Why not?

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Dopo quattro giorni senza vedere Shawn, Brooklin fece il test di gravidanza.
Negativo.
Ne fece un altro dopo altri quattro giorni, ma prima di guardare invitò a casa sua il moro.
Erano otto giorni che non si vedevano e qualcosa sembrava essersi rotto del tutto.
"Hey" salutò lei aprendo la porta "Hey" rispose lui abbracciandola preoccupato "senti, sali in camera. Dobbiamo parlare" lo informò la castana seguendolo a passo pesante.

Shawn era molto turbato dall'espressione afflitta della ragazza.
Credeva che lei fosse rimasta incinta, che fosse ufficiale, che da quel momento in poi lei avrebbe concluso di vivere liberamente.
"Ho fatto un test di gravidanza quattro giorni fa" iniziò Brook e il cuore del moro iniziò a palpitare "era negativo, così ne ho fatto uno oggi" proseguì e Shawn deglutì rumorosamente "negativo anche questo" concluse la ragazza lasciando cadere la stanza in un silenzio più totale.
Tutto era fermo e immobile, i due si guardavano senza lasciare trasparire emozioni, fin quando Brooklin non si rannicchiò tra le sue gambe.
All'inizio sembrava essere solo distratta, ma quando le lacrime iniziarono a scorrere sul suo viso, la schiena tremare e i singhiozzi farsi sentire, Shawn capì.

Si fiondò da lei, la sollevò dallo sgabello sul quale era seduta, la avvinghiò a sé e le baciò la testa.
Il ragazzo sembrava esserci rimasto male.
"Brook..." le sussurrò all'orecchio "io ci speravo" le confidò e lei riprese a singhiozzare ancora più forte.
Anche lei lo sperava, nonostante tutto.
"Fa niente" la consolò il moro "hai solo diciotto anni" ribadì "e io ci sarò sempre" confermò lasciandola sul letto.

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Quattro giorni dopo Brooklin e Shawn si tenevano teneramente la mano mentre camminavano lungo la strada che portava alla scuola.
Il moro guardava felicemente la sua fidanzata dalle dolci guanciotte rosastre osservare stupita la neve che cadeva dal cielo.
Teneva l'ombrello sopra la testa di Brook per non farla bagnare, nonostante lui avesse già metà giubbotto fradicio.
Arrivati davanti al cancello di ferro della scuola, l'espressione della ragazza cambiò totalmente, sembrava quasi impaurita.
Tutta la folla accalcata continuava a fissare i due innamorati, mentre sussurravano qualcosa di incomprensibile.
Shawn, mise un braccio intorno alle spalle della castana che gli abbracciò la vita come se fosse una bambina.
"Ma che diavolo!?" Urlò Nate arrivando davanti ai due "Siete ancora insieme voi due? Senti Mendes, ti ho sempre concesso tutto ma questa non dovevi farmela" sbraitò lasciando cadere lo zaino e avvicinandosi pericolosamente a lui, mostrò un pugno.

Il moro, spaventato spinse leggermente Brooklin dietro di lui "Se è di Brooklin che stai parlando, è meglio che ti levi dai piedi" Rispose "oh, lo sai bene di cosa sto parlando" ribattè l'altro spintonando Shawn "ti sei scopato per benino mia cugina e te ne sei andato, brutto farabutto." Sbraitò così forte che la gente si spiaccicò ai muri spaventata.
"Ma di cosa stai parlando?! Tu sei tutto scemo!" Iniziò ad urlare anche Mendes "Io so di cosa parlo. O forse non è vero che tu, fino a qualche mese fa, ti facevi più di quattro tipe al giorno?! Guardala quella povera ragazza, è più cornuta di tutta Londra messa insieme!" Strillò facendo reagire la folla stupefatta.
Fu la goccia che fece traboccare il vaso, il moro si scagliò addosso a Nate, facendolo cadere.
Gli tirò due pugni in pieno viso subito prima che Byron lo colpì allo stomaco con una ginocchiata e lo fece scivolare nella neve per qualche metro, fortunatamente Shawn riprese il controllo della situazione e le sue gelate e arrossate nocche fecero appena in tempo a venire a contatto con il labbro di Nate rompendoglielo.
"Che diavolo fate?!" Sbraitò una professoressa correndo nella loro direzione per separarli "mi ha insultato" la informò Shawn accasciandosi a terra e tossendo "ha iniziato lui a picchiarmi" si difese il suo avversario toccandosi il labbro rotto e spuntando sangue nella neve candida "non mi importa niente! Entrambi in presidenza!" Strillò la donna trascinandoli all'interno dell'istituto.

Prima di seguirla, Shawn si guardò in giro alla ricerca di Brooklin, senza trovarla.
Sospirò pesantemente guardando il pavimento e maledicendosi.
Si presero entrambi due settimane di sospensione.

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Brook posò la testa sul cuscino.
Era distrutta da quello che aveva sentito.
Era consapevole del loro litigio e magari Shawn aveva voluto fargliela pagare o pentire.
Era così in preda al panico che corse in bagno e cadde in ginocchio davanti al gabinetto.
Aveva una nausea incredibile.
Più pensava e più voleva rigurgitare tutta la preoccupazione.
Perché?
Non ce la faceva più, così si infilò due dita in gola e vomitò.

°Sex lessons°Mendes -IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora