finally

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"Quindi... quindi dove la portate?!" Chiese Shawn spaventato, cercando di raggiungere Brooklin accerchiata da molteplici ragazzi in divisa "direi all'ospedale" rispose uno molto giovane, portando fuori la castana in barella "quindi è una cosa seria" constatò Shawn sgranando gli occhi "Shawn, tesoro. Vieni con noi all'ospedale?" Chiese la madre di Brook, intervenendo per assicurarlo.

Il moro entrò nell'ambulanza seguito dalla madre e fissando il corpo pallido della ragazza le accarezzò una guancia "Brook, Brook... per favore, svegliati" le sussurrò in procinto di piangere.
Non rispondeva.
Quando arrivarono all'ospedale, che distava poco più di cinque minuti da casa, la castana venne portata in una sala, per sottoporla a diversi esami, mentre Shawn fu costretto a rimanere nella camera d'attesa.
"No, cavolo. Io non ce la faccio ad aspettare. Sarà qualcosa di grave?" Domandò Shawn alla madre di Brook "tranquillizzati ragazzo, io ho una mezza idea di cosa possa essere" ridacchiò la donna, incrociando le gambe con grazia.

"Prego, signori. La ragazza è sveglia. Potete vederla" borbottò un infermiere, facendo segno di entrare "Brook, Brook! Cos'è successo? Stai bene?" Shawn riempì di domande la sua fidanzata, la quale scoppiò a piangere "ti prego Shawn, perdonami! Ho ascoltato il tuo messaggio e mi dispiace di non averti creduto subito" singhiozzò a lungo prima di dire questa frase.
Non c'era niente da perdonare a Brooklin perché Shawn non era mai stato deluso da lei, in fondo lo sapeva che lei conosceva la verità.

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"Immagino che dovremmo parlare" disse il moro, sedendosi sul letto della sua fidanzata "mi dispiace di non aver creduto in te" si scusò lei, posizionandosi da parte a Shawn "ti amo" disse lui "ti amo anche io" rispose lei, schioccandogli un dolce bacio sulla guancia "ora non mi dai più neanche i bacini come si deve?" Chiese il ragazzo, facendo ridere Brook.
La padrona di casa fece passare una mano sul petto del suo fidanzato, il quale si scostò leggermente indietro, fino a scontrarsi contro il muro "così?" Domandò schiva, continuando a fissare l'ospite che aprendo leggermente la bocca tentò di balbettare qualcosa.
Le mani di Shawn passarono veloci lungo i fianchi della ragazza che posò bacetti intorno alle labbra di lui, schiacciandosi contro il suo corpo.
I vestiti furono velocemente tolti e la distanza annullata "mi sei mancata" fece sapere Shawn, facendo rotolare sotto di lui Brook "beh, anche tu" rispose lei, sorridendo dolcemente.
La stanza già buia, era illuminata solo da una piccola lampada nell'angolo della camera eppure era molto accogliente.
Il moro recuperò una bustina argentata dai pantaloni, l'aprì e mise il preservativo, alzandosi e prendendo in braccio la sua ragazza.
I loro baci vennero interrotti da gemiti, quando la schiena di Brook sbattè contro una parete.
I corpi nudi dei due innamorati erano così vicini da formarne uno solo e quando Shawn fece entrare la sua intimità in quella di Brooklin, quest'ultima fece un versetto voglioso.
Il moro fece su e giù, sempre più veloce fino ad arrivare al culmine, con gemiti sempre più forti.

La notte passò tranquilla, tutto giaceva.
Il sonno del giovane uomo venne interrotto da Brook che si alzò di scatto per correre via "'lin?" La chiamò il moro, scendendo pesantemente dal letto e seguendola in bagno "oh cazzo, che hai?" Domandò allarmato, vedendo la ragazza che vomitava piangendo "niente, tranquillo" rispose lei "è impossibile. Senti... non è che per caso sei incinta?" Domandò cauto lui, appoggiandosi allo stipite della porta "non credo" sussurrò lei.

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La ragazza guardò l'ennesimo test di gravidanza e poi osservò Shawn, seduto sul divano "allora?" Domandò impaziente, torturandosi un ciuffo di capelli "diventerai papà" disse solo, sorridendo e Shawn, socchiudendo leggermente le labbra e arrossendo.







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°Sex lessons°Mendes -IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora