country.

Alzo le braccia, per quanto mi è possibile e mi lascio andare, ballando senza cintura.
<Piper così ci rinchiuderanno prima di arrivare a casa.> Alex guida con una mano, mentre con l'altra tenta di arrivare alla mia cintura, per legarmi.
<È così eccitante.> Le dico con un sorrisero malizioso <Voglio fare sesso. Adesso, mentre guidi.> Levo la sua mano dalla cintura e con foga mi precipito su di lei.
<Ok Piper, ok.> Mi tiene a freno con una mano e ride, ma io non sto scherzando.
<Uff... Sei diventata una brava cittadina da quando sei uscita di prigione?> Le domando punzecchiandole il bacino... È la sua parte debole, la fa impazzire quando qualcuno le fa il solletico li. O meglio quando io le faccio il solletico li, perché nessun'altro può farle il solletico.
<Quando sono uscita di prigione, ero come te. Elettrizzata, affascinata, sembrava tutto nuovo e un Mondo da scoprire. Poi mi hanno fermato per eccesso di velocità e me la sono fatta sotto, perché ero libera da sole quarantotto ore e avevo paura di tornare dentro.> Si sistema gli occhiali e stringe il volante. I suoi muscoli si tendono e mette in risalto i suoi tatuaggi. È la perfezione.
<Arriviamo a casa. Ti preparo la cena e poi facciamo tutto il sesso che vuoi, fidati anch'io ho bisogno di fare sesso con te. Ho bisogno di fare tanto sesso con te.>
Ha ragione. Mi sto sbilanciando troppo, ma dannazione dopo aver trascorso tre anni in prigione, mi sembra di aver perso tutte le cose belle, poi però la guardo e mi rendo conto, che la bellezza inizia adesso. Con lei. Non voglio buttare via tutto, per del sesso ad alta velocità.
<Va bene Alex.> Le metto la mano sulla coscia e l'accarezzo dolcemente, rassicurandola che resterò buona per tutto il tragitto.

<Piper... Piper siamo arrivate.> Apro lentamente gli occhi. Per un secondo ho pensato che fosse un sogno, ho creduto che avrei rivisto le pareti di Litchfiled, che mi sarei svegliata nella mia branda, con Red che seduta davanti al suo specchio, nell'intento di togliersi qualche pelo dalla faccia e invece... Alex è in piedi accanto a me, tiene la mia sacca fra le braccia e mi sveglia gentilmente.
È tutto vero.

Scendo dall'auto, buttando le braccia al collo della mia ragazza e lasciandole un bacio dolce sulle labbra. Anche questo è bello. Poterla baciare quando e dove voglio, senza la paura che un'agente ci porti in isolamento.

Percorriamo il vialetto ed entriamo in casa.
È piccola, ma essenziale. C'è un di smetto blu sulla mia destra e una televisione abbastanza grande per poter vedere tutte le nostre serie TV preferite. La cucina è in marmo bianco, con un bancone al centro e degli sgabelli per mangiare.

<Non è il massimo, ma sempre meglio di Litchfiled.> Riflette Alex. Scivola davanti a me, mettendo le braccia sulle mie spalle e lasciando cadere la sacca dietro di noi.
<Sai credo che potremo saltare la cena...> Sorride avvicinandosi alle mie labbra ed io annuisco, compiaciuta.

Le tolgo gli occhiali, poggiandoli sul tavolo di fianco a me e le chiedo dov'è la stanza da letto.
Alex mi indica l'ultima porta in fondo al corridoio ed indietreggiamo velocemente, nel frattempo le ho già tolto la maglietta e il reggiseno.
<Questi tre giorni mi sono sembrati un'infinità.> Ammette Alex, mentre le sue labbra cercano disperatamente le mie e le sue braccia si apprestano a togliermi la maglietta.
<Cazzo si.> Rispondo, trovandomi quasi completamente nuda.

Sbattiamo contro la porta di legno, Alex cerca a tentoni la maniglia, mentre io continua a baciarla e quando riesce ad aprire la porta, quasi cadiamo a terra, ma riesco ad aggrapparmi all'armadio e restiamo in posizione eretta, per poi cadere a peso morto sul letto.

<Toglimi questi cazzo di pantaloni!> Le dico, mentre le sue mani scorrano veloci sul bottone dei miei jeans e con un rapido movimento delle gambe, riesco a toglierli in fretta.
Adesso le tolgo io i pantaloni, perché ho bisogno di sentire la sua pelle contro la mia.
Quando i suoi jeans cadono a terra, mi lancio su lei, ritrovandomi sopra.
Le bacio ogni millimetro di pelle, lei lascia cadere la testa all'indietro, abbandonandosi al piacere.

Le bacio i seni, quei seni che ho pensato per tre giorni e con la mano entro sotto le sue mutandine.
<Sei già bagnata.> La sfotto gentilmente. Alex mi afferra la faccia fra le mani
<Sono bagnata da quando siamo entrate in casa Pip.> E poi mi bacia. La sua lingua tocca la mia, ed io immergo la mia dentro la sua bocca.

Con il dito entro dentro di lei, ed Alex geme dentro la mia bocca. Le sue mani si avvinghiano alla mia schiena, salendo poi sulle mie spalle.
Quando sta per venire, con tutta la forza mi ribalta e mi ritrovo sotto di lei.

Mi guarda sorridente. È bellissima, cazzo.
Le sposto una ciocca dalla faccia e la bacio di nuovo, con tutta la passione che ho, mentre con una mano massaggia i miei seni, l'altra entra dente le mie mutandine e sfiora il mio punto debole dolcemente, per poi entrare energicamente dentro di me.

Lancio un grido di piacere e la lascio fare.
Le afferro il volto e lo porto sulla mia spalla, lei immerge la sua faccia dentro i miei capelli e si muove avanti e indietro.

<Alex...> Il mio respiro si fa sempre più forte, mi aggrappo alla testiera del letto <Alex!>
Vengo e credo che anche lei sia venuta, perché mentre urlavo il suo nome, ho sentito che lei stava sussurrando il mio, mordendosi il labbro.

Si lascia cadere dall'altra parte del letto, posa un braccio suo mio ventre e mi attira più vicina a se.

<Chapman...> Mormora nel silenzio, facendomi sorridere. Giro la testa verso di lei, trovandomi a qualche centimetro dalle sue labbra. Poggio le mie braccia sulla sua schiena, attirandola ancora più vicina a me.
<Ti amo Chapman.>

<Ed io ti stra-amo Vause.> Preme le sue labbra contro le mie ad io struscio il mio corpo contro il suo, non ne ho mai abbastanza di lei.
Ho bisogno di sentirla vicina.
Questa è la donna della mia vita. Lo so perché, quando incontri quella persona per la quale daresti la vita, quella persona della quale non ti stanchi mai, nonostante tutti i casini, i problemi, non puoi farne a meno, perché sai che l'amerai per sempre... Lo sai, lo sai che è la donna della tua vita.

Mi giro di schiena, ed afferro il suo braccio, portandolo al mio petto, ed interseco le mie dita alle sua.
Ci addormentiamo così.

Alex e Piper || #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora