Shawn's point of view
La portai in bagno e si tolse le mani dal viso, continuando a guardare i miei occhi "cosa- cosa devo fare?" Chiese, probabilmente con il cuore che le usciva dal petto "vuoi aiutarmi?" Domandai e lei annuì "ho paura, Shawn" mi informò arrossendo "Stai tranquilla, non è niente" la confortai sorridendole "Solo che io non ce la faccio a guardarti in faccia" le spiegai con il cuore rotto a metà "beh, capisco" sussurrò arrossendo come mai aveva fatto prima "no. No, non puoi capire" sorrisi amaramente accarezzandole la guancia.
"Come- come si fa?" Chiese "Prima devi fare piano e poi più veloce" spiegai cercando di confrontarla e guardando dietro di lei.
Presi la sua mano e l'appoggiai sul mio membro e così fece con l'altra, stringendolo e iniziando a fare su e giù piano.
Sentivo i suoi occhi puntati sui miei ma non avevo il coraggio di guardarla, anche perché le mie guance si stavano iniziando a tingere di rosso."Shawn" sussurrò "ti prego, guardami" mi pregò e io strinsi i denti per non darle ascolto "ti prego" continuò "per favore" concluse aumentando la velocità.
Le diedi un'occhiata e sul suo volto cupo e preoccupato nacque un sorriso, un sorriso troppo bello.Le misi le mani sul volto e dopo qualche minuto, quando andava abbastanza veloce, sentii i muscoli del ventre contrarsi e rapidamente presi Brooklin per i polsi e l'allontanai bruscamente di qualche centimetro per poi venire sul pavimento.
Non mi ero mai sentito così male, mi sentivo inutile e schifoso.
Non potevo dirle che l'amavo perché ci saremmo allontanati spezzandole il cuore,
Piuttosto, preferivo avere il mio cuore frantumato, lei non se lo meritava, io sì.
"Shawn..." mi chiamò con un filo di voce "che hai?" Chiese avvicinandosi mentre mi legavo un asciugamano in vita "niente, mi passa" risposi facendo scendere l'acqua nella vasca da bagno.Prima che potessi ribattere qualcosa, la mora si sedette nella vasca incrociando le gambe, nel suo bel costume bordeaux.
"Fatti più in là" dissi togliendo l'asciugamano e sedendomi da parte a lei, guardando fisso il muro.
Giocai con la stringa del suo indumento e la slacciai, tirandola completamente fuori "Shawn, dopo sai rimetterla?" Chiese preoccupata "Sì, non ti preoccupare. Domani mattina te la rimetto" risposi rassicurandola.Appoggiò la testa sul mio petto "ti voglio bene" mi fece sapere "anche io" dissi, anche se non era vero.
"Vai a cambiarti e a dormire" le imposi aiutandola ad alzarsi con la mano "ma io ti voglio aspettare" piagnucolò "io mi sto lavando" le feci notare sorridendo "mi lavo anche io" mi rispose innocente, facendomi ridere "il bagno si fa nudi" le spiegai lasciando la sospensione sull'ultima "girati" sussurrò spostandomi il viso con due dita verso la finestra.Grazie al riflesso vidi la sua figura non ben distinta sfilarsi le spalline, fare scorrere la stoffa sulla vita e sui fianchi fino ad arrivare a terra ed entrare nella vasca.
Mi girai a guardare le sue gote leggermente arrossate, vicino agli occhi e la schiuma che la ricopriva, facendomi sorridere.
Le presi il mento tra due dita e le posai baci sulle labbra, sul naso e sulla fronte "sei dolce" disse mettendo una mano sulla mia e sorridendo.
"No" risposi "si invece, nessuno è mai stato così carino con me" ribattè facendomi scaldare in cuore "Tu.. tu te lo meriti" la rassicurai abbracciandola."Anche tu" sussurrò dandomi un bacio con le labbra schiuse e avvicinandosi più a me.
Le misi un braccio sul fianco e la tirai più a me, facendoci scivolare uno addosso all'altra e scoppiare a ridere.
Lei mise la sua mano sul mio petto bagnato e io sui sulla schiena per tirarla più vicino a me.
Le nostre lingue si toccavano e si scontravano giocherellone, finché non si sedette sulle mie gambe provocando una reazione del mio amico e un gemito da parte mia.Non stavo più nella pelle, ero così eccitato da far persino male.
Ero combattuto tra farla scansare e scappare via a gambe levate o rimanere ancora un po'così, anche se questo avrebbe comportato dolore e autocontrollo eccessivo.
Quando lei mi fece scivolare la sua mano sul suo sedere, sentivo così tanto dolore che mi fermai un momento "principessa..." sussurrai a denti stretti muovendo un po'le gambe e facendola accorgere della mia erezione."Oh, scus... Ma che hai, Shawn? Ti senti male?" Chiese guardandomi a bocca aperta rossa in viso "ti prego" dissi sbattendo un pugno sul bordo e indicando il mio amico "ancora?" Domandò con la faccia bordeaux.
Annuii e guardandolo per la prima volta respirò pesantemente per poi prenderlo tra le mani con la testa bassa e i capelli davanti al viso, che scansai.Strofinò lentamente su e giù guardandomi negli occhi e perforandomi l'anima.
Inutile dire che venni subito tra le sue mani "bla" disse muovendo in aria le sue mani impregnate del liquido e facendomi ridere.
"Scusa" sussurrai facendo il labbruccio "Beh, non è colpa tua se sei un maschio" rispose ridacchiando e alzandosi per uscire.
Lì vidi il suo corpo nudo tutto per intero per la prima volta.Osservai le sue gambe lunghe, i fianchi larghi e la vita stretta che si allargava per accogliere il seno abbastanza prosperoso, una terza forse.
Non mi smentii neanche sul sedere formoso e sodo che tanto nascondeva con magliette lunghe.
Secondo lei era fuori luogo, non era contenta del suo corpo.Scion non te la prendere,
ti amo 😂
GRUPPO WHATSAPP?
STAI LEGGENDO
°Sex lessons°Mendes -IN REVISIONE
Fanfiction'Nate Byron. Il figo della scuola, alla quale vado palesemente dietro dalla seconda media. È sempre stato il mio sogno. Fino a quel giorno. Quando un ragazzetto moro scombussolò la mia vita. Shawn Mendes.' CONTENUTI MATURI A PARTIRE DAL CAPITOLO 39.