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Qualcuno poggia le mani sui miei fianchi e così apro gli occhi e mi giro di scatto.

Anche al buio riesco a vedere quelle pozze blu e capisco subito di chi si tratti. Mi fermo di colpo e inizio a parlare ad alta voce per farmi sentire.

"Cosa vuoi? Non mi toccare."tolgo le sue mani dai miei fianchi e lui fa un sorriso malizioso.   

"Sei più sexy del solito questa sera."mi scruta con attenzione il corpo e io provo a non arrossire con scarso risultato.

"Cosa vuoi, Alan?"chiedo acida fermandomi in mezzo alla folla di ragazzi che ballano.

"Stavo solo ballando. Non stavo facendo niente di male."si difende lui avvicinandosi di un passo.

"Non balli con la tua ragazza? Non ci tengo a ballare con te comunque."Alzo un soppraciglio.

"Cosa?"domanda non capendo, subito dopo mi prende nuovamente per il polso e mi trascina in una parte della casa dove a quanto pare possiamo parlare senza gridare a causa della musica troppo forte.

"Ragazza? Io non sto con nessuno. Secondo te sono il tipo da relazione?"ridacchia e come al solito io mi sto già innervosendo.

Si avvicina e io faccio un passo indietro sbattendo contro il muro. Poggia le sue mani ai lati della mia testa sul muro.

La sua faccia è troppo vicina e io in questo momento ho urgente bisogno d'aria.
"Come? Tu e Jessica..."sussurro.                           
"Io e Jessica? Veramente abbiamo solo fatto..."non riesce a finire la frase che gli tappo la bocca con una mano.
Sento che sta sorridendo sotto la mia mano e così la tolgo subito.

"Basta così non voglio sentire altro. Vai da lei perché stai qua a perdere tempo con me?"domando alzando un sopracciglio e mettendo le braccia conserte.

"Sei gelosa ragazzina?"questa volta è lui ad alzare un sopracciglio e fare un sorriso abbastanza compiaciuto.

"Io? Gelosa di te? Ma se neanche ti sopporto."sbuffo io.
"Come penso già sai non sono un tipo da relazione." La sua faccia è ad un centimetro dalla mia.

"Non mi importa, io sono venuta con la mia amica e adesso se non ti dispiace vado da lei."sbuffo nervosa. Provo a scappare ma lui me lo impedisce.

"Questa volta non mi scappi.
Sai, sei davvero carina quando ti arrabbi, però perché sei così nervosa? Non vuoi che ti stia così vicino?"Sussurra al mio orecchio e a me vengono i brividi lungo il corpo.

Ho paura di quello che potrebbe accadere. Non va bene che lui mi stia così vicino. Non riesco a non fissarlo negli occhi e a deglutire.

Riesco ad acquistare di nuovo la mia lucidità e così mi scanso e me ne vado correndo. Lo sento dare un pugno al muro e a quanto pare è si incazzato abbastanza. Non penso sia solito a ricevere rifiuti.

Credeva davvero che mi sarei lasciata baciare? Non sono una delle sue barbie e dovrebbe capirlo.

Quando sono con lui non ragiono più lucidamente e questo non va per niente bene. Si stava avvicinando e ho capito subito le sue intenzioni, il cuore andava a 100 all'ora e mi mancava l'aria.

Devo andare via da qua la serata non è andata per niente come immaginavo.

"Ehi che succede, sei sbiancata dall'ultima volta che ti ho visto qualche minuto fa."Perché è passato solo qualche minuto? Quel momento con Alan mi è sembrato lunghissimo.

"Ashley io non ce la faccio a rimanere ancora devo andare a casa."dico alla mia amica scuotendo la testa.
"Dai rimani un altro po ' vieni a bere qualcosa."mi tira per un braccio.

"Sì ma qualcosa di non troppo forte, io non bevo mai."le dico mentre mi tira al bancone.

Mentre aspetto davanti al bancone un ragazzo mi si affianca. Da quello che vedo non è male. Ha un ciuffo ribelle, dei pettorali ben scolpiti e appena mi sorride noto il suo bel sorriso.

"Ehi non ti ho visto mai a una di queste feste, sei nuova? Comunque molto piacere io sono..."ma viene interrotto da una voce dietro le mie spalle che mi fa sussultare.

"Lei è con me."risponde la voce potente.
"Veramente sarei venuta con una mia amica, si comunque sono la ragazza nuova. Piacere io sono Rebecca."sorrido cortese.

Sento Alan irrigidirsi dietro di me e io decido di ignorarlo totalmente. "Che bel nome, Rebecca quasi quanto la ragazza che lo porta. Io sono Erick."mi sorride il ragazzo porgendomi la mano.

"Sì ed io sono Alan. Che dite facciamo l'appello? Rebecca andiamo?"continua il ragazzo dietro di me, ma io non ho proprio voglia di ascoltarlo tanto meno di passare del tempo con lui.
Già prima è stato troppo.

Mentre mi arriva il bicchierino contenente un liquido blu. Sto per prendere i soldi dalla mia pochette ma Erick mi ferma. "Questa sera offro io, non si discute."e mi fa l'occhiolino.
Che carino.

"Non c'è bisogno davvero, ma grazie lo stesso."così pago il mio drink. Parte una delle mie canzoni preferite e vedo Ashley sulla pista così decido di raggiungerla e lasciare i due ragazzi da soli.                                    

Mentre ballo li vedo lanciarsi occhiatacce e scambiarsi qualche parola. Tra loro c'è almeno un metro e mezzo di distanza e la faccia furiosa di Alan mi intimorisce un po', ma mi giro e continuo a ballare. Tra loro noto una certa tensione. Strano.

Finisce la canzone e così vado verso i due ragazzi e loro mi guardano.
"Vuoi ballare?"mi domanda dolcemente Erick che a differenza di Alan é dolce e gentile. "No grazie mille ma non riesco. Tanto tra poco vado via."rispondo gentilmente.

"Se vuoi ti accompagno."sorride.
"Ti ringrazio ulteriormente ma vado con dei miei amici."                              
"Va bene ci vediamo bellissima."mi lascia un bacio su una mano e si immerge nella folla di ragazzi scatenati.

Mi giro senza degnare il minimo sguardo ad Alan e me ne vado ma non trovo nessuno dei miei amici.
Appena sento la sua voce e mi rendo conto della troppa vicinanza rabbrividisco.

Le sue labbra sono troppo vicine al mio orecchio e così prendo un respiro e mi giro. Lui e il suo solito sorrisetto sono di nuovo davanti a me.

"Non trovi nessuno è? Manda un messaggio ad Ashley ti accompagno io a casa."così mi prende per un braccio e comincia a camminare ma io lo tolgo e lo guardo irritata.
"E chi ha detto che io ho intenzione di andare con te?"

"Dai ragazzina, non fare la difficile, è più di mezz'ora che ti vedo girare tutta la sala in cerca degli altri."
"Scusa ma la ragazzina ha un nome."gli ricordo.
"Allora ti muovi?"sbuffa.
"Se già inizi così preferisco andare a piedi." E così lo sorpasso e vado verso l'uscita. Che deficente.

Esco dalla casa e comicio a cammianre ma rabbrividisco dal freddo. Come sempre mi sono dimenticata la giacca.                  
Brava Rebecca, di bene in meglio.

Continuo a camminare e tolgo i tacchi. Una macchina mi si ferma affianco e abbassa il finestrino.
Alan mi sorride e dice:"Sali ragazzina."sbuffo e continuo a camminare e lui mi raggiunge di nuovo.

"Dai Rebecca vuoi camminare per tutta la notte?"e così mi lascio convincere.
"Solo perché se no arriverei a casa tardissimo."gli punto un dito contro appena dentro la macchina.

"Ragazzina, voglio dire che questa sera il tuo bel sedere che ti ritrovi...."non lascio finire la frase che lo fulmino con lo sguardo.
"Prova a dire un'altra parola e scendo dalla macchina."così lui si gira sorridendo malizioso verso la strada.

Rabbrividisco di nuovo per il freddo e   lui se ne accorge e mi dice "Prendi la felpa dietro."
"Eh?"dico non capendo.
"Ho detto prendi la felpa."dice ancora con tono più brusco.

Così alzo gli occhi al cielo e noto la felpa nel sedile dietro e la prendo.
"E ora cosa dovrei fare?"domando acida.
"Sei stupida? Mettila ovviamente, stai crepando dal freddo."mi ha veramente dato della stupida? Metto la felpa e il suo profumo mi invade.
E che profumo!

-Spazio autrice-
Bene ecco anche oggi un nuovo capitolo. Ma adesso cosa ne pensate?
Cosa pensate di Erick? Scrivetelo nei commenti e fatemi sapere❤
Grazie mille per le visualizzazioni e per i voti❤
Martina❤

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