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Seguo con lo sguardo la ragazza bionda e mi accorgo solo ora verso chi sta andando. Ovviamente Alan.

Lo squadra da capo a piedi, le si forma un sorriso malizioso e dice:"Ma quindi tu sei il ragazzo nuovo? Interessante."

Lo ispeziona nuovamente con lo sguardo e continua il suo discorso"Io sono Jessica ed è un grande piacere conoscerti, magari se vuoi ci vediamo dopo."

Lui a sua volta sorride malizioso capendo le intenzioni della ragazza. "Potremmo anche ora farci un giro."sento dire a lui facendole l'occhiolino. Disgustosi.

Lei sorride soddisfatta capendo quello che le ha appena detto il ragazzo e se ne va dimenando i fianchi. Credo che tutti i presenti abbiano capito le loro intenzioni.

Mi giro verso Ashley e le dico che ora è meglio andare in classe.
A prima ora ho Biologia. Entro nell'aula e mi siedo al mio posto. Entra Alan e quindi intuisco che abbiamo anche questo corso insieme. Perfetto devo dire.

Distolgo lo sguardo dal ragazzo e guardo fuori dalla finestra. Sento una sedia spostarsi e mi giro automaticamente. Alan prende nuovamente posto al mio fianco.

Perché dovrebbe sedersi al mio fianco? Solo il professore di matematica ha detto di sederci vicini.

"Scusa,ma non è l'ora di Matematica, quindi non è richiesto essere compagni di banco."commento alzando lo sguardo su di lui.

"Questo posto è libero. Quindi mi sono seduto, semplice."dice indifferente. Alzo gli occhi al cielo e mi giro dall'altra parte. È inutile perdere tempo con questo ragazzo.

Guardo i miei appunti di ieri e comincio a leggerli.
Una voce interrompe i miei pensieri "Ragazzina, si vede che sei una secchiona. È il secondo giorno di scuola e già pensi che ti interrogano?"
Lo ignoro nuovamente e continuo a ripassare. Di certo non posso definirmi una secchiona, studio, avevo discreti voti nella scuola precedente ma non così alti.

Il professore entra in classe e comincia a fare l'appello, dopo questo squadra la classe da capo a piedi.

Sento lo sguardo di Alan bruciarmi addosso e così decido di rispondergli senza farmi beccare dal prof.
"Senti io ripasso perché non voglio iniziare l'anno con 2, Ok?" rispondo acida e irritata.

"La ragazzina ha le sue cose. Meglio lasciarla stare."ridacchia.
"Ragazzi faccio qualche domanda sull'argomento di ieri. "Annuncia il professore.

"Ora forse hai capito?"mi giro verso il ragazzo e sorrido soddisfatta."Io non sono venuto a questa lezione ieri quindi non so nemmeno cosa ha spiegato."ridacchia e io mi giro verso l'insegnante.

Continua a fissarmi per tutta la lezione e ad un certo punto cedo.

"La vuoi smettere di fissarmi?"dico un po' troppo a voce alta. Quasi tutta la classe si gira verso di me e arrossisco all'istante. Il professore mi guarda interrogativo e così balbetto delle scuse.

Mi giro verso la finestra completamente rossa sul viso. Sento un respiro pesante all'orecchio e subito dopo un sussurro "La piccola ragazzina è tutta rossa, scusa se ti fissavo ma sei molto interessante."dice perverso.

Alzo nuovamente gli occhi al cielo. L'insegnante fortunatamente interroga a un'altra allunna.
Suona la campanella, così prendo velocemente i libri e vado verso la porta. Quando sto per uscire dall'aula di Biologia una voce mi ferma"Ci vediamo, ragazzina."non mi giro, e finalmente esco.

Arrivo davanti la porta della lezione successiva e vedo che è chiusa.
Busso ed entro, l'insegnante mi indica un posto e mi vado a sedere.

Dietro di me con le sue unghie rosa, Jessica alza lo sguardo verso di me e mi guarda con disgusto. Ci mancava solo lei.

La professoressa mi chiama:"Signorina Martinez, perché non si presenta alla classe? Così potremmo iniziare a conoscerla."sorride alzando i suoi occhiali che le ricadono sul naso.

Bello. Sono davanti a tutti i miei compagni, a parlare del mio minuscolo paesino e di me. Cosa c'è di più imbarazzante?

Ma non ho altra scelta e quindi comincio:"Sono Rebecca, provengo da un piccolo paesino del Canada, i miei genitori sono stati trasferiti qua per lavoro e quindi abbiamo dovuto traslocare. Il mio paesino non era grande, ma mi piaceva. Certo come tutti gli adolescenti di questa età volevo andare a vivere in una grande metropoli. E adesso sono qui. Manhattan mi piace, è veramente
grande e soprattutto moderna."

"Siamo felici che ti trovi bene, grazie adesso puoi tornare al tuo posto."mi dice ancora sorridente la prof.

Prima di sedermi guardo Jessica che si gira verso di me e mi scocca un'occhiataccia. Prendo posto nuovamente ignorandola. Non perdo tempo con tipe come lei.

Finita la lezione, mi dirigo verso la mensa e vedo tutto il gruppo al tavolo di ieri. I ragazzi parlano tra loro e da quello che capisco, Alan è stato inserito nella squadra di football.

Dopo l'ultima lezione, esco da scuola e decido di andare a piedi ma in quel momento qualcuno attira la mia attenzione.

In una piccola via vicino la scuola, Alan e Jessica parlano e si scambiano occhiate, per i miei gusti un po', troppo intense.

Ad un certo punto lei gli getta le braccia al collo e con le sue unghie lunghe, smaltate di rosa, glielo accarezza.

Lui poggia le sue mani nei fianchi della ragazza e la attira a se.
Io imbranata come sono, stavo quasi per farmi scoprire cascando per terra.
Decido di andar via, non voglio vedere e sentire altro. Quei due sono veramente disgustosi.

Arrivata in camera decido che passerò tutto il pomeriggio in casa così mi cambio e indosso una felpa pesante e dei pantaloni della tuta.

Solo ora mi viene in mente che devo chiamare Lea. È più di 2 giorni che non la sento e l'ultima volta le avevo detto che l'avrei richiamata io.

Prendo il telefono più velocemente possibile e faccio partire la chiamata, chiudo la porta e metto il vivavoce.
Dopo 3 squilli risponde "Rebecca non mi hai più richiamata."

"Scusa non me lo sono ricordata, con la scuola nuova, compagni nuovi e quel ragazzo che mi innervosisce terribilmente..."
"Cosa?! Hai appena detto 《quel ragazzo?》
"No Lea no..."mento.

"Rebecca ho sentito benissimo. Non ci credo! Devi assolutamente raccontarmi tutto!"urla lei.
"Frena, frena, frena! Non volevo assolutamente intendere chissà cosa. Non lo sopporto neanche. "Sbuffo.

"Parlami di lui" continua a dire contenta.
"Non è male devo dire. È castano chiaro e ha degli occhi meravigliosi. Però caratterialmente...E poi oggi l'ho visto avvinghiato a quella vipera di Jessica"

"Chi sarebbe questa?"domanda curiosa la mia amica.
"È una ragazza tutta tacchi e vestiti attillati, a quanto ho capito è stata con mezza scuola"
"Sta lontana da questa tizia, non mi piace per niente."
"Lo farò. Ci sentiamo."e così concludo la chiamata.
Mi distendo sul letto e finisco di studiare.

-Spazio autrice-
Eccoci al 4^capitolo. Spero che vi piaccia e come sempre vi ringrazio. Cosa ne pensate? Di Jessica? E di Alan? Fatemi sapere❤
Allora alla prossima❤
Martina❤

Just us TogetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora