«Harry.» Lo salutò Zack e lui mi guardò brevemente.
Io abbassai gli occhi sul vassoio e andai a posarlo sul tavolo.
Quando mi voltai a guardarli, vidi Harry dire qualcosa che non colsi, girandosi poi verso gli altri. Si infilò le mani in tasca e si accigliò, mentre Zack rimaneva impassibile davanti a lui.Infine sorrise e scosse il capo, raggiungendomi al tavolo.
Posò il vassoio e mi scoccò uno sguardo divertito, tornando di nuovo da Harry.Lo prese da una spalla e lo abbracciò, spettinandogli poi i capelli.
Harry gli tirò qualche pacca sulla schiena, rimanendo con gli occhi concentrati nel vuoto, mentre sorrideva per qualcosa che gli stava dicendo Zack.
Infine si tirò indietro e lo guardò alzando un sopracciglio.
Ti pare che non venivo, testa di cazzo?
Lessi il labiale e sorrisi di cuore, rivolgendo gli occhi a Diana.
Li stava guardando con la mia stessa espressione sollevata in viso.L'amicizia tra maschi, quando era vera, era uno degli affetti più profondi e sinceri che si potesse mai pensare di trovare.
E quei due si volevano un bene che probabilmente io non avrei mai potuto pensare di provare per nessuno.Sospirai, sollevata, e raggiunsi di nuovo il divano, mentre Harry andava a prendere dal tavolo la bottiglia di spumante che gli aveva portato in regalo.
Zack la stappò e riempì i bicchieri.
Quindi ci alzammo tutti per fargli ancora gli auguri e per brindare ai suoi ventitré anni.Forse fu solo un caso o una mia impressione, ma da quando Harry era arrivato alla festa, i ragazzi e Zack cominciarono a divertirsi di più.
Era il più piccolo di loro, ma avevo come l'impressione che fosse decisamente l'anima del gruppo.
Tra scherzi e qualche pacca giocosa, i ragazzi non tornarono più a sedersi.
Ad un certo punto vidi Eddie e Jordan liberare un tavolo e Zack correre su al primo piano per poi tornare con qualche pallina da ping pong.Ci alzammo anche noi e andammo ad assistere al torneo di bier-pong improvvisato con i bicchieri di vetro rimasti vuoti.
Non tutti avevano voluto lo spumante. Chi preferiva i superalcolici, chi la birra e poi c'era chi aveva gettato la spugna e ora stava seduto su una sedia a reggersi la testa.Ogni tanto Zack andava a stuzzicarli e a prenderli in giro, comportandosi da perfetto festeggiato che dedica tempo a tutti gli invitati.
«Bevi, cazzo!» Esclamò Eddie, ridendo. «Non è entrata, è rimbalzata fuori!»
«E non va bene?» Esclamò il suo avversario, ridendo in maniera forse eccessiva per via della quantità di alcool che già gli circolava nel corpo.
Giocarono anche Stephen e Jordan e qualche altro ragazzo.
Una ragazza decise di sfidare Harry e finì per bersi tutti i bicchieri riempiti con qualsiasi tipo di alcool, prima ancora che Harry fosse arrivato al secondo bicchiere.«Helena, dai! Prova!» Esclamò Eddie, sfidandomi apertamente.
Sentii Diana ridere al mio fianco a spingermi per le spalle.
«No dai...» Sussurrai io, sbarrando gli occhi.
«Dai, ti concedo il bonus Harry per tre tiri. Scegli tu quando usarlo.» Ridacchiò. «Anche perché se no non bevo un cazzo...»
Lo guardai risentita e sorrisi maliziosa.
Mi aveva davvero dato della schiappa davanti a tutti?Mi portai davanti al tavolo e Zack ci riempì i bicchieri.
Il primo in testa al triangolo lo riempì di vodka liscia. La seconda e la terza fila con della innocua birra e le ultime due file, più vicine a me e con più bicchieri, li riempì di gin e vodka mischiati.
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Howling's Lake
Romance«Qui non si tratta di aver paura della verità. Credo solamente che certi segreti siano fatti per rimanere tali.» Tutti i diritti sono riservati by ©MirianaTartari I personaggi, per quanto ispirati a persone reali, sono frutto della mia immaginazione...