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Alla fine decido di alzarmi, è pur sempre il primo giorno, non vorrei arrivare tardi, anche oggi.

Vado in bagno, faccio una doccia veloce, asciugo i miei lunghi capelli e li sistemo in una treccia laterale. Metto un maglioncino rosa chiaro, un paio di jeans neri e una giacca anche essa di jeans. 

Scendo in cucina dove trovo i miei genitori e mia sorella Amber, parlare e fare colazione. 

Mia madre si gira e mi guarda sorridente, credo che voglia incoraggiarmi a fare un sorriso. Così le sorrido a mia volta e si gira soddisfatta verso mia sorella che sta mangiando la sua colazione tranquillamente.

"Sei pronta per oggi?"domanda mio padre sorseggiando il suo solito caffè.
"Em...non lo so."rispondo sinceramente mettendo lo zaino sulle spalle.
"E tu Amber, quest'anno primo anno del liceo non sei emozionata?"domanda mia madre felice.
"Molto..."risponde mia sorella ironica e mia madre alza gli occhi al cielo.               
Saluto i miei, metto come al solito le cuffiette alle orecchie ed esco di casa. La scuola a quanto sembra non è molto lontana e quindi decido di andare a piedi.

Sono in ansia, non conosco nessuno e nessuno conosce me, ho paura di non trovarmi degli amici e rimanere sola.

Nel vecchio paesino dove stavo ci conoscevamo tutti, non avevo molti amici, però si sa meglio pochi ma buoni.

La mia migliore amica, Lea, ha la mia stessa età, frequentavamo la stessa scuola e le nostre famiglie sono sempre state in buoni rapporti.

Ci conosciamo da quando eravamo molto piccole e siamo rimaste molto unite. È stato molto difficile separarmi da lei però da quando siamo qui, ci sentiamo tutti i giorni su skype e al cellulare.

Nella mia vecchia scuola ero conosciuta solo come Rebecca, non avevo nomignoli o cose del genere, non c'erano differenze tra ragazzi 《popolari》 e ragazzi normali, a me stava bene così. Spero che qui sia lo stesso. 

Mentre entro nel grande atrio, sotto gli sguardi degli altri studenti, raggiungo i corridoi. Suona la campanella per dare inizio alle lezioni, così affretto il passo e mi dirigo verso la segreteria.

Salgo due piani e arrivo correndo davanti la porta della segretaria, ma visto la mia sbadataggine urto qualcuno e per poco non scivolo per terra.

Alzo gli occhi per vedere di chi si tratti e mi imbatto in due occhi azzurro oceano.


-Spazio autrice-
Bene, questo è il primo capitolo, spero come sempre che vi piaccia.
Vi ringrazio e alla prossima❤
Martina❤

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