Harry's pov.
E poi invece mi ci trovai, su quel letto, a scopare.
Le ginocchia puntate sul materasso, dietro di lei che stava a carponi col viso voltato all'indietro, per guardarmi.«Harry...»
«Pronta?»
Mi affondai i denti nel labbro e la penetrai, spingendo da sotto a sopra, ché ancora non le era molto chiara la posizione in cui doveva stare se voleva scopare a pecorina.
Non sentii più nulla.
Non c'era più la fitta nella zona alta dell'addome, quando affondavo dentro di lei ad ogni colpo di reni.
Sentivo solo lei urlare.Tutto il resto era anestetizzato, isolato da una tuta in gomma anti-brividi.
Spinsi più forte e più veloce, facendola strillare a ogni spinta e l'aria si impregnò di sesso e di urla, di desiderio e di sudore, di labbra pressate per lo sforzo e di dita serrate sulle sue natiche.Ma del piacere?
Che ne era del godimento?Mi accigliai, cercando di capire per quale motivo scivolare fuori e dentro di lei ora fosse così bagnato ma anche così... anestetizzato.
Non provavo il benché minimo piacere, mentre la scopavo da dietro in quel modo. Neanche i suoi ansimi, i gemiti e i versi soffocati riuscivano a farmi godere.«Amore, che hai?» Sussurrò fra le labbra schiuse, mentre si muoveva insaziabile al posto mio, cercando di continuare lei i miei movimenti nel suo corpo che avevo interrotto.
«Io...» Risposi, scuotendo il capo e infilai una mano fra le sue gambe, cercando con le dita il punto caldo e pulsante di congiunzione tra i nostri corpi.
Sentii i pochi centimetri di scarto del mio membro ancora rigido perdersi nella carne bollente, gonfia e bagnata di lei.
Diedi un intenso colpo di reni, percependo al tatto la mia lunghezza venire inghiottita dal suo corpo e continuai a spingere, riempiendo in poco tempo la stanza di schiaffi secchi e netti, di anche e gambe contro le sue natiche e di nuovo i gemiti e gli ansimi e i versi e le urla.«Così! Così, Harry!»
Poi finì.
Mi ritrovai sdraiato sulla pancia, con gli occhi aperti sulla sua schiena cosparsa di capelli.
Era vestita.Nel mio sogno invece era nuda.
E non mi sembrava più lei, così privata di ogni tipo di freno inibitore, mentre prendeva tutto di me con quella lussuria che di innocente e puro non aveva più nulla.
E nel mio sogno ero anche anestetizzato.
Mentre ora sentivo l'ingombrante presenza dell'erezione più bagnata e gocciolante della mia vita, costretta sotto al tessuto ormai umido dei boxer.Non riuscii a reprimere un sorriso nervoso, che di sogni erotici non ne avevo mai fatti molti, ma ricordavo benissimo la sensazione di quando ti svegliavi le prime volte con il marmo nelle mutande, che se lo avessi anche solo sfiorato saresti venuto nei boxer.
Situazioni critiche che all'inizio non sapevi bene come affrontare e gestire, quando bastava spararsi una sega e lui non faceva più così paura, dopo essersi liberato.
Ma io avevo Helena di fianco.
Non potevo di certo masturbarmi nel suo letto, mentre dormiva.Cercai perciò di rilassarmi e di respirare, sperando che l'erezione sarebbe andata via da sola.
Ma mi resi ben presto conto di trovarmi in una situazione un filino più grave di una semplice erezione.
Ero in preda ad un silenzioso orgasmo che si era interrotto prima di esplodere.Lo capii quando involontariamente mi mossi a pancia in giù e la pressione contro il materasso si trasformò in un movimento allusivo che la mia mente ricollegò subito al sesso e la sensazione di bagnato, si intensificò.
«Merda...» Sibilai, col respiro mozzato.
Che circostanza pessima per tornare tredicenne.
Non potevo fare altrimenti. In un'altra occasione, con un'altra ragazza, se mi fossi ritrovato in quella situazione l'avrei svegliata e avrei risolto il tutto in pochi secondi di godimento.
In quella circostanza invece, dovetti alzarmi e fare da solo, chiuso a chiave in bagno, venendo silenziosamente tra me e me con la bocca serrata dal piacere, la gola piena di versi soffocati e gli occhi persi nel vuoto.
Credo di aver pure immaginato Helena, dietro le ante trasparenti del piccolo box doccia, intenta a lavarsi nuda e deliziosamente bagnata.

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Howling's Lake
Romantizm«Qui non si tratta di aver paura della verità. Credo solamente che certi segreti siano fatti per rimanere tali.» Tutti i diritti sono riservati by ©MirianaTartari I personaggi, per quanto ispirati a persone reali, sono frutto della mia immaginazione...