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Pov's Alan

Esco di casa e inizio a correre verso lei. Verso la mia unica speranza. Lei. L'unica che dopo quasi due anni, è riuscita, di nuovo, a far provare nuove emozioni al mio cuore.

Ho il fiatone ma continuo a correre finché non mi trovo lì, davanti il suo cancello di metallo che si apre in un giardino con piscina. Suono il campanello continuamente.

Ho bisogno di vederla. Sono stati quattro giorni d'inferno senza lei. Quattro giorni senza vederla, sentirla, baciarla, guardarla e ammirarla.

Nessuno mi apre ma io continuo a suonare. Deve essere in casa. Sento qualcuno gridare qualcosa simile ad un 'arrivo' e mi tranquillizzo.

Una ragazzina di all'incirca quattordici anni viene verso di me con sguardo interessato. Si vede da un miglio di distanza che è la sorella di Rebecca che io stranamente non ho mai incontrato.

La sola differenza, tra le due sorelle, è che la ragazzina, che sta avanzando verso di me con sguardo furbo, ha i capelli biondi e ondulati alle punte.
Ha gli occhi scuri come la sorella e i suoi lineamenti sono identici a quelli di Rebecca.

Apre il cancelletto e si appoggia allo stipide davanti a me con le braccia incrociate sul petto sempre con lo stesso sguardo. Io rimango in silenzio e lei parla.

"Alan, giusto?"mi domanda e io annuisco. "Sei un tipo da poche parole?"mi domanda sorridendo furba. Sicuri che io stia parlando con una ragazzina? "Non molto."dico semplicemente ancora nervoso.

"Non credo nemmeno io. Sai mia sorella è stata quattro giorni chiusa in casa e mi ha raccontato quello che è successo."mi dice con tono leggermente duro. Basta, lei e sua sorella sono identiche.

Rebecca sta soffrendo molto per colpa mia devo assolutamente rimediare. Ma non ho il tempo di aprir bocca che la sorella mi precede.
"So che non sei stato tu a baciare quella barbie rifatta."mi dice sicura di sé.

Ha ragione, io non ho baciato Jessica con la mia volontà. È stata lei a baciare me. Ma come fa ad esserne così sicura? Sembra proprio convinta di ciò che dice e mi sorprende molto per questo.

"Ti starai chiedendo come faccio ad esserne così sicura. Voi due vi state innamorando l'uno dell'altra. O forse è già così. Mia sorella non si fida, da molto tempo, di qualcuno.

Mi ha detto che per conquistare la sua fiducia, tu hai fatto di tutto. Non penso che per una qualunque perderesti Rebecca, dopo tutto questo." Mi spiega ovvia e io sono sconvolto.

Ha capito tutto ciò e io mi sto rendendo conto di una cosa. Io credo di essermi innamorato. Io sono innamorato di...Rebecca.

Non ci posso credere. Finalmente sono riuscito ad amare qualcuno dopo così tanto tempo. Finalmente sono riuscito ad ammettere a me stesso di amarla.

《Ed era ora.》mi deride la mia coscienza ma io continuo ad osservare la ragazzina che ho davanti.

"E poi mia sorella mi ha detto che quella stupida ti era incollata di sopra."mi sussurra ovvia e io le sorrido. "Vado di sopra a prenderla. Vieni."mi dice e io la seguo fino alla porta. "Aspetta qui."mi ordina e io annuisco.

Sono innamorato. E adesso la rivedrò. Dovrò dirle tutto, spiegarle cosa è successo veramente e dirle che...sono innamorato di lei.

Sono nervoso mentre aspetto la ragazza che ha preso con se il mio cuore, e sento dei passi provenire da dentro la casa.

È giunto il momento Alan. La porta si spalanca e appare lei in tutta la sua bellezza. Anche se ha la tuta, i capelli in una coda disordinata, è sempre stupenda. Le sue labbra si schiudono e gli occhi le diventano subito lucidi.

Just us TogetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora