Era buio.
Non riuscivo a vedere niente, ma in qualche modo la presenza di qualcuno mi confortava.
"Ehi" mi richiamò Shawn spostando la sua testa in avanti, quasi a volermi guardare in faccia, anche se questo non era possibile.
Non volevo rivivere la stessa storia di cinque anni prima.
"Niente, è - è tutto a posto" dissi facendo un falso sorriso che non avrebbe mai visto.
"Ricordi prima, quando mi chiesi chi fosse la ragazza bionda che abbiamo visto a scuola?" Fece un grande respiro e continuò.
"Si chiama Melody. Ma il nome non è importante.
Eravamo amici dalle elementari e ci raccontavano tutti i segreti.
Un giorno mi disse che le piacevo,
Effettivamente credevo di provare lo stesso." Parlava lentamente pasticciandomi i capelli con una mano, facendo in modo che quasi mi addormentassi."È solo che non capisco cosa è lei per me.
Non riesco a trovarle una definizione.
Hai visto prima come si è comportata? Potrei quasi dire che non sia niente per me.
Poi ci sono dei giorni che è la persona più dolce di sempre e vorrei riallacciare il rapporto con lei" finì sbuffando."Farò io la tua personale consulente di ragazze" esultai mezza addormentata.
"Non c'è bisogno. Io ho già in mente la ragazza più bella di sempre" concluse per poi cercare di cambiare argomento.
"Perché non vuoi parlare di lei?"
"Perché ci sto male. Pensare ad una ragazza che probabilmente non mi prende neanche in considerazione, se non con amico.
E ti posso giurare che fa veramente male essere vicino ad una persona per la quale provi qualcosa e far finta di niente." Concluse minimamente turbato."Shawn." Lo chiamai piano.
Mi mise le braccia intorno alle spalle.
"Lo sai il mio bisnonno come è morto?"
Strinse più forte.
"Era sul tetto"
Mi si incrinò la voce.
"Stava mettendo a posto l'antenna e c'era il cielo nuvoloso"
Iniziai a piangere come facevo sempre quando sentivo la pioggia.
"Cadde un fulmine"
Non riuscii ad andare avanti.
"E perché cantavi prima?" Chiese poggiando il mento sulla mia spalla.
"Perché lui mi diceva sempre che avevo una voce da fare invidia agli altri e cantavamo le sigle dei cartoni insieme"
"Posso fartela sentire io una cosa?" Sussurrò avvicinandosi al mio orecchio.
Ci fu un minuto di silenzio.
All'improvviso prese un respiro enorme e iniziò a canticchiare
I love it when you just don't care
I love it when you dance like there's nobody there
So when it gets hard don't be afraid
We don't care what them people say...Non lo aveva proprio cantato.
Me lo aveva sussurrato con una voce così soave e per niente stonata che sembrava quella di un disco.
È stata una cosa impressionante, difficile da dimenticare.
Una freccia diritta al cuore.
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°Sex lessons°Mendes -IN REVISIONE
Fanfiction'Nate Byron. Il figo della scuola, alla quale vado palesemente dietro dalla seconda media. È sempre stato il mio sogno. Fino a quel giorno. Quando un ragazzetto moro scombussolò la mia vita. Shawn Mendes.' CONTENUTI MATURI A PARTIRE DAL CAPITOLO 39.