Tears

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"Brooklin, mi dispiace ma io non posso fare più niente" disse allontandomi dai polsi "sto diventando pazzo. Fai qualcosa tu! Fai quello che ti senti di fare e io non ribatterò" urlò uscendo dall'appartamento chiudendo la porta con leggera forza.

Tutto taceva, il sole iniziava ad entrare nella stanza scura e buia come quel momento.
L'unico rumore che riuscivo a distinguere era il mio cuore battere lentamente, ogni tanto esausto.
Le lacrime mi offuscavano la vista per poi scendere veloci sulle mie guance fredde, incurvarsi una volta arrivate al mento e cadere sulle mie mani appoggiate alle gambe.

Ero lì, seduta sul divano in quello straziante appartamento vuoto che chiamavo Casa con Shawn vicino.
Mi sentivo una formica vagare tra i ricordi costruiti con le sue compagne.

Non mi cambiai velocemente. Mi misi l'intimo, la felpa, i pantaloni, la giacca, le scarpe e corsi fuori dall'albergo, perdendomi tra una folla infinita di volti sconosciuti.
Ovunque andassi cercavo il viso del moro, anche se la mia meta era un'altra.
Camminavo tra gente che non si accorgeva minimamente della mia esistenza. Ogni volto che scrutavo mi faceva ricordare che io non ero nessuno.
Non ero nessuno per i miei compagni, nessuno per quelle persone, nessuno per i miei vicini di casa.
Nessuno tranne che per Shawn e Nate, che tanto amore mi avevano dato.

Nate? Ma veramente? Che cazzo stavo dicendo? Shawn Peter Raul Mendes era l'unico ragazzo della quale mi importasse l'opinione.
I suoi occhi ogni volta che mi guardavano erano una cosa così bella da risultarmi impossibile.
La sua mente per me era sacra, avrei tanto voluto sapere cosa pensasse ogni volta che il suo sorriso nasceva bello ed eterno.

Piansi, ricordandolo. Era come rimarcare una ferita dentro il petto. Non vedevo dove stessi andando, seguivo solo le persone.

~~~~~~~~~~~~~~~~~

Passò tutto il giorno.
Era sera ed io avevo visitato tutta Toronto camminando.
Vidi la CN tower e ci salii. L'ascensore era buio e freddo senza di lui.
L'apparecchio rallentò per segnalare il suo arrivo e mentre le porte si aprirono, rividi i suoi occhi.
Aprii la bocca stupefatta andandogli incontro, ma lui mi scansò entrando nel 'mezzo di trasporto' "tornatene in albergo" mi consigliò guardando a terra e schiacciando ripetutamente il pulsante.

Mentre le porte si chiusero mi fiondai su di esse tirando pugni e scoppiando in lacrime.

Shawn's point of view

L

a sentii picchiare forte alle porte anche se il mio ascensore era in viaggio. Il suo pianto era così forte e agonizzante che mi fece gelare il sangue e accasciare a terra con le mani sulle orecchie.
Una volta uscito dall'edificio mi persi nelle luci della notte.

Una volta uscito dall'edificio mi persi nelle luci della notte

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Brooklin's point of view

"Porca troia" imprecai sottovoce una volta arrivata in stanza.
Mi buttai sul letto stranamente intatto, con Peter che gironzolava tra le stanze con il suo giochino.
La testa mi scoppiava ogni volta che sentivo un minimo rumore e la gola mi bruciava ogni volta che chiudevo gli occhi.
Quella notte Shawn non entrò dalla porta. Nemmeno il giorno seguente si fece vedere.

Erano due giorni che non dormivo e guardando fuori dalla finestra il nevischio che cadeva velocemente, mi appisolai con il cuscino del moro tra le braccia.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Aprii gli occhi guardandomi in giro. Un profumo conosciuto mi entrò nelle narici e inebriò l'aria.
Mi alzai chiamando "Shawn?" Senza avere nessuna risposta, così girai ogni stanza, trovando sul divano un pacchettino quadrato blu con un fiocco rosso e un bigliettino -you were happier with him.

Era le notte della vigilia di Natale. Mi feci forza scartando la confezione e inserendo il Cd nel lettore della tv.

Rabbrividii.


Ciao ciao
Stasera pubblico un altro capitolo sulle cose che ci saranno nel CD.
Adios c:
RAGA, CHO DI VOI NON È STATO AGGIUNTO AL GRUPPO? HO FATTO TANTA CONFUSIONE, SCUSATE

°Sex lessons°Mendes -IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora