He likes your....

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Il giorno seguente mi svegliai e mi misi una gonna e una maglietta nere, tanto per far contento Shawn.
Quando fui pronta uscii di casa e mi incamminai verso scuola pensando a Nate.

Mentre varcai il cancello d'ingresso vidi il mio vicino di casa moro e l'angelo sceso in terra.
Mi fermai lontano a osservarli mentre ridevano scherzosamente, finché Nate non guardò nella mia direzione e mi sorrise, così feci un piccolo sospiro e mi diressi verso di loro con il mio zaino in spalla e il rumore degli scalpettii dei tacchi.

"Buongiorno bella" mi salutò Nate, prendendo una ciocca di capelli tra le mani ed esaminandola per bene.
Arrossii leggermente e guardai Shawn, il quale mi salutò con un cenno di capo "ciao Nate" risposi facendo uno sguardo dolce.
"Oh, è arrivata Melody. Io vado, a dopo" disse Mendes, dopo che Byron gli sussurrasse all'orecchio qualcosa.

"Brooklin, hai qualcosa da fare stasera?" Mi domandò e io risposi vaga, credendo di fare la cosa giusta "mm... avevo voglia di andare al cinema... ma devo ancora chiedere a qualcuno... ma non so ancora".
"Cosa ne pensi se andassimo noi due?" Propose e io annuii, spostandomi una ciocca di capelli all'indietro.

"Stai da Dio vestita così" mi fece un sorriso e mi guardò con i suoi occhi nocciola che sorridevano.
Sono la fine del mondo. Poche persone hanno l'onore di essere guardate da occhi simili, così limpidi e sinceri, anche se solo in alcuni casi.
Quelli di Shawn sono sempre sinceri. Hanno un colore più chiaro di quelli di Nate e al contempo sono più docili e incredibilmente dolci.
"Grazie Nate" lo ringraziai facendo qualche mossa con i capelli da ragazza viziata, quale non ero, ma avrei fatto di tutto pur di piacere a lui.

La campanella suonò ed io entrai in classe, portando i miei libri tra le mani.
Mi sedetti al primo banco come sempre, questa volta con l'attenzione di tutti puntati addosso.
Notando gli sguardi indiscreti e le voci basse guardai il professore pensando a cosa potessero dire tutti quegli adolescenti messi in una sola classe e mi vennero in mente le cose peggiori.
Iniziai a sentire una patina di calore che mi inglobava tutto il corpo, forse era paranoia? Forse. sono sempre stata paranoica, ma non quella volta.
Lo sentii il mio nome. Lo sentii "troia". Le sentii le risate. Sentii tutto.

Lo sapevo come erano fatte le femmine. Se ti mettevi elegante eri viziata, se ti vestivi semplice eri una barbona, se ti mettevi qualcosa di alternativo eri zoccola.
Passava per la mente di tutte, semplicemente per gelosia e per convincersi di essere le migliori.
I maschi non erano così. Se apprezzavano qualcosa te lo dicevano, altrimenti stavano zitti.

Appena finirono le lezioni, corsi fuori dal cancello ad aspettare Shawn.
Mi sedetti sul muretto e appoggiai la testa al pilastro, dondolando le gambe avanti e indietro.
"Che visione, Brook. Mi sembrava di aver visto un angelo che cercava di prendere il volo" disse di soppiatto Nate, facendomi sobbalzare dallo spavento.
Da parte a lui c'era il mio vicino di casa che guardava un gruppo numeroso di ragazze cercare di salire su una sola moto.
"Oh, io devo andare. Ti faccio avere il numero di telefono attraverso Shawn" concluse l'angelo prima di andarsene, attirando sia la mia attenzione che quella di Shawn.

"Shawn, ma noi non ci siamo scambiati neanche i numeri di telefono" ripensai, guardandolo e tirando fuori il cellulare dalla cartella, ma lui tagliò corto dicendo "non ne vedo l'utilità. Penso che la tecnologia rovini i rapporti. E io non voglio rovinare i rapporti tra noi due. Comunque ho già inviato il tuo numero a Nate."

Ci dirigemmo verso casa, non sapendo se il moro sapesse dell'uscita tra me e il suo amico, così gli spiegai titubante "Nate e io usciamo sta..." e lui mi bloccò velocemente mettendo una mano di fronte a sé stesso "me lo ha detto, è per questo che sto venendo a casa tua" così chiesi se non gli avesse detto niente altro e lui mi rivelò "riassumendo in modo più neutrale possibile, ha detto che è attratto... dal tuo balcone (?) Mi pare che abbia usato queste parole".

Mi fermai di colpo e aprii la bocca, non aspettandomi un commento simile.
"Nononono non arrossire! Troppo tardi..." rise Shawn, facendomi soffocare una risata imbarazzata.

Quando entrammo in casa, entrambi appoggiammo gli zaini a terra, salimmo in camera e ci sdraiammo sul letto.
Mentre stavo per andare a togliermi quelle maledette scarpe, mi arrivò un messaggio, così mi fiondai verso Shawn, il quale mi prese il telefono dalla mani.

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1 messaggio da sconosciuto

Salvataggio da sconosciuto a Nateamoredellamiavita.

Da Nateamoredellamiavita: Hey ;)

A Nateamoredellamiavita: Hey <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3

"SHAWN MENDES RIDAMMI IL TELEFONO" urlai, tirando un cuscino in testa al moro, il quale alzò le braccia, facendo cadere il cellulare sul letto.
"Se tu conoscessi il mio nome completo, sicuramente non andresti in giro a dirlo come se fossi Eminem" ribattè ridendo e facendo finta di niente.
"Shawn, qui ci sono almeno 20 cuori" risposi esausta, mettendomi una mano tra i capelli e sbattendo la testa sul cuscino.

°Sex lessons°Mendes -IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora