Capitolo dodici

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Io ed Alex scendiamo in spiaggia, sfoggiando i nostri costumi. Alcune persone si girono a guardarci e sono più infastidita all'idea che i loro sguardi si posino su Alex, che su di me.
So che è una normale uscita in spiaggia, ma dannazione.. L'avete vista com'è?
I suoi tatuaggi rendono il corpo più seducente.
Tatuaggi sensati, non tartarughe ninja... Basta! Devo smetterla di pensare a Stella.
In realtà non sto pensando a lei.
La cartomante ha detto che dobbiamo chiudere con il nostro passato, per guardare al futuro e se Stella fosse la faccenda del passato che devo chiudere? Non voglio rovinare tutto di nuovo, soprattutto non con lei.
Ma farei più male ad Alex andando a parlare con Stella, o evitandola, precludendo così un futuro sereno?

<Piper ci sei?> Alex passa una mano davanti ai miei occhi, preoccupata, più che altro nervosa.
Dopo il biglietto di Stella, la tensione è alta.
<Ci sono... Ci sono.> Ripeto sorridendo. Scaccio via i pensieri, afferrando la sua mano e conducendola in spiaggia.

C'è tanta gente, anche perché è tarda mattina, ma noi volevamo solo andare a farci un bagno in mare, è da così tanto che non nuotiamo fra le onde.

Posizioniamo gli asciugamani in un punto un po' più isolato e ci dirigiamo verso il mare. È piuttosto calmo oggi, qualche onda si infrange sulla riva.
La sabbia scotta, ma non ci importa: stiamo correndo verso il mare.

L'acqua sembra gelida, ma ci tuffiamo di pancia, senza pensarci. Mi immergo fino alla testa, resto giù per qualche secondo e quando riaffioro dall'acqua, scoppio a ridere insieme ad  Alex.

<Vieni qui.> Le sue braccia afferrano il mio bacino, avvicinandomi al suo. Metto le mie sul suo collo. I nostri nasi si sfiorano per un solo istante, poi lentamente, quasi a rallentatore le nostre labbra si toccano e ci baciamo in mezzo al mare, sotto gli occhi di tutti.
Quanto è bella la libertà!
Non solo essere liberi di prigione, ma anche da mia madre.

Nuotiamo un po' in qua e là, facciamo la posizione del morto, o come la chiama Alex "a quattro braccia." Giuro che non avevo mai sentito chiamarla così. Rido di quel nome, pensando che sia uno scherzo, ma Alex non ride... Non stava scherzando.
La schizzo leggermente, invitandola a farsi una risata e lei mi risponde schizzandomi con più ferocia e ridendo.

In quel momento, in cui i suoi occhi trovano i miei, la sua risata rimbomba nella mia testa, le sue mani sfiorano l'acqua formando dei cerchi e il suo corpo si muove da una parte all'altra... Proprio in quel momento capisco che farei più male a lei, ma anche a me stessa, se non chiudessi con il mio passato.

Mi ricompongo, lasciando che Alex rida ancora un po' e quando torna seria, mi avvicina a lei. Accarezzo la sua guancia, prima di stringere il suo volto fra le mani e premere delicatamente la sua fronte contro la mia.

<Alex voglio andare a parlare con Stella.> Dico tutto d'un fiato.
Lei si scosta bruscamente, toglie le mie mani dal suo volto e si allontana di qualche passo, mentre le onde cullano le sue gambe.
<Cosa? Perché?> Domanda arrabbiata, confusa e anche impaurita.
<Ieri... Lo so, lo so che era un gioco.> La interrompo prima che possa dire qualsiasi altra cosa <Ma se per avere un futuro insieme, devo prima chiudere con il passato.. Allora sono pronta a farlo. A vedere Stella e mandarla a fanculo una volta per tutte. Alex dimmi qualcosa.> La supplico malinconicamente, osservando il suo corpo impietrito.
La sua bocca si è chiusa in una linea piatta e dura e il suo sguardo non potrebbe essere più freddo di così.

<Piper non devi farlo. Non devi. Chissene frega di quello che ha detto una cartomante, cazzo! Non devi farlo, stiamo bene adesso... Non complichiamo le cose.> La sua voce è rotta, sta trattenendo le lacrime.
<Lo so che stiamo bene, ma adesso. E se in futuro qualcosa si complicasse per colpa di un'avventura del cazzo?! Devo chiuderla Alex, ho lasciato uno spiraglio aperto e non posso permettermelo. Devo farlo per noi.> Cerco di avvicinarmi a lei, ma ogni volta che faccio un passo avanti, lei ne compie uno indietro.

<No non lo fai per noi, lo fai per te stessa! Ti sei resa conto della persona orribile che eri diventata e adesso devi dimostrarti che Stella non ti ha più in pugno, che sei tornata ad essere la Piper di una volta e che nessuno potrà cambiarti, perché quella era solo una fase della tua vita, una fase che hai superato, ma il tuo orgoglio no. Non lo fai per noi, lo fai per te!> Le sue parole mi feriscono, comprendo perché sia arrabbiata. Se lei mi dicesse che deve andare a parlare con Silvia, non riuscirei a sopportarlo. Ma io lo sto facendo davvero per me ed Alex. Non ho nessuna intenzione di tornare con Stella, ho solo bisogno di chiudere definitivamente quella porta, chiuderla e gettarle via la chiave.

<Alex devi ascoltarmi per un secondo...> Le dico, ma lei alza le mani in segno di resa, zittendomi.
<Fa come vuoi. Va a parlare con la tua ex-amante, ladra del cazzo.> Si allontana sempre di più e io non posso fare niente per fermarla. È frustrante <Però vaffanculo Piper! Vaffanculo.> Esce dall'acqua, prende il suo asciugamano e si dirige verso l'hotel.

Mi siedo in mezzo al mare. L'acqua tocca a malapena il mio collo. Mi prendo la testa fra la mani e porto indietro i capelli bagnati.

Che cosa ho fatto?

Alex e Piper || #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora