'Nate Byron.
Il figo della scuola, alla quale vado palesemente dietro dalla seconda media.
È sempre stato il mio sogno.
Fino a quel giorno.
Quando un ragazzetto moro scombussolò la mia vita.
Shawn Mendes.'
CONTENUTI MATURI A PARTIRE DAL CAPITOLO 39.
Passammo la giornata a guardarci imbarazzati per la notte precedente "Cavolo, però. La mia nuova chitarra è bellissima, ti sarà costata una fortuna" disse Shawn passandosi la mano tra i capelli "Per te questo ed altro" risposi sorridente.
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Il giorno dopo andammo a scuola insieme e all'uscita ci dirigemmo verso il centro città, dove il moro aveva appuntamento con il fotografo. "Piacere! Io sono Enzo" si presentò l'uomo porgendoci la mano "piacere, io sono Shawn Mendes" salutò il ragazzo "E io Brooklin" dissi avvicinandomi un po'più al mio vicino di casa "Ah, siete fidanzati?" Chiese sorridendo "No, no. Solo amici" risposi frettolosa.
"Prego entrate!" Disse il fotografo facendosi largo tra varie luci e porgendo a Shawn dei vestiti. Delle signorine intervenirono ad aggiustare delle pieghe degli abiti e incipriare la faccia del ragazzo.
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All'inizio, il moro non riusciva a smettere di ridere ed Enzo, approfittando di questo scattò qualche foto.
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Poi iniziò a fare il serio e le foto uscirono davvero bene. Sembrava un dio greco. Gli occhi sembravano due fari, le labbra non erano mai state così sensuali e la posizione prometteva bene.
Lo sfondo rosso e nero, la giacca intonata e i capelli scuri del ragazzo sembravano trascinarti fin giù nell'inferno, perché si sa che il diavolo non viene da te con le corna e la coda. È pronto a trainarti nella lussuria.
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Si tolse la giacca per farsi fare altri scatti.
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Vidi quel tatuaggio, prima di allora non avevo avuto modo di notarlo "OMMIODDIO, TU SEI ORO, RAGAZZO" urlò estasiato il fotografo "Shawn, da quanto hai quel tatuaggio?" Chiesi inclinando la testa per vederlo meglio "L'ho fatto a 16 anni, simboleggia il Canada e la mia passione" mi rispose rimettendosi la sua maglietta.
"Vuoi venire a casa mia? Alle 6 devo andare al lavoro" Chiesi sbuffando e lui annuì ridacchiando "perché ridi?" Domandai confusa "eh? Così, così" sussurrò voltando la faccia.
Quando arrivammo a casa mia, aprii la porta ma l'appartamento era vuoto "C'È NESSUNO!?" Sbraitai salendo le scale con Shawn. Entrai in camera mia, accesi la luce e... "SORPRESA" urlarono tutti in coro i miei genitori, il moro, Any e qualche altro amico. Al centro della stanza c'era una scatola che a volte oscillava minimamente "Ma... ma io credevo che voi non sapeste del mio compleanno, esclusi i miei genitori, certo" feci notare con la bocca aperta abbracciando tutti "tesoro, guarda il regalo che ti ha fatto Shawn" strillò mia madre correndo sui tacchi.
Mi avvicinai alla scatola, tolsi il coperchio e un volpino di pomerania con il pelo corto e con una magliettina, saltò fuori. Mi misi ad urlare e lo presi in braccio "COSA DIAVOLO VI PASSA PER LA TESTA? QUESTO È BELLISSIMO. OK, LO CHIAMO PETER IN ONORE DI SHAWN" dissi saltando per la stanza e facendo ridere il moro "beh, ho chiesto a tua madre quando fosse il tuo compleanno e ti ho completamente fre-ga-taa!" Mi informò ballando e accarezzando Peter.
Spero possiate vedere le immagini dato che sono molto belle😍😍. DOMENICA VADO AL MARE E AGGIORNERÒ UN GIORNO SI E UNO NO.
