please, Brooklin, please...

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Nel silenzio della casa, il telefonino di Brooklin suonò rimbombando nella stanza.
La suoneria registrata da Shawn che diceva "stai attento, è la mia ragazza. È la ragazza di Shawn Peter Raul Mendes, il quale le ha regalato anche un cane. È una cosa seria" le fece ritornare un groppo alla gola.
La ragazza allungò pesantemente una mano sul davanzale della finestra e quando lesse il nome di Shawn, cominciò di nuovo a piangere.
Si sentiva soffocare, le guance bruciavano e il fiato iniziava a mancare.
Alla seconda chiamata, Brook aprì violentemente la finestra e cacciò fuori la testa, tenendola a penzoloni sotto la neve.
Silenzio.
Solo silenzio si sentiva.
Ad un certo punto si sentì un suono altisonante più forte, proveniente dal corridoio e dopo qualche minuto, entrò la segreteria.

"Brooklin..."
La voce rotta di Shawn si fece largo nel silenzio.
"Brooklin, per favore..."
C'erano continue pause tra una frase e l'altra.
"Non puoi credere a lui"
"Io lo so che mi stai ascoltando, so che stai piangendo e so anche che evidentemente tu credi
a Nate"
"Brook, io ti amo"
"Non sarei mai capace di farti del male"
"Rispondi, cazzo"
"Va bene. Senti, ora andrò in giro per Londra e puoi dir giuro che
domani ti porterò la verità"
"L' unica e palese verità"
"Ciao."

Inutile dire che Brooklin sentì ogni singola parola.

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Shawn si diresse incazzato verso Nate "senti, brutto idiota. Dimmi immediatamente chi ti ha detto quella cazzata" si affrettò a dire il ragazzo con la faccia livida "direi mia cugina, coglione. Ora non penserai mica di andare di nuovo da lei" strillò spintonando Shawn per l'ennesima volta "Nate! Cazzo calmati! Non è assolutamente vero quello che ha detto!" Sbraitò il moro esasperato "come faccio a crederti? La sua parola contro la tua" continuò riluttante "quante volte ti ho mentito?! Avanti, dillo. Questa storia mi puzza" Shawn si fermò un attimo a pensare "andiamo da Melody" se ne uscì stupito lo stesso Nate.

 Questa storia mi puzza" Shawn si fermò un attimo a pensare "andiamo da Melody" se ne uscì stupito lo stesso Nate

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I due ragazzi, guardandosi in cagnesco, si avviarono verso la casa della bionda, nonostante nevicasse molto.
Suonarono il campanello della villetta e pochi minuti dopo Melody aprì la porta "no, no io non ti voglio vedere! Vattene" strillò la ragazza scoppiando in lacrime "aspetta, fallo entrare..." sussurrò Byron, aprendo poco di più la porta.
I due entrarono sotto lo sguardo attento della bionda ancora in vestaglia e quando si accomodarono sul divano, scoppiò a piangere.
"Tu, Shawn... se stato così cattivo... sospetto che tu mi abbia anche drogato..." sussurrò tra i singhiozzi "Melody, ma che stai dicendo? Mi preoccupi... dimmi che cosa ti fa pensare che io abbia fatto questo..." disse Shawn con un filo di voce.
La ragazza, scostando un ciuffo di capelli dal viso rispose malinconica "questo" e slegandosi la vestaglietta di seta, rivelò il suo perfetto corpo cinto solo dall'intimo e con esso degli ematomi e dei lividi su tutto il corpo.

La ragazza, scostando un ciuffo di capelli dal viso rispose malinconica "questo" e slegandosi la vestaglietta di seta, rivelò il suo perfetto corpo cinto solo dall'intimo e con esso degli ematomi e dei lividi su tutto il corpo

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Shawn scosse la testa incredulo "no... non è possibile... io... io non ho mai visto una cosa del genere..." sussultò con gli occhi lucidi "per favore, dimmi tutto quello che ricordi, da ieri sera" disse con un filo di voce e la ragazza iniziò a parlare "Shawn, io non credevo che tu fossi capace di una cosa del genere. Io non ricordo praticamente niente da ieri sera. So solo che quando stamattina mi sono alzata, sentivo un forte dolore alla gamba, così guardandomi allo specchio notai questi segnacci e corsi fuori dalla porta per qualche motivo che ora non ricordo e lì incontrai una vicina di casa, una ragazza più o meno della mia età dai capelli corvini e torvi. Mi disse che ti aveva visto entrare in casa mia e poi uscire di sopiatto verso le tre, stanotte." Li informò la cugina di Nate, facendo trasalire Shawn "Melody... io ho capito. Devo andare a chiamare qualcuno" sussurrò abbracciandola con le lacrime che cadevano sulle guance "forza Nate, vieni" gli ordinò correndo fuori dalla casa.

"Hey, dove cazzo stiamo andando? Cos'hai capito? Chi dobbiamo chiamare?" Continuò a chiedere Byron "cazzo, è stata lei. Stiamo andando da una pazza isterica malata di mente." Rispose fermo Shawn, pulendosi il labbro insanguinato.
Il ragazzo corse a casa di Camila e citofonò al microfono

"Cazzo Camila, rispondi.
Tu sei pazza, ti serve un aiuto medico stabile"

Il buio scendeva e la neve non cessava di accumularsi sui tetti, così Shawn chiamò di nuovo Brooklin.

"Per favore, questa volta rispondi, Brook.
È stata Camila.
È stata lei.
Cosa devo fare?"
Shawn iniziò a piangere esasperato, camminando in cerchio in mezzo alla bufera.
"Per favore, aiutami"

Niente.
Grazie a quel niente Shawn riuscì a chiamare la guardia medica.

"Per favore, mi aiuti,
una pazzoide schizzofrenica ha violentato la sua vicina di casa"

Sembra stupido da dire, ma Camila venne portata via con una camicia di forza, a causa dei suoi reali disturbi mentali.
"Senti..." iniziò Nate "volevo scusarmi con te" finì abbassando gli occhi a terra "fa niente Nate, tu non potevi saperlo." Lo scusò Shawn facendogli un sorriso rassegnato "ormai Brooklin non mi vuole più" sussurrò, prima che qualche lacrima gli scendesse.

"Forza, andiamo. Prendo la macchina di Melody e ti porto da Brook" propose Byron solidale e Shawn accettò.
Pochi minuti dopo si trovarono di fronte alla casetta dei Rush, dove un'altra ambulanza lì attendeva.
Il moro si precipitò fuori dalla macchina che stava rallentando e corse in casa "Brook! Brook! Brooklin!" Strillò correndo su per le scale ed entrando nella camera della sua ragazza "ti prego, no. Cosa è successo? Cosa succede? Qualcuno mi risponda!" Aumentò ancora di più la voce inpanicandosi, finché qualcuno rispose "è solo svenuta, non è niente di che".





Fa ridere
Hahaajaj

°Sex lessons°Mendes -IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora