<Non va bene... I bicchieri sono rossi e i piatti verdi... Sembra il pranzo di Natale, nella casa degli orrori.> Impazzisco, girando attorno al tavolo e rimuovendo il servito.
<A parte che è una cena, non un pranzo. E poi a me piacevano i colori.> Si lamenta Alex, dopo che ho distrutto la sua creazione colorita.
<Tu occupati di pulire la casa. Penso io alla tavola.> Le dico, allontanandola con un veloce gesto della mano. Alex mi guarda male, si sistema gli occhiali sul naso, con durezza e lascia la stanza, con le braccia incrociate al petto e la testa impettita.Innanzitutto cambio la tovaglia, scegliendo un colore più chiaro, sul bianco, con dei fiori ricamati al centro e ai lati.
Posiziono ordinatamente i piatti, accompagnandoli con tovaglioli di stoffa pregiata. Sopra di essi appoggio le forchette, sistemandole con perfezione.<Ah bene... Ora invece sembra il pranzo di mia nonna.> Alex fa capolino dall'altra stanza, tiene uno scopino in mano e lo agita contro di me, criticando ironicamente il mio lavoro.
<Sei sexy con lo spolverino...> Indico quel coso spelacchiato, che perde piume a vista d'occhio e di nuovo se ne va, con un mezzo sorriso in faccia, ma con la solita aria da finta arrabbiata.Finisco di apparecchiare, sistemando le ultime cose in tavola, quando mi arriva un messaggio.
Potrebbe essere qualcuno che conferma la presenza per stasera.Nicky.
"Ok per stasera."Bene. Allora ci siamo tutti... Anche Joe.
Nonostante Alex abbia provato a persuadermi fino all'ultimo, ho resistito, perché Joe è come il padre che non ho mai avuto, perciò... Deve esserci....
I primi ad arrivare sono Polly e Larry, ovviamente. Lei gli avrà messo pressione, per arrivare in orario. Indossa un vestito lungo rosa, una collana con un cuore al centro, brillante. Ha in mano una torta, coperta da un coperchio di plastica e un sorriso a trentadue denti. Larry invece indossa una camicia bianca e dei pantaloni neri e il suo sorriso è molto più tirato.
<Metto la torta in frigo.> Esordisce Polly, dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio. È strano avere di nuovo Larry nella casa, dove è stato tante volte, dove progettavamo la nostra vita... Poi i nostri piani sono andati in fumo... Per fortuna!!
Adesso non potrei nemmeno lontanamente immaginarmi una vita con lui, perché quella che ho mi soddisfa molto. E amo Alex, con tutta me stessa.Joe arriva per secondo, quando io e Larry siamo ancora in piedi sulla porta. Nessuno dei due ha ancora detto niente.
<Ho portato il vino.> Ci pensa Joe a spezzare il silenzio. Gli rivolgo un sorriso cordiale e gli spiego dov'è la cucina, quando mi volto, non c'è più Larry. È già è entrato.Faccio un passo avanti, afferro il vestito dai lati per scendere uno scalino e guardare se è in arrivo anche Nicky, ma nessuna traccia della riccia. Così torno dentro, dagli altri.
<... Avevo optato per un servito più stravagante, ma Piper ha cambiato tutto.> Entro nella stanza, dove Alex probabilmente sta raccontando la storia di questa mattina.
Si girano tutti verso di me, aspettando una risposta alla sui storia.<Credetemi... L'avreste fatto anche voi.> Dico seriamente, per poi scoppiare a ridere insieme a tutti loro. Mi siedo accanto ad Alex, lei si volta verso di me, il suo sguardo si accende e la linea della bocca si protrae in su, allargandosi in un sorriso splendido.
Le chiacchiere sono per lo più riguardanti me d Alex. Ci chiedono della nostra vita, com'è la convivenza...
<Piper lascia sempre dei grumi nel lavandino.> Spiega Alex. Lei odia i grumi di dentifricio, ma non lo faccio apposta. La mattina sono troppo stanca per prestare attenzione al dentifricio.<Ma la amo lo stesso.> Conclude infine. Afferro il suo mento, facendola girare verso di me. Le lascio un bacio a stampo, ed un altro bacio sulla guancia.
Dlin don. Dlin don. Dlin don.
Dev'essere Nicky! Mi alzo per andare ad aprire, seguita da Alex, che però si tiene a distanza, perché non è brava ad accogliere le persone, almeno questo dice lei.<Chapman... Cazzo non sapevo fosse una cena elegante...> Dice guardando il mio vestito bianco e spostando poi lo sguardo su i suoi vestiti: una vecchia maglietta nera, una giacca di jeans, pantaloni neri e stivaletti di un verde scuro.
<Oh no, non lo è! Tranquilla... Entra pu...> Mi fermo, quando Nicky fa un passo a destra, per lasciare spazio alla sua ragazza... Stella.
Come ho fatto a non pensarci. Ovvio che venisse anche lei.<È bello vederti Chapman.> Sorride maliziosamente, appoggiando il gomito sulla spalla di Nicky.
Alex fa un passo avanti, rivelandosi ai nostri ospiti.<Che cazzo ci fa lei qui?> Chiede incazzata. La sua domanda non era rivolta a me, ma a Nicky.
<È la mia ragazza. Tu e Chapman non vi mollate un attimo, non potevo mica lasciarla a casa.> Scrolla le spalle, ed incrocia le braccia sotto le ascelle, dondolandosi da un piede all'altro.
Alex vorrebbe dire qualcosa, ma la blocco, prima che la cosa degeneri.<Aggiungeremo un posto a tavola...> Apro di più la porta, facendo segno ad entrambe di accomodarsi.
Alex indietreggia, lasciando spazio per passare. Stella le rivolge uno sguardo divertito, mentre Alex la fissa con profondo odio e rancore.Quando finalmente raggiungono gli altri, mi avvicino ad Alex. Metto le mani sulle sue spalle e con dolcezza le dico
<È solo una cena. E lei non interferirà con noi.> La rassicuro, baciandola. Le nostre labbra si uniscono, la sua lingua freme per entrare dentro la mia bocca.
Alex annuisce, confortata dalle mie parole, o forse dal nostro bacio.
Ci teniamo mano nella mano, voltandoci verso i nostri ospiti.
Con un sorriso teatrale dico<Possiamo iniziare.>
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Alex e Piper || #Wattys2016
أدب الهواةAlex Vause e Piper Chapman. La loro storia inizia in un semplice bar, ma le loro strade continuano ad incontrarsi... Commettono atti illegali, uno per i quali, finiscono dentro. La loro storia è tormenta, ma non possono fare a meno di stare l'una...