"Tu?"alza la voce e solo ora la riesco a vederla bene.
Sbarra gli occhi appena ci vede ma il suo sguardo ricade subito su quello di Alan. "Sei ritornato?"domanda con la sua voce stridula. Non può essere...no sicuramente ci sarà un malinteso. Non può essere...Lei.
Alan non ha preferito parola, è come se il tempo si fosse fermato. Non si muove di una virgola ma vedo soltanto le sue pupille dilatarsi. Non so perché ma una sensazione di gelosia si fa strada in me.
"Non ci vedevamo da un po'."continua la ragazza. Il suo sguardo vaga tra me e lui, e penso che soltanto adesso stia capendo tutto. "E vedo che già hai fatto conquiste."dice guardandomi dalla testa ai piedi.
Non ci sono dubbi ormai. È lei. È già non la sopporto. Mi squadra da capo a piedi, goudicandomi solo con lo sguardo. Chi si crede di essere?
"Alexia."dice con voce leggermente tremante il mio Alan."Sono qui solo per una...piccola vacanza."dice esitando alla fine della frase. So che lo ha ferito molto ma non può farsi ancora manipolare da lei. "In vacanza? Guarda caso."rimane perplessa con uno strano sorrisetto in faccia.
"Adesso io e lei dobbiamo andare. Siamo venuti qui per ballare un po."mi prende per un polso Alan e mi invita ad andare ma Alexia lo ferma poggiando una mano sulla spalla del mio ragazzo.
"Alan, prendiamoci qualcosa da bere. Non ci vediamo da tempo e poi siete in vacanza no?"lo supplica con lo sguardo e i ragazzi dietro ci invitano a sederci al loro tavolo.
Lui esita ma io annuisco senza proferire parola. Alan si siede al mio fianco e davanti a noi, Alexia insieme a Matthew e gli altri ai lati. "Quindi voi due state insieme?"domanda subito la ragazza di fronte appena arrivano i nostri drink.
Ho preso solo un succo di frutta, non mi va per niente di bere. "Sì."dice Alan mentre sorseggia la sua bevanda ma non aggiunge altro. "Ma non vi conoscete da tanto vero? Ma aspetta come hai detto di chiamarti?"mi domanda rivolgendosi a me.
"Rebecca."rispondo soltanto abbassando gli occhi. "Da quest'anno."risponde Alan e lei si gira guardando da un'altra parte.
Due coppie del gruppo, a quanto sembra, decidono di andar via e così al tavolo rimaniamo in pochi. Io, Alan, Alexia, una ragazza bassina dai capelli scuri, Matthew e Luke che a quanto sembra é il ragazzo di Alexia, al fianco della diretta interessata.
"Anche noi. Ci conosciamo solo da quest'anno."dice Luke posando le mani sui fianchi di Alexia che lo scansa senza dare troppo nell'occhio. Alan non sembra se ne sia accorto ma io osservo il ragazzo che è rimasto leggermente confuso. Ma come? Non hanno appena detto che stanno insieme?
"Sì....stiamo insieme da...cinque mesi."dice la ragazza soffermandosi alla fine. "Sei mesi."la corregge il fidanzato che per sdrammatizzare ride nervosamente. La ragazza non sembra dare peso a ciò e sinceramente mi dispiace per Luke.
"Si, scusa, tesoro."gli sorride Alexia leggermente ma poi torna a guardare me e il mio ragazzo. "Vuoi andare?"mi sussurra Alan ad un orecchio vedendo che non preferisco a parola e alzo le spalle per dire che per me è indifferente.
"Noi andiamo. Lei è stanca oggi abbiamo camminato molto."dice Alan alzandosi e invitandomi a fare lo stesso giustificandosi. "Ah va bene. Se siete nei paraggi in questi giorni, non esitare a chiamare. Hai il mio numero, è sempre lo stesso."dice Matthew dando una pacca sulla spalla ad Alan che annuisce.
"Sono contenta di averti rivisto, Al."sento la voce stridula di Alexia più vicina è quando vedo che è al mio fianco la guardo. Quel nomignol mi fa innervosire ulteriolmente.
La gelosia si impossessa nuovamente di me e di istinto mi avvicino ad Alan. Lei nota il mio movimento e mi saluta con un semplice 'ciao'cosa che io ricambio anche se non molto volentieri.
Non parlo per tutto il tragitto fino a fuori il locale mentre sento ogni tanto lo sguardo di Alan su di me. Alzo gli occhi anch'io ogni tanto e vedo il suo sguardo perso nel vuoto. Ha sofferto di nuovo.
Sul marciapiede continuo a mantenere il silenzio finché lui non lo spezza parlando. "Non sapevo vivesse ancora qui."dice senza nemmeno specificare il nome.
"Com'è stato rivederla?"domando. Voglio sapere come si è sentito. Spero che il dolore non si sia impossessato nuovamente di lui anche se i suoi occhi lo tradivano. Erano impauriti, pieni di dolore e di ricordi.
"Non saprei definirlo con una parola. Ho rivissuto per un momento, i giorni con lei poi è ricomparso il dolore che mi ha provocato. Sinceramente avevo il timore di rivivere i momenti peggiori ma mi sono fatto coraggio e ho superato tutto quello che è stato" Sorride anche se lo vedo un po ' spento.
"Sicuro di stare bene?"chiedo guardandolo. Ha di nuovo lo sguardo perso e scuote la testa in segno di si.
Camminiamo senza tenerci per mano, anche se vicini, noi e il nostro silenzio, tra le strade ancora affollate di gente e luci.Arriviamo al palazzo e lui lentamente prende le chiavi e apre sia il portoncino che la porta successivamente dopo aver salito le scale. Sistemo la borsa e vado in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
Alan è già entrato in bagno e sento la serratura scattare. Sarà vuole fare una doccia per schiarirsi le idee e lo capisco.
Sospiro tornando in camera, trovando i suoi vestiti, che indossava sta sera sul letto. Li piego e li sistemo nell'armadio, mentre metto il mio pigiama e sistemo anche i miei successivamente.
Non ci credo già sono passati tre interi giorni qui a Londra e sono successe parecchie cose.
Domani non so dove andremo, Alan conosce molto meglio di me la città e quindi come in questi giorni continueremo a visitarla, ma credo che andremo a visitare un museo.
Sento la porta del bagno aprirsi ed Alan spunta nella mia visuale ma sembra essere perso tra i pensieri al tal punto che non mi vede e mi pesta un piede.
Getto un urlo visto che mi sono cambiata le scarpe e sono in ciabatte e quindi mi ha praticamente pestato le dita.
"Alan!"urlo ancora e lui indietreggia alzando le mani in segno di resa. "Scusa, ero distratto..."dice sorridendomi leggermente.
Alan, cosa ti succede? Vorrei chiedergli ma non so se lui si senta di parlarne e non so se io sono veramente pronta a sentire la sua risposta.
Mi seggo sul bordo del letto e lui si siede al lato tenendosi le mani tra i capelli. Voglio provare a non fargli pensare a quello che è successo al locale e quindi trovo un'idea.
"Sai potremmo telefonare ai nostri amici. E'ancora presto là e poi.."continuo a parlare ma lui scuote la testa. "Possiamo chiamarli, domani? Sono molto stanco e volevo subito andare a dormire. Scusami, per oggi."dice con voce assonnata avvicinandosi.
"Va bene, hai ragione. Andiamo a dormire."sorrido leggermente e lui mi lascia un tenero e leggero bacio sulle labbra.
Lui si distende e cado subito in un sonno profondo mentre io sono rimasta nella stessa posizione.
Sospiro sempre più confusa e anche se ho uno strano presentimento, lascio correre e mi distendo dalla parte opposta ad Alan, dopo aver spento la luce.
Poggio la testa sul cuscino con la faccia rivolta verso che Alan che dorme profondamente. Penso a questa serata ormai passata, questa ragazza non mi convince. Per niente.
Ma adesso devo dormire sul serio, quindi guardo Alan e sorrido. "Notte Alan."e dopo ciò anche io mi addormento.
-Spazio autrice-
Eccomi! Anche oggi nuovo capitolo!
E si, ci stiamo avvicinando alla fine!❤ Cosa ne pensate di questo capitolo? Spero che vi sia piaciuto❤ Cosa starà succedendo al nostro Alan? Lo vedremo nei prossimi capitoli❤
Vi ringrazio moltissimo per votare la mia storia e per leggerla, Grazie mille! Allora al prossimo capitolo con i nostri Relan,
Martina❤
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Just us Together
RomanceDue ragazzi, Rebecca e Alan, entrambi cambiano città, scuola, hanno intenzione di ricominciare tutto da zero. Si trasferiscono a Manhattan per esigenze familiari, ma lui, il solito cattivo ragazzo, adorato dalle ragazze di tutta la scuola e giocator...