Good night

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Erano le otto e un quarto e Shawn mi parlava ancora delle sue tartarughe.

"Si è fatto tardi, che ne dici di scegliere il film da guardare?" Chiesi agitando le mani in aria.

"Stai calma, io qualche idea c'è l' avrei" concluse facendo una faccia ben poco promettente.

Ci dirigemmo nella mia stanza, dove c'era un televisore gigante.

Controllammo sul menù tutti i canali di Sky.

"Allora c'è: via col vento, Titanic, Ghost, Notting hill, twilight..." dissi cantilenante.

"FRENA FRENA FRENA. CHE RAZZA DI FILM SONO QUESTI?" Fece una faccia scioccata e prese in mano il telecomando.

"Ecco, ora ci siamo. Once, la musica nel cuore, school of rock, Annabelle, non aprire quella porta, the ring" pronunciava quei nomi ogni volta con più enfasi.

"EIEIEI È IL MIO SABATO, IL TUO SARÀ IL PROSSIMO." Urlai scuotendo i pugni.

Rise.

"Dai, ti concedo twilight" sorrisi gonfiando le guance.

Annuì e andammo a prendere l'occorrente per sistemarci.

Presi il materasso del letto dei miei genitori e lo misi a terra, davanti alla tv, poi presi una trentina di coperte e poggiai anche quelli sul pavimento.

Sentii un tuono che mi fece sobbalzare.

"SHAWN!" il ragazzo, il quale era andato in bagno, corse subito nella stanza.

"Sei impazzita? Mi hai fatto quasi pisciare addosso" fece una finta faccia da sconvolto.

Mi sedetti tra un mucchietto di coperte e chiusi un attimo gli occhi per sentire la pioggia che scrosciava sul tetto, mentre Shawn alzava il volume.

Si sedette vicino a me.

Ero un po' in imbarazzo e lui lo notò.

"Ehi, guardami" disse sorridente, posandomi due dita sulla guancia e girandomi verso di lui.

"Che problemi ci sono? Ascolta, vorrei darti un'altra lezione. Sii sfacciata con Nate. Ok? Veramente, secondo te, lui cosa vuole? Delle ragazze decise.
Immaginati che tu e lui siete amici di infanzia. Che vi conoscete da tanti anni.
Fai quello che ti senti di fare, ok?
Se vuoi, fai a me quello che faresti a lui." Chiese passandomi una mano tra i capelli, esaminandoli.

"Credo che ti ci vorrà qualche spuntata"

A quelle parole arretrai.

"I. MIEI. CAPELLI. NON. SI. TOCCANO." dissi decisa.

"Lo vedremo, ragazza, lo vedremo..." concluse con aria di sfida.

Il film iniziò ed ero tutta eccitata per il protagonista, un figo pazzesco.

Shawn ogni tanto mi guardava, credo non capisse la storia.

"Ma andiamo, se sono belli i personaggi principali, allora io sono la regina Elisabetta" esordì facendo una pernacchia e incrociando le braccia.

Ma ahimè, arrivò la parte in cui i tre cattivi (che a me fanno tanta paura), comparvero.

"ODDIO CHE ANSIA" urlai.

Il ragazzo rise e si mise a fare lo scemo.

Faceva i versi di un fantasma e diceva di essere un mostro.

"Uuuhhhh soonoo un vampiiiiroo" solo che lui non faceva paura a nessuno.

Si sentì un altro tuono e poi un lampo che illuminò la stanza.

La tv si era spenta.

Io ero nella merda.

Shawn non c'era più.

No Brooklin, stai calma.

Mi tirai una coperta sulla testa e chiusi gli occhi.

Sentii qualcosa muoversi.

Preferii pensare fosse il vento.

Qualcosa mi sfiorò un piede.

Per la mente mi passarono un sacco di cose e come facevo sempre iniziai a cantare.

"Let the rain wash away all the pain of yesterd..." non riuscii a finire la strofa che una voce famigliare mi interruppe.

"Perché canti?" Chiese lentamente e in quell' istante, sentii due gambe intorno alle mie e due mani accarezzarmi i capelli.

°Sex lessons°Mendes -IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora