Call me 00Shawn...

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Brooklin's point of view...

Il cellulare suonò nella tasca dello zaino, facendomi alzare dalla sedia per rispondere.

"Pronto mamma
Sì, sono a casa sua.
Stasera? Ok, ma Shawn poi si può fermare a dormire?
Ci vediamo alle 7 allora."

"I nostri genitori ci obbligano ad andare ad un incontro tra soci alle sette stasera" dissi buttandomi a terra, seguita dal ragazzo.

"Ci sarà Camila. È una tipa a posto, vedrai. Ah, poi ci sarà anche James" esordì Shawn rotolando a destra e a sinistra.

"E chi dovrebbero essere?" Chiesi, non curante di questi adolescenti.

"Li vedrai dopo. Sono già le cinque. Vado a mettermi dei nuovi vestiti e poi passiamo da casa tua a prendere i tuoi." Mi spiegò entrando nell'armadio e scegliendo uno smoking nero e una camicia bianca.

Detto questo uscì dalla stanza chiudendo la porta, lasciandomi lì dentro ad osservare la finestra.
Fuori c'era un grande albero dalle foglie verdi che creavano strane ombre nella camera.
Mi fermai davanti alla scrivania, dove delle fotografie incorniciate erano appese al muro: in alcune c'era un piccolo bambino paffuto intento a giocare a palla, in altre c'era un bambinetto che tratteneva nelle sue braccia una chitarra grande quanto lui.

"Eccomi. Da oggi puoi chiamarmi Agente 00Shawn" disse il moro facendo un entrata da James Bond.

"Shawn..." lo chiamai senza parole per la sua eleganza e il modo di fare sicuro.

"Lo so, lo so... sono bellissim..." cercò di dire prima di essere fermato da me "hai mai pensato di fare qualche servizio fotografico?".

"Ma che dici?" Domandò il moro arrossendo leggermente ed  allacciandosi l'orologio al polso "ma se un giorno dovessero proportelo, tu rifiuteresti?" Chiesi mettendo il cellulare nello zaino.

"Rifiuterei come ho fatto fin ora" rispose guardandosi allo specchio e sistemandosi i capelli.

"Non mi dire che ti è già stato proposto!" Urlai ricevendo un cenno di capo "forza, andiamo a casa tua" disse uscendo dalla stanza.

Salutammo la nonna di Shawn e ci dirigemmo verso casa mia.
Varcammo la soglia del salotto e vedemmo Michael indossare un vestito simile a quello del mio vicino di casa.
"Cicca, cambiati in fretta. Usiamo la mia macchina per andare al palazzetto" spiegò mio fratello entrando in cucina.

Salimmo le scale ed entrammo nella mia camera.
"Ok, ora io prendo il vestito e vado a cambiarmi" informai entrando nella cabina armadio in cerca di qualcosa di elegante "sarò qui a breve" conclusi andando in bagno.

Dopo dieci minuti uscii con un vestito lungo nero con spalline molto larghe e tacchi neri.
"Shawn, cerca nella cabina una pochette nera" chiesi gentilmente appuntandomi i capelli con una molletta.

"Ecco, tieni. Stai- stai molto bene" si congratulò porgendomi l'oggetto.

"Beh, ora andiamo" pochi minuti dopo eravamo sul sedile posteriore della macchina di Mich.

"Allora, Shawn. C'è qualche belle gnocca nel posto in cui stiamo andando?" Domandò l'autista aggiustando lo specchietto retrovisore.

"Beh... Io conosco una sola ragazza carina lì. Si chiama Camila, ma ci sarà sicuramente qualcun altra." Informò il moro un po'a disagio.

Ero veramente curiosa di conoscere questa Camila...

"Siamo arrivati, mocciosetti" ci avvertì Michael prima di farci scendere davanti ad una scalinata lunghissima e imponente.

Ero sbalordita dalla struttura elegante delle vetrate e delle colonne dell'edificio.
"Allora? Vogliamo entrare?" Chiese Mendes porgendomi il braccio che afferrai prima di rispondere "certamente, agente 00Shawn".

All'interno c'erano centinaia di uomini, donne e adolescenti in completi formali.
Poi vidi quella ragazza corvina dirigersi verso di noi.



Posso chiedere a chi di voi sta simpatica Camila Cabello?
Vi prego non ditemi che sono l'unica che la odia
(A dir la verità odio tutte le persone dotate di organi riproduttori femminili che stanno vicino al Muffin Scion)

°Sex lessons°Mendes -IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora