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"Quanta dolcezza qui, principessa ma non ti presenti?"quella voce fa girare di scatto me e Alan e io deglutisco. Chi è lui? Il ragazzo che prima parlava con Alan avanza verso di noi con un sorriso malizioso stampato in volto.

"Ancora tu? Cosa vuoi? Lascia in pace me e lei."ringhia Alan avvolgendo un suo braccio intorno alla mia vita con fare protettivo. "Quindi la principessa non mi conosce? Mi aspettavo che raccontassi alla tua 'nuova' fidanzata dei vecchi amici."lo provoca il ragazzo.

"Non vedo il motivo per cui io le dovevo parlare di te, appartieni al passato, lei è il presente."dice Alan incazzato. Pensavo che avessimo chiuso con il suo passato ma a quanto pare mi sbagliavo. Continuano a sbucare pezzi di questo puzzle infinito ovunque.

"Chi è lui, Alan?"domando seria. Mentre lo stadio intorno a noi inizia a svuotarsi e i nostri amici sono già usciti dopo che ho fatto un cenno ad Ashley per dirle che andava tutto bene.

Il silenzio regna tra noi mentre il ragazzo, che a quanto ho capito, si chiama Marcus, mi invia frecciatine e sorrisetti maliziosi che io cerco di evitare.

"Alan, chi è lui?"domando nuovamente con tono rigido. "Alan, caro, se non parli mi costringi a farmi prendere parola."lo stuzzica Marcus sorridendogli. Quel sorriso mi inquieta. Mi mette soggezione.

Lo osservo e noto alcuni particolari che prima non avevo visto. Ha tre piercing: uno al naso, uno al sopracciglio e a quanto ho visto uno sulla lingua. È alto, leggermente più di Alan, ha dei capelli neri arruffati e messi all'indietro dal gel.

Osservo i suoi tatuaggi sulle braccia e noto, che si intravedono dalla maglia bianca, quelli sul petto. "Lui è Marcus."dice soltanto Alan. "Questo lo avevo capito anch'io. Sai a cosa mi riferisco, Alan."dico sbuffando.

Il ragazzo tatuato ha un ghigno stampato sulla sua faccia che mi fa innervosire. "Senti principessa, il tuo ragazzo non vuole parlare, quindi credo che toccherà a me fare delle decenti presentazioni."prende parola Marcus sorridendomi maliziosamente.

"Chi sei?"domando al ragazzo assottigliando gli occhi in due piccole fessure. "Come hai già dimostrato prima, hai carattere principessa. Capisco perché il buon mio amico Alan ti abbia notata."mi fa un occhiolino e io faccio una smorfia.

"Ripeto, chi sei?"nuovamente domando e Alan risponde:"Lui era un mio amico, a Londra."dice lui con tono duro. "Amico? In che senso? Mi avevi detto che non avevi amici."chiedo al mio ragazzo confusa.

"Era...un mio amico di 'quel periodo' dopo lei. Adesso non lo siamo più e mi domando del perché lui sia qui."sussurra riferendosi ad Alexia. È sempre la stessa storia. Anche se lei appartiene al passato, come sostiene Alan, è sempre nei nostri discorsi.

"Oh così mi offendi, mio caro amico. Comunque io sono qui perché ti ricordo che anch'io, ho giocato una partita."gli ricorda ammiccando Marcus. "Intendevo, mi domando del perché tu sia qui, in America. E ti ripeto, Noi-non-siamo-amici."ribadisce Alan a denti stretti.

Credo che si stia agitando e prevedo che qui non finirà bene. Questo strano e inquietante ragazzo, ha qualcosa in quel sorriso malizioso e in quel'occhiatina che mi fa capire che mi incute soggezione.

"Quanto mi mancano quei tempi! E Alexia! Non sai da quanto non la vedo, anche lei era un tipetto. Qualche volta ci avrei fatto un pensierino. Ma la bella era cotta per quel Erick.

Ah, dimenticavo quando ti scolavi interi bicchieri di whisky perché non sopportavi quella situazione. Eri un pivello, un ragazzino innamorato della ragazza più figa della scuola. Che tempi, ragazzi."lo provoca Marcus ricevendo ciò che voleva fin dall'inizio. Fare scatenare l'ira di Alan.

Alan lo prende per il colletto della maglia mentre quel deficente ride sotto i baffi. Lo ha fatto apposta. "Alan!"urlo in preda al panico per quella situazione. So che non è colpa del mio ragazzo tutto questo ma non vorrei che passasse dei guai per un tipo del genere.

Just us TogetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora