<Non è vero che sto bene. Non posso stare bene. Non so se starò mai più bene, perché tu mi hai lasciato di nuovo! So di aver sbagliato, ma tu scappi, appena io commetto un errore tu scappi! Come se tu non avessi mai commesso degli sbagli!> Grida contro di me, avvicinandosi sempre più lentamente.
La pioggia batte sul cemento, facendo da sottofondo.<Avevi promesso che avevi chiuso con quella merda! Hai preferito Kubra a me! Come hai potuto?> La rabbia ribolle dentro di me. Urlò così forte, che le mie guance sia arrossano, per il calore.
<Avevo bisogno di te e tu non c'eri! Ti ho scritto centinaia di messaggi, pregandoti di tornare a casa e tu sei riuscita a rispondermi dopo giorni e giorni, scrivendo soltanto che stavi bene! Come pensi che mi sia sentita?> Si toglie le scarpe, essendo ormai ad un palmo della mia faccia. Posso sentire il suo respiro, riesco a percepire i battiti accecare dentro al suo petto.
<E tu come pensi che io mi sia sentita?> Urlo arrabbiata. Non può permettersi di farmi sentire in colpa! Perché è colpa sua cazzo.
<Io l'ho fatto per te!> Grida infine, scossa dal pianto. Le lacrime iniziano a solcare il suo bellissimo volto, ed io allora mi calmo, non posso sopportare di vederla così.
<Non dirmi stronzate... Non dirmi che era per il matrimonio.> Rispondo con voce più tranquilla. Alex fa un passo indietro, si porta le mani sulla fronte, premendola con forza e scosta i capelli bagnati dalla faccia, lasciando scoperto i suoi zigomi.
<Certo che no! Kubra ha minacciato di ucciderti! L'ho fatto per te, l'ho fatto per te cazzo!> Urla così forte, anche il cielo riesce a udirla. Un fulmine spacca il cielo nero, eppure tutta quella potenza, non è niente in confronto ad Alex in questo momento.
L'ho fatto per te! L'ho fatto per te!
La sua voce rimbomba nella mia testa. Lascio cadere le braccia lungo il corpo, le gambe non mi reggano in piedi. Qualcosa si spezza dentro di me, va in frantumi, facendo un fracasso enorme.
<Co..cosa?> Balbetto imbarazzata. Alex si avvicina di nuovo a me, prende la mia faccia bagnata fra le sue mani, accarezzando la mia pelle con i pollici.
<Non volevo dirtelo. Piper... Non volevo.> Singhiozza.
Non riesco a dire una parola. L'ho lasciata da sola, ad affrontare l'inferno, mentre lei lo stava fronteggiando, solo per me.
<Mi dispiace... Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace.> Sono le uniche due parole che escono dalla mia bocca. Scoppio a piangere e stringo le sue mani sulla mia faccia, intrecciando le sue dita affusolate alle mie.Alex mi rassicura che va tutto bene, ma le lacrime continuano a scendere, come un fiume in piena, più forti del temporale sopra di noi.
L'abbraccio forte a me, continuando a dirle che mi dispiace. Mi sento terribilmente in colpa. Ho agito impulsivamente, rovinando tutto. Non è stata Alex, sono stata io a fare un casino.
<Mi dispiace, mi dispiace...> Ripeto contro la sua spalla, inalando il suo delizioso profumo, mischiato all'odore della pioggia.
<Basta Piper. Va bene, è tutto ok. Non potevi saperlo.>
<No! Non essere buona con me! Sono una persona orribile, meriti di meglio.> Singhiozzo. Alex mi afferra per la nuca, portandomi davanti ai suoi occhi. Inarca gli angoli della bocca, sorridendo leggermente.
<Non voglio di meglio. Voglio te. Con tutte le tue imperfezioni, che amo. Con i difetti che odio di più, ma che ti rendono ciò che sei. Voglio te.> Le sue bacia fredde si uniscono alle mie, in un bacio passionale e liberatorio.
Tutto il dolore sparisce, i miei muscoli si rilassano e riesco a respirare, sentendomi di nuovo viva.
Afferro la sua nuca, intreccio le dita alle due ciocche bagnate e premo più forte le sue labbra contro le mie, facendomi spazio con la lingua, all'interno della sua bocca.<Troveremo una soluzione, te lo prometto. Fosse l'ultima cosa che faccio.> Mi stacco dalle sue labbra, solo per dirle questo, per darle la forza, di cui ha bisogno.
<Non c'è soluzione Pip.> Appoggia la sua fronte contro la mia, inspirando profondamente ed espirando ancora più forte.
<Cambiamo stato, scappiamo. Non importa dove. Facciamo le valigie e partiamo, oggi stesso.> Sono seria. Non ho niente qui, non ho nessuno di cui mi importa veramente, se non Alex.
Possiamo ricominciare, da un'altra parte.<Ci troverebbe comunque. Non importa dove, lui sarebbe disposto a seguirci, solo per avere la soddisfazione strangolarci.> Deglutisce, ricordando quel momento nella serra, avvenuto tanto tempo fa, ma che purtroppo si porta ancora dentro.
<Allora uccidiamolo.> Dico senza pensare. Alex ride, lanciando la testa all'indietro, i suoi capelli bagnati schizzano gocce d'acqua dappertutto.
<No sono seria.> Metto una mano sul suo mento, costringendola a guardarmi negli occhi. Non sono mai stata così seria in vita mia.
Se Kubra fosse due metri sotto terra, i nostri problemi scomparirebbero, o la maggior parte di essi.<Non se ne parla nemmeno Piper, ma che ti salta in mente! A partire dal fatto che ha più di cento uomini a proteggerlo, sarebbe il modo giusto per tornare in carcere.> Mi ammonisce, sminuendo la mia idea. Ha ragione, non sarebbe la giusta mossa... Ma allora cosa? Cosa possiamo fare?
Alex non può continuare a spacciare per lui, perché Kubra minaccia la mia vita.<E allora cosa facciamo Alex? Cosa facciamo?> Le chiedo in preda al panico.
<Qualcosa ci verrà in mente. Intanto, andiamo a casa.> Lascia un bacio freddo sulla mia fronte, prima di incamminarci scalze, sotto la pioggia, verso casa....
<Questo posto non è cambiato di un virgola.> Mi guardo intorno, noto che c'è ancora una mia vecchia felpa sul divano. Devo averla lasciata prima di andare via, ed Alex l'ha lasciata dove l'ha trovata.
Il letto è perfettamente in ordine... Non deve aver dormito molto, o almeno non nel nostro nido d'amore.La trascino per la mano sopra al letto, ancora con i vestiti bagnati ci lasciamo cadere sulle coperte. Alex si stringe a me, abbracciandomi e stringendo la mia mano nella sua. Il suo piede accarezza lil mio polpaccio, alzo la testa, così lei può immergervi la testa.
Il suo naso solletica il mio collo, con l'altra mano prendo il suo volto accarezzando malamente i suoi capelli.<Non lasciarmi più Pipes...> Sussurra, interrompendo il silenzio.
<Mai più.> La rassicuro. La sua presa nella mia mano, si fa più stretta. Mi fa sentire al sicuro, protetta.
Ci addormentiamo così.
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Alex e Piper || #Wattys2016
FanfictionAlex Vause e Piper Chapman. La loro storia inizia in un semplice bar, ma le loro strade continuano ad incontrarsi... Commettono atti illegali, uno per i quali, finiscono dentro. La loro storia è tormenta, ma non possono fare a meno di stare l'una...