look at the mirror

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"Forse farò qualche pensierino su quella proposta, Shawn." Dissi scherzando e tirandogli una pacca sulla spalla.

"Conoscendolo, se seguirai i miei consigli, in poco tempo sarà così preso da seguirti come un cagnolino" sorrise come al solito, guardando l'orizzonte.

Non ho mai conosciuto un ragazzo così felice.

Veramente, lui ha il sorriso dalle sei di mattina alle undici di sera.

"Io non aspetto altro
Comunque, c'è solo mio fratello a casa quindi ti va di passare? Più tardi arriva anche Any e dei suoi amici." Dissi ansiosa della sua risposto, dato che non so chi porterà la mia amica.

Annuì e ci dirigemmo verso la mia abitazione.

Aprii la porta e ritrovai Mick con una ragazza sul divano, intenti a guardare la tv.

Partii con gli sguardi perversi.

Salimmo in camera e poggiammo gli zaini davanti alla porta.

Shawn si sedette sul letto.

Restammo in silenzio per alcuni minuti.

Arrossii dall'imbarazzo.

"Perché hai le guance rosse? Sei in imbarazzo?" Chiese ingenuamente lui.

Annuii.

"Ho capito che sono bellissimo eccetera eccetera, ma anche tu non sei male, dai" rise da solo alla sua affermazione.

"È una battuta?"

Mi prese un polso e mi condusse di fronte all'armadio, dove c'era uno specchio a immagine intera.

"Che cosa vedi?"

"Un obesa(?)" Chiesi quasi disgustata.

Sono un po' lunatica sul giudicare il mio aspetto.

A volte penso di essere troppo magra, ma poi vedo le cosce.

Le cosce.

Sono una cosa inguardabile.

Veramente, sono troppo tozze.

"A che pensi? Dimmi. Cosa vedi di bello?
Cioè, cosa ti piace del tuo corpo?" Disse, poggiandomi le mani magre sulle spalle.

"A volte mi piacciono i capelli e le labbra"

"A volte?" Chiese, cercando di estrapolarmi delle informazioni.

"Già, è difficile da spiegare.
Hai presente quando sei da solo e ti sembra di essere un bel ragazzo e poi essi di casa e vedi gli altri ragazzi?
Che sembrano immortali, bellissimi e perfetti?
E allora ti senti uno schifo?" Affermai girandomi e guardandolo negli occhi.

Sorrise comprensivo.

"E sai perché le altre sono più belle di te?
Perché sono sicure di sé.
Credimi, non hai niente da invidiare alle altre."

Mi fece rigirare verso lo specchio.

"Guarda, guarda che occhi che hai"

Si mise dietro di me e mi posò una mano sulla guancia.

"Vedi che guance arrossate?
Come sei timida?"

Spostò le dita sulle mie spalle.

"Un seno abbastanza prosperoso e ,credimi, per Nate conta molto."

Arrossii moltissimo.

Non ero abituata a discorsi del genere dai miei amici, figuriamoci da lui.

"È una cosa normale parlare di tette o cose del genere.
Prendi me, ne parlo la maggior parte del tempo" rise e gli tirai una sberla in testa.

"Tranquilla, sto solo scherzando" continuò nella sua risata, fin quando non si fermò di colpo, cambiando espressione.

"O forse..." fece la faccia da pervertito, la quale non gli usciva affatto bene.

Cambiò discorso.

"Certo, non sei perfetta
Come non lo è nessuno di noi."

°Sex lessons°Mendes -IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora