Capitolo quarantuno

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<Non mi piace.. È troppo stretto.> Polly boccia anche questo vestito.

<È già il ventottesimo Polly! Ce ne è uno che potrebbe, anche lontanamente piacerti?> Domando esausta. La ragazza confusa si guarda intorno, controllando scrupolosamente ogni vestito, quando i suoi occhi si illuminano. Si alza di scatto dalla poltrona, andando a scegliere un vestito bianco a tubino, lungo, con la scollatura a cuore, ornata con del pizzo.

Mi ordina di provarlo immediatamente. Torno nel camerino, sfilo il vecchio vestito e indosso quello che Polly mi ha consigliato.

Cammino lentamente verso il centro della stanza, il vestito mi stringe le gambe, impedendomi di allungare più di tanto le gambe, ma mi piace come fascia il mio corpo.

<Oh sì, si ci siamo! È lui! È quello giusto!> Batte le mani entusiasta, muove il dito circolarmente, facendomi segno di voltarmi verso lo specchio.

<È decisamente quello giusto.> Rispondo sorridente. È un abito bellissimo, ammaliante, indosserò sicuramente quest'abito alla cerimonia, ovvero per il giorno più bello della mia vita.
È tutto perfetto...  Allora perché ho questa sensazione nostalgica che mi attanaglia lo stomaco?

<Piper...> Polly si posiziona alle mie spalle, accarezzando la parte bassa del collo <Io e Larry abbiamo deciso che il regalo per il tuo matrimonio, sarà  il vestito.> Sorride, noto una certa allegria nel tono della sua voce, come se avesse aspettato questo momento, dalla prima volta che siamo entrate nel negozio.

<Oh no Polly, non posso... Non posso... Io...> Mette una mano sulla mia bocca, scuotendo l'indice davanti ai miei occhi.

<Sei uscita di prigione, non hai un lavoro, hai pochi soldi da parte e non potresti mai permetterti questo vestito! Davvero siamo felici  di farti questo regalo.> Sorride innocentemente.

<Oh beh... Se la metti così... Grazie allora.> È stato un discorso... "Incoraggiante". Polly è sempre stata così: senza peli sulla lingua. Non lo fa con cattiveria, è la sua natura.

Va a pagare il vestito, non mi dice nemmeno la cifra, mi impone di andarmi a cambiare. La prossima fermata è la pasticceria, per decidere la torta.
Scrivo un messaggio ad Alex, chiedendole come sta procedendo la ricerca delle bomboniere

"Tutto bene amore? Hai trovato le bomboniere?"

Polly bussa persistentemente alla porta del camerino, informandomi che siamo in ritardo, tra poco la pasticceria chiuderà.
Rimetto il telefono in tasca e ci avviamo di corsa al negozio.

...

<Sono indecisa... La torta al cheescake è deliziosa, ma anche quella alla panna... Tu cosa preferisci Pip?> Sventola una forchetta con del dolce sopra verso di me, macchiando la mia maglietta con un po' di cioccolato.
<Ah... Credo il cheescake.> Scegliamo il cheescake al cioccolato infine.
Quando usciamo dalla pasticceria, controllo i messaggi sul telefono.

Un nuovo messaggio da Alex. Lo apro, scorrendo sullo schermo nero.

"Le ho comprate. Ti aspetto a casa piccola."

Bene, tre punti sulla lista completati. Tutto in un solo giorno, credo davvero che possiamo farcela.
Polly ed io ci fermiamo a prendere un caffè. Era da tanto tempo che non ci dedicavamo del tempo.

<Quindi tu e Stella...?> Unisce gli indici, sbattendoli fra loro, guardandomi maliziosamente.
<Si.> Sbuffo alzando gli occhi al cielo <Abbiamo fatto sesso.> Ammetto a bassa voce. I sensi di colpa si fanno ancora sentire, quando ricordo quel periodo della mia vita... Quando ricordo che ho fatto del male ad Alex.
Quella è una ferita, che resterà per sempre aperta, sanguinante.

<Complimenti sorella!> Alza il palmo della mano, aspettando che le batta il cinque, ma non è una cosa di cui non vado fiera per niente. Le abbasso il braccio, scuotendo leggermente la testa, con sguardo colpevole.
<Non mi piace vantarmene. È stato un errore, forse il più grande che abbia mai fatto.>

<Beh... Non mi sembrava che ci fosse niente di sbagliato in lei... Proprio niente.> Ripete con voce accattivante. È bizzarro ascoltare certe cose, dette da Polly... Non penseresti mai che la tua migliore amica etero, possa eccitarsi vedendo una ragazza.

<È tanto sexy, quanto stronza.> Preciso. Polly beve un sorso di cappuccino, le resta un po' di schiuma sulle labbra, dandole un aspetto buffo.
<Allora è la più grande bastarda che abbia mai conosciuto.> Lo dice ridendo, ma qualcosa nel suo tono di voce, mi dice che lo pensa davvero.

Polly mi riaccompagna a casa, confessandomi con le guance evidentemente arrossate, che le ha fatto molto piacere passare una giornata con me, che le mancava molto avermi nella sua vita.
Le rivelo che onestamente, è mancata anche a me, che ormai quello che è successo con Larry è passato e non porto rancore, non posso portarne adesso, che sto per sposare la donna che amo.

Quando entro in casa, Alex corre verso di me con un sorriso entusiasta sulle labbra. Mi mostra le bomboniere che ha scelto.

<Oh mio Dio.> Mormoro. Non so che altro dire. Ha scelto un batuffolo verde, con le nostre iniziali scritte in nero, sul davanti. Sono orribili, ma non posso dirglielo.

<Che c'è? Non... Non ti piacciono?> Domanda delusa, guardandola meglio. Stringo la sua mano, sorridendo falsamente.
<No, no, no. Sono... Sono... Ehm... Originali, direi quasi... Uniche.> Alex fa un piccolo saltello baciandomi la fronte e poi le labbra.
<Lo sapevo che ti sarebbero piaciute.> Sorride emozionata, sparendo in cucina urlandomi che tra poco sarà pronta la cena.

Mi immobilizzo nel corridoio.
Non mi sembravi una donna da matrimonio.
Voglio cancellare quelle parole dalla mente, ma non ci riesco. E se fosse vero? Se non fossi pronta? Sento l'ansia girarmi e rigirami le budella.
Alex è la donna della mia vita, ma che cosa succederebbe se un giorno io mi voltassi indietro e scoprissi che ho passato la mia vita pensando solo ad Alex, dedicandomi alla nostra  vita insieme, perdendomi tutte le cose divertenti?
Non sto mettendo in dubbio il nostro amore, mi sto chiedendo se non avrò rimpianti, se filerà tutto liscio, o ci saranno intoppi come sempre... Se sono abbastanza forte, o cederò prima o poi?
Non posso ferire Alex, non di nuovo.

<È pronta la cena!> Grida dalla cucina. Canticchia una vecchia canzone, riempiendo il silenzio della casa.

<Arrivo.> Rispondo con poco entusiasmo.

Una sola domanda si aggira per la mia mente: È veramente questa, la vita che voglio?

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Ciao a tutti! Per oggi non usciranno più capitoli, quindi vi aspetto domani... Saranno capitoli scoppiettanti!

Grazie ancora a tutti, per dedicare del tempo alla storia!!

Ciao ciao 😘

Alex e Piper || #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora