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Sono ancora qui. Davanti questo stupido bagno di questo stupido locale. Da quando sono arrivata nessuno dei due si è accorto della mia presenza e io non riesco a parlare.

Alan e Jessica. Suonano così male messi insieme. Solo a pensare a loro due insieme, adesso, mi vengono i brividi. Chiudo gli occhi già colmi di lacrime e in quel secondo sento il cuore rompersi in mille pezzi.

Sento solo una sensazione nel petto non appena i miei occhi si posano su quelli della ragazza. Un dolore mi lacera il petto e io continuo a piangere silenziosamente. Ma ora che guardo la scena non sento più niente.

Non sento le lacrime scorrermi sul viso. Non sento la musica intorno a me. Non sento i ragazzi al mio fianco urlare per la musica troppo alta. Ma sento soltanto il vuoto che invade il petto.

Jessica tiene le spalle di Alan ferme come se non volesse farlo scappare e preme le sue schifose labbra su quelle del ragazzo. Del Mio ragazzo. Sto seriamente per vomitare.

La sua bocca tocca più volte quella di Alan e le sue mani continuano a stringere le spalle di lui. Le lacrime continuano a scorrere sul mio viso e io sono lì davanti pietrificata.

Vedo solo loro. Nulla intorno a me in questo momento conta. Le sue labbra su quelle della bionda. I miei singhiozzi iniziano a farsi sentire e io porto una mano sulla mia bocca.

Ad un certo punto torno con la mente alla realtà e intorno a me si alza un coro. Il conto alla rovescia è iniziato. Solo ora mi ricordo che è la serata di capodanno. 5...Alan e Jessica sono ancora qui davanti a me.

4...Il dolore si imbatte nel mio petto mentre sussurro a me stessa:"Tre...due...uno..."e un boato si alza nel grande locale.

Tutti urlano di gioia e Alan, finalmente, si stacca bruscamente dalle labbra della ragazza. Ed ecco come è finito ed è iniziato il mio nuovo anno. Ironico vero?

Nella confusione io non sono riusciuta a muovermi e sento Alan urlare:"Cosa..."ma non finisce la frase che il suo sguardo cade sul mio. Sgrana gli occhi e impallidisce immediatamente.

I miei occhi contro i suoi. Il suo blu oceano si scontra ancora una volta su di me e io non riesco a fare nulla. Solo lacrime. Non riesco a muovervi. Mi sento così debole e non riesco a reagire.

Vorrei gridare contro lui, prendere a schiaffi lei, ma il mio corpo non si muove."Non è come sembra, ti prego fammi..."non sento finire la sua stupida frase perché il mio sguardo corre verso lei.

Jessica. La persona più insopportabile che io conosca. Mi guarda soddisfatta, quasi maligna, come se fosse riuscita nel suo intento. Come se avesse vinto una sfida tra di noi, mai lanciata.

Se il suo intento era procurarmi questo vuoto nel petto, questa sensazione di odio nei suoi confronti e disgusto verso Alan, allora sì, ci è riuscita. Fin troppo bene.

Alan corre verso di me e mi prende il viso tra le mani. Io continuo a piangere e lui inizia a parlare:"Non è come sembra, ti prego, piccola...ascoltami."ed è quel nomigliono a fare scattare qualcosa dentro di me e anche fuori.

La mia mano colpisce la sua guancia, senza mai distogliere lo sguardo dai i suoi occhi e singhiozzo. Non si aspettava questa reazione da parte mia e la forma della mia mano contorna la sua guancia destra.

Lo osservo, adesso, imbestialita con gli occhi carichi di disprezzo mentre ho il fiatone. Respiro pesantemente e lui si gira piano, scioccato verso di me.

Mi guarda come se nella stanza in questo momento ci fossi solo io. Mi guarda smarrito, ha capito di avermi persa. Di aver perso quel noi.

Ma adesso, ho bisogno di uscire da qui. Subito. Mi manca l'aria. Nessuno intorno a noi si è accorto di nulla e forse è meglio così. Non vorrei avere altri sguardi sopra, quello di Alan è già abbastanza.

Just us TogetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora