s i x t y - t w o

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Un Natale del genere non lo avevo mai vissuto prima. Né avrei mai pensato di viverlo, a dirla tutta.
Abituata com'ero a festeggiare in famiglia, dovetti ammettere che ritrovarmi a scambiare baci e abbracci con gente estranea fu parecchio alienante.
Ma Zack era stato davvero un tesoro a invitare me e Harry a trascorrere con la sua famiglia almeno il cenone di Natale ed io non me la sentii di rifiutare il suo invito.
Anche perché Johnathan era andato da sua sorella e Anthony era ospite a casa di un vecchio amico.
E poi fu divertente, tolti i primi secondi di imbarazzo, durante i quali rimasi inebedita sull'uscio di fronte alla signora che era venuta ad aprirci.

Non potevo credere ai miei occhi.
La donna misteriosa del supermercato, quella dallo sguardo familiare e il portamento femminile che mi aveva fatto morire di gelosia, la stessa che aveva abbracciato Harry e che gli aveva lasciato una traccia di rossetto sulla guancia ... era la mamma di Zack.
«Dio, che momento epico...» Sospirò Harry, mentre lasciavamo i giubbotti all'ingresso, e subito dopo scoppiò di nuovo a ridere, guardandomi con aria beffarda.

«Potevi anche accennarmi qualcosa.» Sussurrai io in risposta alla sua velata presa in giro, ma lui sosteneva che non si sarebbe perso un momento tanto spassoso e drammatico per niente al mondo e, a dirla tutta, la sua risposta non mi sorprese affatto.
Ad ogni modo, andò meglio del previsto, nonostante l'inizio poco promettente.
Dopo cena la madre di Zack ci deliziò portando in tavola alcuni dolci fatti in casa e per tutta la serata non facemmo altro che chiacchierare, mangiare e brindare, come se fossimo una famiglia a tutti gli effetti.
Attorno alle undici ci trovammo con Diana, Josie e Stephen all'Howl Rock per festeggiare insieme gli ultimi istanti di quell'insolito Natale e infine, passata da un bel pezzo la mezzanotte, gli altri ci salutarono per tornare a casa e concludere la giornata di festa con le rispettive famiglie.
Io e Harry, invece, tornammo al mio alloggio, dove finalmente ebbi modo di dargli il suo regalo.
Non era niente di così eclatante, solo un maglione di lana bordeaux che faceva da involucro alla nostra foto di Halloween.
L'unica foto insieme, fino a quel momento.
Diana non l'aveva sviluppata per ovvie ragioni, visto che all'epoca le cose fra me ed Harry non andavano granché bene. Come regalo di Natale mi era sembrato abbastanza adatto e a giudicare dal sorriso di Harry, che si accorse della fotografia solo dopo aver aperto il maglione per assicurarsi che fosse della taglia giusta, dedussi che la pensava come me.
«Non è niente di particolare, lo so -»

«Comunque non era necessario.» Rispose lui, riabbassando il maglione sulle ginocchia. Le sue labbra sparirono l'una contro l'altra e il suo sguardo si fece d'un tratto insondabile. «D'accordo, vieni con me.» Aggiunse dopo qualche istante di silenzio ed io rimasi sul letto, studiandolo attentamente mentre raggiungeva la porta.
«Avanti, Helena. Ho anche io una cosa per te, ovviamente...»

Uscimmo dall'alloggio, stringendoci nei giacconi per vincere i morsi del freddo e, camminando vicini, aggirammo l'angolo facendo attenzione a non scivolare sulla neve ormai ghiacciata.
«Harry, posso sapere dove mi stai portando?» Gli domandai, passando sotto alla staccionata che divideva la tenuta dalla stradina accanto al casolare.

Non mi rispose e continuò a camminare, tracciando un percorso fra le lastre di ghiaccio scivoloso.
Infine si fermò ed io mi guardai attorno, accigliata.
«Volevo dirtelo domani mattina, ma... visto che mi hai messo alle strette.»

«Non capisco...» Mi accigliai, domandandomi dove fosse il regalo per me. Tutto quel che vedevo erano gli alberi e il fossato sulla sinistra e la facciata laterale del ranch sulla destra.
In mezzo, il pic-up rosso di Anthony, parcheggiato come sempre sul ciglio della strada.
«Il tuo regalo è... nel furgone di Anthony?»

«Uhm... niRispose lui, sorridendo con aria sempre più misteriosa. «Diciamo che il pic-up è il mezzo per raggiungere il tuo regalo.»

Howling's LakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora