Nei giorni seguenti Shawn mi aiutò a preparare la valigia e io lo aiutai con la sua.
Continuava a ripetermi di portare giacche su giacche e io lo ascoltai.~~~~~~~~~~~~~~~~~
"Forza Brook, va a chiamare Shawn!" Urlò mia madre dalla cucina e con il mio solito intercalare misi la giacca e uscii di casa.
Era ancora buio e il clima talmente freddo che non sembrava permettere la vita.
Sgattaiolai furtivamente nel giardino del moro e suonai il campanello "Ciao Brooklin, Shawn arriva subito" la nonna del mio vicino di casa non fece in tempo a finire la frase che suo nipote comparì, le baciò la guancia e l'abbracciò "Ciao nonna, ci vediamo presto" salutò con la mano e mi seguì.I capelli del moro brillavano sotto la luce della luna e il suo respiro era l'unico suono costante che ti entrava nelle orecchie.
"Hey, come sta Peter?" Chiese improvvisamente tossicchiando "Benissimo, stanotte ha dormito nella sua uno cuccetta" lo informai estasiata."Ciao Shawn! Brook aiuta tuo padre a mettere le valige in macchina" mi impose mia madre spegnendo l'interruttore dell'acqua "Non si preoccupi signora Roush, le porto fuori io" si offrì il ragazzo prendendo il mio e il suo bagaglio e mettendoli nel bagagliaio.
"Brook, metti Peter al guinzaglio! Michael, forza, sali." Disse mio padre mettendo in moto la macchina.
Dopo un' ora arrivammo all'aeroporto "Voi tre potete girare per i negozi per una mezz'oretta, dopo di che ci troviamo qua" ci informò mia madre.Mich scomparve e io e il moro visitammo un po' il posto "cavolo, ci sono anche gli alberghi qui dentro!" Esultò il ragazzo guardando in alto.
Messaggio da mamma: Tesoro, abbiamo dei biglietti separati. 3 davanti e 2 dietro!
Senti, lascio a te e a Shawn quelli in fondo.Riferii al moro, il quale aveva tra le braccia Peter addormentato "è fantastico!" Sussurrò accarezzando la testolina del cagnolino.
Un ora dopo ci trovavamo sull'aereo, pronto a decollare nella notte "Sono felicissima che tu venga in Canada con noi!" Strillai abbracciando il ragazzo "anche io" sorrise appoggiando la sua testa alla mia.
Mi addormentai tenendo una mano a Shawn e una intorno a Peter."Hey... Hey... ben svegliata, principessa" rise il moro e il cagnetto abbaiò due o tre volte "siamo già arrivati?" Chiesi sbadigliando "Eh, già. Sono già scesi quasi tutti! I tuoi genitori hanno detto di prendere il pullman e di andare al Shangri-La hotel! Capisci?! È uno dei più lussuosi hotel di Toronto!" Strillò sbattendo i piedi.
Annuii, mi alzai con il cane al guinzaglio e scesi dall'aereo.Appena davanti ad un negozio, un uomo stava incollando un poster mastodontico del servizio fotografico di Shawn.
Sgranammo gli occhi e ci avvicinammo per vedere meglio.Non era bello, di più. Bellissimo. La gente accoreva a vedere, ma quello che più mi colpì furono quelle due galline.
Una vestita con calze a rete, pantaloni più che strappati, scarpe che possedeva più della metà della popolazione e pelliccia "Danny, guarda questo gruppo di capre italiane, non hanno il minimo senso di bellezza estetica! Sono più bella io di quel povero italiano lì, è proprio vero che i canadesi sono i più belli" disse una facendo dondolare la testa e muovendo l'indice davanti a sé.Non ci vidi più dalla rabbia "Senti, cosa? Dico a te, persona molto originale? Bionda finta? Sì, proprio tu. Si dà il caso che quel brutto coso sulla parete sia qui, di fronte a te e se vuoi parlare di lui devi sciacquarti la bocca e baciargli le scarpe. Guardalo bene" sbraitai facendo girare la mano intorno alla faccia spiazzata di Shawn "non saresti degna neanche di nominarlo. E si da il fottuto caso, che lui è canadese ed io Italiana e ragazzi belli come lui ne troverai po... TROVATI UNA PERSONALITÀ" Tagliai corto dato che Shawn si infilò Peter in una tasca, mi prese a mo' di sacco con un braccio e con l'altro prese le valigie.
"Uoo. Stia calma, signorina. Le ha spaventate per benino, ma non serve. I canadesi sono un po'strani" mi informò camminando e sballottandomi un po'di qua e di là "Mi è vibrato il telefono, me lo prendi? È nella tasca destra dei pantaloni" chiesi incrociando le braccia.
Lui tutto convinto si fermò, lasciò le valige e mise la mano sinistra nella tasca destra, tutto convinto "Uh, qui non c'è, è presente solo... Uh, ma come è morbido" disse esaminandola tutta e facendomi arrossire "era nella sinistra" mi informò passandomi il cellulare ridacchiando.Mi agitai un po'con il corpo dato che il sangue mi stava fluendo al cervello "I Peter hanno una bella vista da qui" mi sussurrò, facendomi ridere "Dai, smettila! Non sparare cavolate!" Urlai, tirando una sberla sul sedere di Shawn.
Le femmine forse non potevano capire cosa ci trovassero i maschi nel posteriore di una ragazza, per lo meno io.
Per me erano tutti uguali, guardarne uno era come averli visti tutti."No, io non sto scherzando. Non te l'ho detto prima perché credevo che ti prendessi male" rispose tranquillamente "lo so che non lo capisci, sei una femmina" mi lesse nei pensieri "E i maschi come fanno a saperlo?" Domandai incuriosita "Non lo so, credo che valutino più cose... immagino" rispose incerto, mettendomi giù alla fermata del pullman.
Salimmo sul bus e in pochissimo tempo arrivammo davanti ad un edificio enorme fantastico.
Misi Peter in terra e tutti lo guardarono come se se lo volessero mangiare "buongiorno, siamo con i signori Roush" disse Shawn alla ragazza dietro al bancone "Ciao tesoro, è tua sorella?" Chiese indicandomi e continuando a guardare il moro "errato. Sono la sua fidanzata" risposi picchiandola mentalmente "buon per te" sviò dandoci una chiave e il mio cagnolino le abbaiò due o tre volte."Hey, ma che ti prende? É già la seconda volta in meno di un'ora!" Ridacchiò il moro "non so, mi escono così oggi!" Urlai tirandomi una sberla "Non ti innamorare di me, eh" Mi avvisò scherzando Shawn, trasalii arrossando "no, no. Tranquillo".
(La ragazza nei media è la ragazza che io penso sia Brooklin).
Voi come ve la immaginate?
Brook e il face palm PT 1
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°Sex lessons°Mendes -IN REVISIONE
Fanfiction'Nate Byron. Il figo della scuola, alla quale vado palesemente dietro dalla seconda media. È sempre stato il mio sogno. Fino a quel giorno. Quando un ragazzetto moro scombussolò la mia vita. Shawn Mendes.' CONTENUTI MATURI A PARTIRE DAL CAPITOLO 39.