PIPER:
<Dovevi tornare fra... Fra due giorni.> Nell'intento di parlare, la mia voce si spezza in gola. Una notte senza dormire, può davvero sfinirti.
<Sono tornata per te.> Mi sussurra nel silenzio. Le sue braccia mi stringono a lei, cullandomi amorevolmente.
<Non ti voglio... Non ti voglio qui.> Biascico. Mi pungono gli occhi, le croste mi frizzano e le gambe sono doloranti. Ancora una volta, ho superato il mio limite, spingendomi oltre.
In balia della rabbia, puoi commettere qualsiasi cosa, giusta o sbagliata che sia. È un sentimento cheti annebbia la mente, fa perdere il controllo al senso della ragione e l'istinto primeggia su di te.<Shhh... Dormi Piper.> Alex canticchia una canzone, che adoro. Only you.
Non l'avevo mai sentita cantare prima, ed anche se la nostra relazione al momento è appesa ad un filo, non posso negare che la sua voce è armoniosa, seducente e gentile.
In pochi secondi, mi addormento, fra le sue braccia....
Apro lentamente gli occhi, infastidita da un ticchettio. Stropiccio le palpebre e mi guardo attorno.
Credo che sia stato tutto un brutto incubo, quando vedo Alex, appoggiata al tavolo della cucina.
Sta girando la tisana, dentro ad una tazza di ceramica bianca. Il ticchettio che ho udito, è il battere del cucchiaino contro la tazza.<Dio che male...> Mi lamento a voce fin troppo alta. Alex porta subito lo sguardo su di me, abbandonando la tisana sul tavolo dietro di lei.
Viene verso di me, bombardandomi di domande.
<Come stai? Ti senti meglio? Piper rispondi! Ti fanno male le gambe?>Vorrei rispondere alle sue domande, abbracciarla e ringraziarla per essere tornata prima, ma la mia mente si oppone con fermezza, perché l'unica risposta che ho, vaga nella mia mente, senza darmi pace.
<Mi hai tradita.> Mormoro, spaccando le sue domande. Cadiamo in un silenzio tombale.
Io ho lo sguardo fisso sul pavimento, le mani incrociate e le gambe leggermente divaricate.
La vedo mentre si unisce con un'altra persona, dentro al nostro letto... Voglio vomitare.<Invece no.> La sua risposta, secca e distaccata, mi spiazza. Per un secondo non credo alle sue parole, ma qualcosa dentro di me, mi suggerisce che non sta mentendo.
<È vero mi sono ubriacata e sono salita in camera con una barista... Etero, fra l'altro. Mi ha raccontato che ho parlato tutta la notte di te, fino ad addormentarmi. Ho bevuto perché... perché il pensiero di te, con Stella, mi stava uccidendo. Avevo paura che tu cambiassi idea e tu lo sai come sono, quando sono spaventata... Ho bisogno di focalizzarmi su altro, altrimenti impazzisco.> Posa gli occhiali sulla fronte, scoprendo i suoi grandi occhi arrossati e pieni di lacrime.
Sono una stupida.
Non mi sono fidata di lei, mentre Alex mi ha dato la sua completa fiducia, lasciando che parlassi con Stella. Stupida, stupida e ancora stupida.Mi alzo dal divano, cammino verso di lei, inciampando nelle cose, ancora sparse a terra. Balbetto qualcosa di incomprensibile, non so cosa dire, come scusarmi.
I nostri sguardi non si lasciano per un secondo. E anche se, pochi passi mi dividono da lei, impiego un'eternità, per trovarmi faccia a faccia con Alex.<Mi.. Mi dispiace. Io, non avrei dovuto... Mi dispiace.> Aspetto una sua reazione, impietrita e terrorizzata, per quello che potrà dire.
<Va bene, vieni qua.> Allarga le braccia, ma non mi guarda negli occhi. Mi precipito ad abbracciarla. Le sue mani accarezzano delicatamente la mia schiena, le bacio il collo, respirando il suo profumo e chiudo gli occhi, lasciandomi sopraffare da quella inebriante sensazione.Continuo a baciarle il collo, dolcemente. Salgo sempre più in su, scostandole i capelli da un lato.
Alex mi afferra per le guance, scampandomi un bacio caldo sulle labbra. Un brivido percorre tutta la mia schiena, sorrido contro le sue labbra, premendole di nuovo contro le mia.Alex mi sfila la maglietta, ma con gentilezza e lentamente. Io le sgancio i pantaloni, mi chino per sfilarli via e risalgo, baciandole l'interno coscia.
Dio quanto mi è mancata. Una parte di me, era rimasta a Cuba, con lei.
È un'emozione indescrivibile. Lei mi appartiene, ed io le appartengo. Le ho dato parte di me, un pezzo che nessuno potrà avere mai più, perché è suo.<Sono tua Alex.> Mi sfugge, lo dico involontariamente, facendomi trasportare dal momento. Lei mi sorride, baciandomi con più passione.
<Lo so Chapaman... Ed anche tu lo sai.> Carpisco cosa sta cercando di dirmi. Che anche lei è mia. Ed è vero, ha ragione. Io so che è così. Quando una persona ti attraversa, ti capisce, ti sta accanto, ti sostiene, ti consiglia, ti ama... Percepisci che dentro di te, qualcosa cambia, ed è quella cosa, che renderà la tua vita diversa.
Una sola persona, può farti questo effetto nella vita.
Una sola persona.Le sue mani scendono sui miei fianchi, accarezzano la mia pelle, mi morde il labbro, non con forza, ed odio, come avrebbe fatto tempo fa, con amore e dedizione.
Ci distendiamo sul letto. Metto le mani dentro i suoi capelli, giocando con essi.
Alex è sopra il mio corpo, le sue dita sono dentro di me.
Giuro che non esiste niente di più bello, che fare l'amore con lei.
Avvinghio le braccia attorno alle sue spalle, attirandola a me, urlando in silenzio di non andarsene, per nessuna ragione.
Alex lascia piccoli baci sul mio petto, sui miei seni, sulla parte alta della mia pancia, mentre disegni cerchi dentro di me.Mi aggrappo alle coperte, Alex sale lungo il mio busto, strusciando i suoi seni contro la mia pelle nuda...
In quel momento, bellissimo e vivo. Esattamente così, vivo... Scoppio in lacrime.Alex si ferma, dubbiosa e preoccupata, per quella mia reazione. Lascio cadere la testa all'indietro, asciugando le lacrime e pregandola di smetterla.
Scende con velocità, sedendosi accanto a me.
Continuo a piangere disperatamente...<Piper... Guardami.> Alex cerca di portare il mio sguardo su di lei, ma mi vergogno troppo per poterlo fare.
Porto le gambe al petto, immergendo la testa nello spazio che si crea.
<Piper.> Con forza afferra la mia mascella, costringendomi a guardarla. <Vuoi dirmi che succede?> Ancora nude, sudate, ma per niente eccitate, ci scambiamo sguardi di preoccupazione, confusione e tanto dispiacere.<Ieri a... A telefono ho detto che sarei dovuta scappare con Stella...> Alex mi tira indietro i capelli sudati, baciandomi la fronte e continuando a tenere il mio sguardo, nel suo.
<Non importa. Eri arrabbiata, non lo pensavi davvero... Va tutto bene.> Mi consola, con un sorriso che trasmette tutt'altro che sicurezza.<Invece lo pensavo.> Deglutisce, scosta le mani dalla mia fronte, per massaggiarsi le tempie. Ha uno sguardo glaciale, freddo e pungente. <Lo pensavo, perché ho creduto che tu mi avessi tradita e ho sentito il bisogno, di ripagarti con la stessa moneta. Io non... Non voglio essere così Alex! Non voglio essere vendicativa, subdola e ipocrita. Sarei una persona orribile e tu non meriti una persona così al tuo fianco.> Il mio pianto non accenna a placarsi, più rivelo ciò che penso e maggiori sono le lacrime che scivolano sul mio volto.
<Piper... Tu non sei una persona orribile. Tutti noi abbiamo dei difetti, tantissimi... Non si possono nemmeno contare sulle dita delle mani, ma io amo tutto di te, anche le cose che normalmente odierei, sono quelle che mi piacciono di più.> Alex poggia le sue labbra bagnate contro il mio naso, dopodiché appoggia la fronte contro la mia, ed i nostri respiri si confondo.
<Ti amo Alex.> Sussurro, calmandomi.
<Anch'io.>La cosa migliore che fare l'amore con lei? Addormentarsi a cucchiaio, con il suo profumo fra le lenzuola.
----
Ciao a tutti!
Spero davvero che la storia vi stia piacendo. Ce la sto mettendo tutta, per renderla più coinvolgente possibile.
Ringrazio tutti per i mi piace, i commenti, ma anche solo per leggerla.
Grazie, grazie, grazie.Non perdetevi i prossimi capitoli! ;)
STAI LEGGENDO
Alex e Piper || #Wattys2016
FanficAlex Vause e Piper Chapman. La loro storia inizia in un semplice bar, ma le loro strade continuano ad incontrarsi... Commettono atti illegali, uno per i quali, finiscono dentro. La loro storia è tormenta, ma non possono fare a meno di stare l'una...