"Shawn Peter Raul Mendes! Ti uccido" urlò la mora.
Evidentemente si era accorta che non indossavo il profilattico.
"Cazzo, io non voglio avere un bambino, dopo dovrei andare all'ospedale e io in quel posto di merda non ci entro nemmeno se mi lanciano dal venticinquesimo piano di un hotel!" Mi informò parlando velocemente e girovagando in cerca dei vestiti.Ok, un po'mi sentivo in colpa.
"Brook" la chiamai guardandola e facendola fermare "stai tranquilla" sussurrai accarezzandole i capelli "senti, vediamo domani se ti arriva il ciclo" conclusi dandole un bacio.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Il giorno seguente, venni svegliato da un grido isterico e aprendo gli occhi vidi la ragazza aprire la porta "Brook?" Chiesi intontito "Dormi, Shawn. Sto andando a prendere un cazzo di thè, pastiglia, oki, buscofen, buscofan, qualunque cosa" mi rispose allacciandosi la giacca.
Guardai la sveglia che segnava le cinque "Ma come? Sei pazza ad uscire a quest'ora da sola? Aspetta, mi vesto" risposi alzandomi dal letto, sbadigliando e cercando i vestiti nell'armadio "faccio da sola, stai tranquillo" concluse, ma io insistetti e lei accettò."Che hai?" Domandai chiudendo la porta "Porca troia mi hanno sparato alle ovaie" affermò facendomi ridere "Cazzo ridi? Volevo vedere tu se fossi nato femmina" mi canzonò incrociando le braccia "dai Brooklin non te la prendere" la rassicurai schiacciando il pulsante per l'ascensore.
"Cosa diavolo dici?!" Sbraitò alzando gli occhi al cielo "ok, ok. Sto zitto" ridacchiai uscendo dall'albergo e camminando vicino a lei "dove andiamo?" Domandò "dipende da dove vuoi andare" risposi guardandola con la coda dell'occhio e facendola innervosire "ok, ok. Farmacia. Qui sono aperti prestissimo alla mattina" la informai, lei si aggrovigliò attorno al mio braccio e appoggiò la testa ad esso.La strada era deserta, le luci dei negozi ancora accese e le stelle ben visibili.
Dopo cinque minuti di cammino arrivammo a destinazione "Senta, la prego. Mi dia qualcosa per il mal di pancia" la supplicò sporgendosi oltre al bancone "Hai il- il..." iniziò la donna "Sì, sì ho il ciclo, non si preoccupi per lui. È il mio ragazzo" disse risoluta e la ragazza le diede due scatole di medicinali "grazie mille! Mi ha salvato la vita" la ringrazio Brook afferrando il sacchettino "Non ti preoccupare, anche io sto male durante il mio periodo" continuò la donna, instaurando un colloquio con la mora che dopo un po'non capii più."Arrivederci" salutò e uscì con me alle spalle "Brook, siamo fidanzati?" Domandai per l'affermazione di prima "Non lo so" rispose girandosi verso di me e guardandomi si strinse nella giacca "Era- era solo per farle capire che poteva parlare chiaro" spiegò arrossendo e senza dire nulla tornammo indietro.
Lei rimase sempre qualche passo avanti a me, senza mai voltarsi indietro. Vedevo solo i suoi capelli svolazzare ogni volta che una folata di vento la travolgeva.Quando rientrammo in camera, la ragazza si mise sotto le coperte ancora vestita, con il viso coperto dal cuscino e le spalle che ogni tanto tremavano.
Prese due pastiglie e le ingoiò piangendo e credendo che fosse per il dolore, tornai nella hall a chiedere una tazza di camomilla.
"Brook, ti ho portato una cosa" dissi porgendoglielo "grazie" disse singhiozzando con gli occhi arrossati "tranquillo, dormi" concluse piangendo di nuovo "Brooklin, piangi perché sei male vero?" Domandai, facendola urlare ancora più forte."No, no. Non fare così" supplicai inginocchiandomi da parte a lei.
Sapevo che le ragazze durante il ciclo avevano degli sbalzi d'umore, ma non così. Perché piangeva?
"Lascia stare, per favore" mi deliberò nascondendo di nuovo il volto.
Era chiaro che ce l'avesse con me. O forse era il ciclo ad avercela con me.Stetti lì ad osservarla addormentarsi fin quando, dopo due orette si risvegliò.
"Ciao" mi salutò sorridendo timidamente, lasciandomi spiazzato "che c'è?" chiese confusa "Emm, niente. Oggi te la senti di andare al Royal Ontario Museum?" A quella domanda, il suo viso si illuminò "COSA?! SERIAMENTE?" urlò felicissima "so che ti piacciono le strutture degli edifici, così..." iniziai "TI AMO ODDIO" esultò salutando giù dal letto e cadendo a terra.
"CAZZO, CAZZO. UN CRAMPO" strillò tenendosi la pancia e strisciando verso di me "Ferma! Stai male, torna a letto" la costrinsi "No, Shawn. A volte vengono, anche se sto immobile" affermò alzandosi come se niente fosse successo."Certo che non sai proprio niente" intervenne uscendo dalla porta e lasciandomi lì di stucco.
Scendemmo a far colazione e Brooklin bevve un thè con una pastiglia e una fetta biscottata "tesoro, non prenderne troppe di pastiglie o ti portiamo all'ospedale a fare la lavanda gastrica" la informò sua madre, facendo sbuffare la ragazza.
"Allora? Andiamo? Andiamo? Andiamo?" Continuava a chiedere la mora, facendo irritare il fratello "Cicca, hai rotto la minchia" rispose risoluto guardandola male "Tesoro, tornate a Londra se sei stanco di sentirmi" lo provocò alzando un sopracciglio "come se tu non ci volessi tornare" sussurrò mettendosi in bocca un pasticcino intero.CIALLENGH DI magconboobs
1. Mi chiamo Alessia, ma preferisco Alicia.
2. Il mio colore preferito è il giallo.
3. Ho un altro profilo aIevxia
4. Ho un cane di nome Shawn Peter Raul Mendes Benito Muffin.
5. Abito in Lombardia.
6. Frequento il terzo anno di liceo artistico, indirizzo Architettura.
7. Amo i capelli lunghi e le guance rosse in un ragazzo.
8. Sono stata bullizzata l'anno scorso e ora quel ragazzo è il mio migliore amico maschio.
9. Quando trovo un ragno in casa non lo uccido perché mi sentirei in colpa.
10. Il mio pensiero fisso è sapere cosa ci sia dopo la morte.
11. Il gruppo più fiko di whatsapp dice che assomiglio a Sofia Viscardi 😏.
12. Il mio sogno è quello di pubblicare un libro e di essere il punto di riferimento di qualcuno che voglia intraprendere la mia strada.
13. Sono fermamente convinta di non trasmettere niente alle persone quando scrivo, anche se loro dicono il contrario.
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°Sex lessons°Mendes -IN REVISIONE
Fanfiction'Nate Byron. Il figo della scuola, alla quale vado palesemente dietro dalla seconda media. È sempre stato il mio sogno. Fino a quel giorno. Quando un ragazzetto moro scombussolò la mia vita. Shawn Mendes.' CONTENUTI MATURI A PARTIRE DAL CAPITOLO 39.