"Mi senti? Ci sei?"lo scuoto e lui sembra esser sceso dalle nuvole. "Si, si, Rebecca."dice sbuffando. Io alzo gli occhi al cielo, non comprendendo a fondo il suo strano comportamento.
In questo momento siamo nella camera da letto dell'appartamento e stiamo decidendo cosa fare oggi. Io seduta sul bordo del letto, lui in piedi alla porta. Non so perché ma lo sento lontano, e non solo letteralmente.
Da quella sera non sembra più lui. Ma cerco di calmarmi e capisco che forse sono solo io. Magari sono solo pensieri miei e invece non sta succedendo nulla di particolare, devo solo rilassarmi. E' normale, mi dico.
"Allora vuoi andare? Dopodomani ritorniamo in America e quindi vorrei andare.."ma non riesco a terminare la frase che il suo telefono, sul letto vibra più volte.
Lui viene verso di me, alzo lo sguardo verso di lui, ma va dritto per la sua meta e mi ignora prendendo il suo cellulare tra le mani e restando ai piedi del letto, sbloccando lo schermo.
La sua espressione cambia da scioccata ad inscrutabile che non riesco ad interpretare. Sto in silenzio aspettando che lui dica qualcosa. Digita sul cellulare per poi guardarmi un secondo e ritornare con gli occhi sullo schermo.
"Allora..."si gratta la testa quasi in imbarazzo abbassando il cellulare. Continua ad essere distaccato ma ora più di prima. Cosa ti sta succedendo Alan?
"Chi..."provo a domandare senza concludere la frase per spezzare il silenzio, visto che non sembra aver intenzione di parlare. "Era Matthew."risponde secco concludendo la mia frase. "Ah."rispondo solo.
Il suo compagno della vecchia squadra? Come mai? Mi rivolge uno sguardo per una mia risposta e non appena nota la mia faccia confusa accenna a continuare.
"Voleva sapere se oggi avevamo nulla da fare."dice guardandomi io rimango sbigottita per un secondo poi mi riprendo, mi alzo dal letto e finalmente siamo faccia a faccia.
"Possiamo andare al fiume se non ti va."provo a dire poggiando una mano sul suo viso. Lui dopo un po' si scosta e mette una mano sullo stipide della porta.
"Se tu vuoi andare, sono tranquillo. Va bene."dice tutto ad un fiato e io annuisco mentre lui digita nuovamente sul cellulare, penso una risposta al ragazzo..
"Ci vediamo tra un'ora ad un bar qui vicino."mi comunica e io annuisco, piegando la sua maglia che si è appena tolto per metterne un'altra per uscire.
Sospiro continuando a lasciargli spazio, mi sono ripromessa di non tartassarlo su quella sera e di aspettare un altro po' per parlarne con lui.
Mette alla fine una maglia grigia e un jeans, mentre io una semplice felpa con sotto una maglia a maniche corte e dei jeans con gli strappi alle ginocchia. Lego i capelli in una treccia e metto un filo di mascara.
Usciamo dall'appartamento senza proferire parola e percorriamo le strade e arriviamo puntuali al posto del messaggio. "Saranno qui tra poco, tranquilla"mi sorride leggermente e quel piccolo gesto mi fa felice.
Era da un po' che non mi sorrideva e adesso mi sento molto meglio. Rebecca, Alan è solo ancora scosso. Si, però potrebbe anche parlare un po' di più. Ed ecco che ritorna la mia coscienza. Devo lasciargli spazio.
Va bene, va bene. continua e finisce la coscienza. "Ragazzi, Già arrivati."ci saluta Matthew con la sua ragazza e altri due ragazzi. Dietro quest'ultimi vedo una coppia. Ovviamente c'è Alexia che tenta di scollarsi il braccio del suo ragazzo dalle spalle provocandogli un malinconico sguardo.
Mi fa tenerezza. E' dolce con lei cosi' come lo era il mio ragazzo da quello che mi ha raccontato. Forse con Alan, lei si comportava anche cosi'?
Il mio ragazzo non appena la vede si irrigidisce all'istante e prende immediatamente la mia mano stringendola nella sua. Il sorriso compiaciuto di Alexia si sposta su di noi e si avvicina subito.
"Al."lo saluta andandogli molto vicino come se volesse abbracciarlo o come se volesse lasciargli un bacio su una guancia ma lui fa un passo indietro. Ok...non ci siamo mia cara. Sono felice che Alan si sia scansato anche se la mia gelosia si fa sentire.
