Capitolo sei

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Mi sveglio con l'odore di caffè in casa, Alex non è a letto e deduco che purtroppo abbia dormito poco.

Vado verso la cucina, cammino scalza sul pavimento, devo ancora abituarmi a questa vita, perché ogni giorno mi sento una regina, apprezzo ogni dettaglio di più e forse è un bene.

Alex sta camminando avanti e indietro per la cucina, mentre la macchinetta del caffè fischia come un treno.
Mi fiondo ai fornelli e spengo il gas, prima che scoppi tutto.

<Oh cazzo!> Alex si precipita verso di me, aiutandomi a mettere la macchinetta ormai incandescente, sotto al getto d'acqua fredda.
<Mi sono distratta solo un momento...> Si scusa, mordendo l'unghia del dito.

<Tutto bene, tranquilla. Lo andiamo a prendere fuori il caffè. Hai dormito?> Appoggio le mani sul bancone dietro di me e guardo la mia ragazza, in piedi davanti a me, con l'aria preoccupata e nervosa, ma pur sempre bellissima.
<Non molto... Ma sto bene. Adesso sto bene.> Si avvicina a me, nell'intento di togliermi la maglietta e con un sorrisetto malizioso, comincia a baciarmi il collo.

<Alex... Alex!> L'allontano gentilmente, mantenendo le mani sulle sue spalle.
<Forse dovremo parlare, invece che fare sesso.>
<Invece secondo me dovremo fare sesso.> Torna ad avventarsi su di me. Le sue mani percorrano la mia schiena velocemente, le sue labbra sono incollate alla mia pelle.
È davvero difficile allontanarla di nuovo, quando l'unica cosa che vorrei fare è andare a letto e fare l'amore con lei.

<Andiamo Piper!> Si lamenta, lasciando cadere le braccia sconsolata.
<Tesoro voglio solo sapere se stai bene, perché quando fai così, vuol dire che non stai affatto bene.> Sospiro. Come se non la conoscessi...

Alex si mette di spalle e sistema la montatura degli occhiali sul naso, muove il piede lentamente, puntando in tallone per terra.

<Starei meglio se potessimo far finta che non sia successo niente e, andare in camera da letto.> Ammette.
Vorrei parlarle, ma forse adesso non è pronta e se quello di cui ha bisogno è stare dentro di me, allora io l'accontenterò, siccome anch'io ho bisogno di lei.

L'accosto lentamente, sorridendo, anche se lei non può vedermi.
Posiziono le mani sulle sue spalle e le lascio un bacio sulla guancia, poi sul collo. Alex resta rigida per gran parte del tempo, ma quando le mie mani scorrono sui bordi della sua maglietta e la sfilano passionalmente, lei si volta intuendo le mie intenzioni e mi ringrazia con un sorriso a trentadue denti.

Mi afferra la nuca, portando velocemente le mie labbra alle sue. La sua lingua scava dentro la mia bocca, fin quando le nostre lingue si incontrano e danzano insieme.
Sbattiamo contro qualche angolo, ma non ci fermiamo, mentre indietreggiamo, anzi ridiamo e continuiamo a spogliarci.

Una volta in camera da letto, la lascio cadere all'indietro e le monto sopra, ma lei contrariata, mi rigira e mi ritrovo in pochi secondi sotto di lei.

<Ho voglia di te.> Sussurra al mio orecchio. Mordo il labbro freneticamente, potrei venire anche solo con questa frase, ed il suo corpo sopra al mio.

Alex mi bacia ancora ed ancora, poi scende giù lentamente e bacia i miei seni, la mia pancia e sfila via le mie mutandine con leggerezza.
La sua bocca preme contro la mia, la sua lingua stimola il mio clitoride in maniera pazzesca.
Le sue dolci mani toccano i miei seni, ed io le afferro, mantenendole su di essi.
Poi Alex risale, baciandomi di nuovo dappertutto e sento il suo dito entrare dentro di me.

Alex e Piper || #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora