Mi poggio alla porta del bagno femminile e una persona esce da quella del bagno maschile. "Rebecca?"e mi giro versa la voce sbarrando gli occhi. Oh, cavolo.
Sbarro gli occhi e tento di alzarmi scivolando ulteriormente per terra e sbattendo il sedere. Gemo dal dolore e il ragazzo qui davanti mi guarda preoccupato. "E-Erick"biascico con voce tremante.
Il ragazzo mi porge una mano ma io non troppo scortesemente la rifiuto. Non dimentico ciò che mi ha detto Alan di lui. Tutto quello che è successo con lei. Alexia. Non dimentico che potrebbe fingere anche con me.
"Che succede?"mi domanda avvicinandosi mentre io mi sono alzata barcollando. Indietreggio con la stessa faccia di prima e lui mi guarda confuso. "Non ti avvicinare..."gli intimo e lui alza le mani in segno di resa.
"Ti prego Rebecca mi stai spaventando."mi supplica con lo sguardo mentre prova di nuovo ad avvicinarsi e io sono incollata al muro. "So tutto..."ormai che ci siamo e meglio che lo sappia anche lui.
La sua espressione muta e diventa serio "Tutto in che senso? Sei ubriaca fradicia cosa stai farfugliando?"mi chiede avvicandosi ancora. "Dico solo la verità! Tu sei un mostro!"urlo ancora con quella poca voce che mi è rimasta. Forse sto esagerando.
Forse sto scaricando tutta la rabbia verso Alexia, Marcus, Alan perché non mi ancora chiamata, su di lui.
"Rebecca ti vuoi calmare? Sei proprio cotta."dice sfiorandomi la fronte.
"So che tu stavi con Alexia, so tutto! Di lei, di voi, di Alan, tutto!"dico ancora arrabbiata.Adesso sento solo qualcuno che mi stringe. Mi sta per caso abbracciando? "Oh la piccola Rebecca, domani non ti ricorderai niente di tutto ciò. Sei troppo ubriaca non ti ricorderai nemmeno che mi hai visto questa sera e non ti ricorderai nemmeno di adesso."mentre parla mi guarda in modo malizioso. E io lo guardo confusa.
"No!"urlo. Mi sfiora le labbra con le sue e io giro di scatto la testa. Potrò essere ubriaca quanto vuole ma io non tradirò mai Alan. Mai. Alcune lacrime sono scivolate lungo il mio viso.
E faccio l'unica cosa che in questo momento dovrei fare. Lo colpisco. Forte. Gli ho tirato una grossa ginocchiata nei suoi gioiellini al talpunto da farlo scrollare da me. "Mi fidavo. Mi fidavo di te."gli dico nelle lacrime mentre lui si accascia per terra dolorante.
Esco dal bagno e per poco non cado grazie a questi maledettissimi tacchi e al troppo alcol presente nel mio corpo. Ma corro mentre intorno a me tutto procede tranquillamente.
Le persone ballano, si divertono, ridono, bevono....E io per poco non casco a terra mentre cerco le mie amiche. Per poco Erick mi baciava. Io non tradirò mai Alan. Mai.
Mentre mi guardo dietro scontro contro qualcuno e cosi mi giro di scatto. Prima di poter vedere di chi si tratti la persona mi cinge la vita con le braccia per non farmi perdere l'equilibrio e barcollare all'indietro.
Alzo lo sguardo verso la persona e anche con le luci basse, quasi buio, lo vedo. Vedo le sue pozze blu. Lui sbarra gli occhi e mi raddrizza "Rebecca?"domanda completamente confuso. Merda. No, no, no. È tutto un enorme casino. Lo sapevo.
"Cosa ci fai tu qui?"alza la voce sopra la musica e poi mi guarda bene in viso. Ancora sconvolto domanda non ricevendo risposta da me che ho il fiatone e sto cercando di regolare la mia respirazione.
"E perché stai piangendo? Cosa è successo? Cazzo parla, chi ti ha fatto del male?"urla strattonandomi verso una parte del locale dove la musica si sente poco e quindi si può parlare.
Io respiro ancora pesantemente ma non rispondo a nessuna delle sue domande e lo abbraccio. "Ti prego..."sussurro con nuovamente le lacrime agli occhi. "Non lasciarmi."lo supplico mentre lui mi stringe a sè posando la testa nell'incavo del mio collo.

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Just us Together
RomanceDue ragazzi, Rebecca e Alan, entrambi cambiano città, scuola, hanno intenzione di ricominciare tutto da zero. Si trasferiscono a Manhattan per esigenze familiari, ma lui, il solito cattivo ragazzo, adorato dalle ragazze di tutta la scuola e giocator...