Luke la osserva ma poi la prende per mano dedicandole un tenero sorriso lei lo ricambia e, prendendo per mano il suo ragazzo, si gira dalla parte opposta alla nostra facendo sventolare i suoi lunghi capelli per poco sulla mia faccia.
"Che dite andiamo a fare un giro?"ci chiede un ragazzo con gli occhiali e alto, che fa parte del loro gruppo. "Si certo. Di qua"dice prepotente Alexia tirando Luke che la segue ovunque e io alzo gli occhi al cielo senza farmi vedere. "Andiamo...."dice Matthew alzando gli occhi al cielo.
Camminiamo per le vie di Londra, tra i negozi, Alexia trascina Luke in qualsiasi negozio di trucco e di abbigliamento, mentre gli altri avanti a noi parlano tra loro, invece rimaniamo più indietro io ed Alan.
Tra noi solo silenzio. Lui lo sguardo per terra, io guardo lui e sospiro. Questo viaggio non sta andando come me lo aspettavo. Tra noi non sta andando come me lo aspettavo. C'è un muro da quel giorno. Non mi ha nemmeno baciata oggi. Mi irrita tutta questa situazione.
Matthew ci raggiunge e ci affianca, entrambi alziamo lo sguardo senza dire una sola parola e lui ci sorride cordiale. "Che si dice, ragazzi?"ci domanda e io rispondo.
"Bene, dopodomani ripartiamo."dico e Matthew annuisce. "Dopodomani."ripete Alan e io annuisco. Continuiamo a parlare tra noi finché Alexia ci si affianca. "Alan che mi dici? Non abbiamo avuto un attimo per parlare. Raccontami."sorride e poggia una mano sulla spalla del mio ragazzo.
"Cosa?"domanda lui colto alla sprovvista. "Sei cambiato, no? Rebecca, tra voi...la scintilla è scattata subito?"mi domanda diretta e io la guardo. "No, veramente no."dico solo e lei sorride.
"Ah tranquilla. Tra me e Luke invece è scattato subito qualcosa. Più che altro lui mi ha confessato i suoi sentimenti e lui mi piaceva molto."mi dice e io sorrido leggermente tirata.
Ben presto si fa l'ora di cena e io ed Alan decidiamo di cenare a casa, cosi' salutiamo tutti a poco a poco. Arriva il turno di Alexia che mi stringe tra le sue braccia e fa la stessa cosa con Alan provocandomi una smorfia che cerco di nascondere.
Arriviamo all'appartamento e Alan comincia a prendere del cibo dal frigorifero per preparare qualcosa. Lo sento sospirare un'altra volta e finalmente mi decido a parlare.
"Alan, ti vedo turbato e distaccato da più di due giorni, possiamo parlarne...Insieme?"concludo e sospiro."Come ti sei sentito oggi?"domando ancora e lui abbassa lo sguardo.
"Non so, è stato già leggermente imbarazzante. E poi non mi sarei mai aspettato di rivederla. Ero sconvolto e credo di esserlo ancora... Sono confuso."finisce la frase in un sussuro abbassando gli occhi. Lo capisco che sia sconvolto ma...
"Confuso?"domando guardandolo negli occhi. Gelidi. Sono gelidi i suoi occhi. Mi trasmettono dei sentimenti diversi dal solito. Freddezza, dolore, angoscia e...confusione.
"Lei, tu, il nostro viaggio...noi. Rivederla, è tutto cosi' strano. Mi sento pieno di dubbi e sono insicuro."dice prendendosi la testa tra le mani. Comincio a sentire caldo e sono già in ansia.
"Sei confuso dei...tuoi..sentimenti?"chiedo con la voce incrinata.
"No, non lo so...no. Io so di amarti. Ma sono confuso. E' stato troppo duro rivederla."
Non voglio piangere. Sapevo che qualcosa non andava in lui da qualche giorno. Alan cosa ti è successo?
"E quindi cosa..cosa vorresti dire?"chiedo e i suoi occhi incontrano i miei. Mi sento vuota...persa.
-Spazio autrice-
Eccomi anche oggi! Come va? Ormai siamo molto vicini alla fine!
Cosa ne pensate di questo capitolo? Grazie sempre per tutte le visualizzazioni e le stelline❤
Grazie❤
Allora al prossimo capitolo,
Martina❤

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Just us Together
RomanceDue ragazzi, Rebecca e Alan, entrambi cambiano città, scuola, hanno intenzione di ricominciare tutto da zero. Si trasferiscono a Manhattan per esigenze familiari, ma lui, il solito cattivo ragazzo, adorato dalle ragazze di tutta la scuola e giocator...