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Ormai è tarda sera e i ragazzi sono alla porta per andare via. Sono sollevata che questa giornata è quasi giunta al termine. Voglio dire, troppe cose in un giorno soltanto.

Alan e la sua rabbia di questa mattina, Erick, Io e Alan ci siamo messi insieme, la litigata in cucina, Alexia. Ancora mi domando chi sia questa ragazza.

Erick ha chiesto ad Alan di Alexia e se ne avesse parlato con me, ma a quanto pare ancora no. Forse sono io ad essere troppo paranoica ma ho un brutto presentimento.

Da quello che ho potuto capire Alan ed Erick si sono conosciuti in passato ed entrambi hanno avuto a che fare con questa ragazza.

Sono sempre più confusa e cerco di ritornare alla realtà. Non posso torturarmi facendo la paranoica e creandomi problemi inutilmente.

In salotto tutti si salutano e nel momento in cui Erick si avvicina, Alan che adesso, è dietro di me, si irrigidisce all'istante.

Erick mi guarda e poi si gira verso il ragazzo dietro. Si scambiano delle occhiate e poi si rivolge a me nuovamente.

"Ciao Rebecca. Mi dispiace ancora per oggi. Ci vediamo va bene?"mi sorride dolcemente e io sospiro sollevata.

"Sì, certo. Non fa niente per oggi, smettila di scusarti."sorrido anche io e sento sbuffare Alan. Carino quando fa il geloso.《È carino sempre.》mi ricorda la mia coscienza e questa volta non posso darle torto.

《Diciamo più che carino.》continua a dire. Ed ha anche questa volta ragione. Molto più che carino. Ed è mio.

《Finalmente ti sei decisa a stare con lui.》continua a dire la vocina fastidiosa e io non le do più ascolto ma mi concentro sui ragazzi che stanno uscendo dalla porta.

"Finalmente...non lo sopportavo più. Ti ricordo che sono ancora arrabbiato per quel coglione che ci prova sempre con te."mi dice mentre gli altri vanno sul divano e in cucina.

"Smettila di chiamarlo così. È un bravo ragazzo e non stava facendo niente di male. Oggi avrà perso il controllo..."provo a difenderlo e mi giro verso di lui mettendo le braccia conserte.

"Niente di male? Era praticamente a due centimetri dal viso della mia ragazza e toccava con le sue luride mani il suo viso. Cosa ti ha detto, oggi?"mi chiede frustrato scompigliandosi il ciuffo.

"Comunque l'Alan geloso è il mio preferito."gli faccio un sorrisetto. "Allora cosa ti ha detto?"mi chiede nuovamente avvicinandosi di un passo. Non riesco a non sorridere.

"Che sono dolce e amorevole. E vorrebbe uscire più spesso con me."mento in parte. Mi ha veramente detto di essere dolce. Voglio vedere la sua reazione. Ci sarà da ridere.

"Amorevole? Gli faccio vedere io, com'è amorevole un bel pugno sulla sua faccia di..."ma non gli faccio terminare la frase che scoppio in una fragorosa risata.

"E ora cosa hai da ridere? Lo scemo vuole uscire con te? Tu sei impegnata."mi indica con un dito e io continuo a ridere di gusto. Caleb si gira verso la nostra parte con sguardo confuso, ma io continuo a ridere.

"Dovevi...vedere...la tua..di faccia."continuo a ridacchiare."Il mio Alan geloso."lo prendo in giro mettendo le mie braccia intorno al suo collo. Lui mette il broncio e sbuffa.

"Io? Geloso?"mi chiede e alza un sopracciglio.
"Sì, sì. E molto. Però l'Alan geloso è il mio preferito."dico percorrendo con un dito il suo collo.

Lo vedo trattenere per qualche secondo il respiro e sorrido soddisfatta. Amo l'effetto che ho su Alan. E anche tanto.

"Mi piace tanto l'Alan geloso."ripeto continuando il mio percorso sul suo collo. "Invece sai quale Rebecca piace a me?"mi chiede lui.
"Perché ci sono altre di nome Rebecca?"chiedo imbronciandomi.

Just us TogetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora