Capitolo quarantadue

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Credi di avere la tua vita sotto controllo, che le tue siano scelte giuste e poi... Tutte le domande cambiano, le risposte che prima credevi irremovibili, diventano fragili incertezze.

È da giorni che vago per l'appartamento, mordicchiandomi le unghie fini a farle sanguinare. Non so se dovrei parlare con Alex di ciò che provo, potrebbero solo essere dubbi prima del matrimonio, eppure lei sembra così tranquilla, sicura di se. Allora perché io non lo sono?
La amo tantissimo. È per lei che respiro ancora, la amo immensamente, ma non voglio vivere una vita che non mi appartiene.
Dio non posso credere che sto pensando queste cose, pochi giorni prima del matrimonio... Ormai manca davvero poco, solo una settimana.
Alla fine il matrimonio è una formalità, giusto? Io ed Alex siamo legate a vita già da tempo.
È solo un convenevole.
Non devo avere paura.

Nel lasso di tempo fra il, prenotare la luna di miele e ordinare i fiori, abbiamo fatto sesso.
Mentre sceglievamo i testimoni, abbiamo fatto sesso. Ah, a proposito... Non indovinerete mai chi ha scelto Alex... Dopo un'accanita discussione, ha voluto Larry.
Ok lo so, è strano! Ma Polly sarà il mio testimone e Alex, non aveva nessuno a cui chiederlo, così abbiamo deciso di seppellire definitivamente l'ascia di guerra.

Comunque... Quello che stavo cercando di dire, è che abbiamo fatto un sacco di sesso, ma nessuna della due ha aperto l'argomento matrimonio. Mi sono chiesta spesso, se anche Alex fosse spaventata, ma solitamente riesco a percepire subito i suoi sentimenti: mi basta guardarla negli occhi. E il suo sguardo, non è per niente turbato, o impaurito.
Perciò, sono arrivata alla conclusione, di tenere i dubbi per me e non raccontarle niente.

Cinque giorni al matrimonio:

Sono passati altri due giorni. Non riesco a dormire bene, i miei sogni sono diventati incubi e ogni volta che tento l'approccio con Alex, finiamo per fare sesso, senza parlare realmente dei nostri sentimenti.

Vorrei che ci fosse qualcuno con il quale potermi sfogare. Non mi fido ancora abbastanza di Polly, per dirle una cosa di tale importanza.
La mia mente oscilla fra pensieri tenebrosi: se non sarò una brava moglie? Se avrò dei rimpianti? Se Alex avesse dei rimpianti? Se mi accorgessi di non essere in grado di fare la madre? O di non essere pronta a passare tutti i sabati sera a casa, perché la mattina dopo lavoro? Lo so che è la vita quotidiana di ogni essere umano, che dovrei integrarmi nella società e smetterla di essere così infantile, ma ho passato tre anni -tre anni! - in prigione e quando siamo uscite, le cose si sono complicate subito. Perciò siamo rimaste unite, facendoci forza a vicenda, ma adesso che i problemi sono scomparsi, ho iniziato ad avere tanti di quei dubbi!
Sono sicura solo di una cosa: di amarla.
Ma tutto il resto, è un grande punto interrogativo.
L'amore può essere abbastanza?

Tre giorni al matrimonio:

Cazzo! Cazzo! Oggi Alex è andata a comprarsi il vestito. Ha speso tutti i suoi risparmi, ed è tornata a casa con un sorriso brillante sulle labbra, gli occhi più felici che avessi mai visto.
Non è insicura, non ha nemmeno un dubbio... Adesso ne ho la certezza. Perché quando io ho comprato l'abito, il mio sguardo era confuso e scuro, non allegro e vivace.

Così, ho lasciato perdere tutte le decisioni che avevo preso in precedenza e mi sono seduta con cautela davanti a lei, affrontando l'argomento con estrema delicatezza.

<Ho paura.> Confesso con un filo di voce, girando i pollici e fissandoli muoversi ritmicamente. Non riuscivo a guardarla negli occhi, non potevo vedere il suo dolore, non di nuovo.
<È normale Pipes. Io per esempio non sono per niente spaventata, perché lo so che ti amo, che sei la donna con la quale voglio dei figli, con la quale voglio andare a dormire insieme, o svegliarmi la mattina e fare ciò che c'è in mezzo. Ma so che un impegno eterno può intimorire. Andrà tutto bene amore.> Bacia la mie labbra gentilmente, portando via tutti i miei pensieri, semplicemente con le sue soffici labbra.
Se avessi saputo prima, che era così facile, gliene avrei parlato subito.

Due giorni al matrimonio:

Ritiro tutto! Ritiro tutto! Stamani mi sono svegliata con la sensazione di non riuscire a respirare, qualcosa opprimeva il mio petto, un peso chiamato: angoscia.
Alex ha preparato la colazione, mi ha ricordato gli ultimi appunti da apportare, chiedendomi di passare dalla chiesa, per chiedere al prete se è ancora tutto apposto.
Ecco, l'unica paura che ha Alex, è il nostro sacerdote non voglia sposarci, essendo due donne. Nessun'altro pensiero tormenta la sua mente, né di giorno, né di notte.
La invidio.

Devo schiarirmi le idee. So dove andare, nell'unico posto, dove sono iniziati i miei dubbi.

...

Busso con insistenza alla porta verde, sento dei passi dall'altra parte, prima di vedere il viso di Stella.
Indossa una sola camicia di jeans, abbastanza lunga, che copre quasi interamente le sue cosce, fermandosi sopra al ginocchio.

<Posso entrare?> Chiedo senza tremore nella voce. Stella mi fa segno di accomodarmi, spostandosi dietro alla porta e chiudendola in seguito.

È un piccolo monolocale, messo a soqquadro. I panni sporchi sono sparsi sul pavimento, la musica rock come sottofondo e qualcosa che frigge sul fuoco.

<Come mai qui?> Chiede accennando ad un sorriso inquisitorio.
<Perché hai detto che non sono una donna da matrimonio?> Vado a diretta al punto, non ho voglia, né tempo per girare intorno al l'argomento.
Senza peli sulla lingua, come farebbe Polly.

<Ho detto che lo pensavo... Quando stavi con me. Ma con Alex è un'altra cosa, non hai mai provato per me, quello che hai provato per lei. C'era- c'è attrazione fisica, ma non è niente in confronto a quello che c'è fra te ed Alex... Sei una donna quasi sposata, ce l'hai quasi fatta Piper, non gettare via tutto, non adesso. Non sprecare la tua vita, per degli stupidi dubbi. Lo sai... Credo di amare Nicky, ma purtroppo penso che lei sia ancora innamorata di Morello. Mi scelgo sempre quelle sbagliate.> Scrolle le spalle, togliendo le uova dal forno e offrendomene un piatto.
Accetto volentieri, fermandomi a parlare con lei.
Per qualche ora non penso al matrimonio, o ad Alex. Lascio che Stella mi parli di Nicky, di quando ha capito di amarla, di quando ha capito di non poter fare a meno di lei e di quando ha capito che Nicky era innamorata di Morello da sempre.

<Credi che possa farcela? Che possa essere una brava moglie?> Domando mangiando controvoglia un pezzettino di uovo. Ogni volta che penso a questa cosa, mi viene la nausea e passa la fame.
<Certo che puoi! Non ci saresti mai riuscita con me, ma con Alex sono sicura che ce la farai.> Mi solleva di morale, servendosi il secondo uovo.
<Allora perché hai tentato di infondermi dubbi?> Chiedo confusa, guardandola mentre si libera in una risata.

<Perché io sono fatta così.> Pausa <Non credevo nemmeno che ci facessi caso. Cazzo Chapman... Come se non mi conoscessi.> Termina di mangiare il suo uovo, lancio un'occhiata veloce all' orologio rendendomi conto che mancano solo venti quattro precise al matrimonio.

Inizia il countdown.

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Anche stasera ho aggiornato prima del dovuto 🙈 Non riesco a smettere di scrivere questa fanficfion, perché adoro troppo le Vauseman!😍

IMPORTANTE:
Stavo pensando, che dopo aver terminato di scrivere la storia di Alex e Piper, mi piacerebbe scrivere una fanficfion su Alycia Debnam-Carey e Eliza Taylor... Conosciute soprattutto per il ruolo di Lexa e Clarke, nella serie tv: the 100.
Voi cosa ne pensate? Vi piacerebbe leggere qualcosa su di loro?!
Fatemi sapere.

Ciao ciao 😘

Alex e Piper || #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora