f o u r t y - s i x

113 5 1
                                    

Ero uscita dal locale per prendere una boccata d'aria.
Per smettere un istante di fingere che andasse tutto bene, anche se Harry e Jade erano da qualche parte a fare chissà che cosa. Insieme.
E soli.
Camminai rasente al muro, tenendo le braccia strette al busto e lasciai carta bianca alla mia mente.
Dovevo concedermi di stare male anche solo un istante, per poi tornare ad indossare la maschera del - chi io? , tutto benissimo.- o sarebbe stato tutto inutile, perché rischiavo di esplodere da un momento all'altro.
Un po' come quando si vuole rimanere nascosti sott'acqua per un lasso di tempo troppo lungo, che non potrebbe essere coperto attraverso l'apnea e allora si riemerge di tanto in tanto in superficie, giusto per riprendere una breve boccata di ossigeno e tornare ad immergersi.
Ecco, io ero uscita per prendere la mia boccata di ossigeno, ché altrimenti ci sarei affogata nei miei pensieri.

Ad ogni modo, dovevo smetterla di cercare di dare una risposta ad ogni stranezza di Harry e accettare che lo stesso ragazzo che qualche notte prima ti manda una tua foto che ti ha scattato la sera stessa, perché pensa che tu voglia tenerla, è lo stesso che qualche giorno dopo ti rivolge delle battutine a sfondo erotico per poi andarsene a passare la serata con un'altra.
Un'amica, a detta sua.
Un'amica con cui, nel corso degli anni, aveva condiviso qualsiasi tipo di piacere sessuale e con la quale aveva stretto un rapporto più unico che raro.
Ed io contro una ragazza come Jade, così sicura di sé, indipendente, a suo agio nella sua sessualità così libera e frivola e soprattutto così simile a lui, che speranze potevo avere?
Io che ero spesso timida, a tratti goffa e impacciata, insicura e tremendamente vergine, come avrei potuto anche solo lontanamente pensare di suscitare in Harry un interesse duraturo?

Perciò ero lì, a camminare a sguardo basso fuori dal bar, inconsapevole che mi stavo lentamente avvicinando al fulcro dei miei stessi pensieri.

Harry.

Avevo alzato lo sguardo così, senza nemmeno averci fatto troppo caso, forse seguendo il filo dei miei pensieri srotolarsi sino alla fine del marciapiede, verso la strada che passava affianco al Rock.

E li avevo visti.

In realtà avevo visto lui. E poi avevo riconosciuto la macchina di lei.
Perciò dedussi che le braccia strette alla schiena di Harry, del mio Harry che mio non era e dovevo smetterla di dirlo, beh... quelle braccia dovevano essere le braccia di Jade.

Mi morsi il labbro e rimasi paralizzata.
Una persona più saggia o con un briciolo di amor proprio se ne sarebbe andata. Sarebbe scappata via, celando alla vista l'immagine che le stava causando un vero e proprio crollo mentale ed emotivo.
Perché loro due erano stretti in un abbraccio che  non è che parlava e basta. Urlava. Strillava la profondità del legame che li univa, rendendomi sorda, muta, cieca e improvvisamente apatica.
Apatica per legittima difesa.

La mia mente si chiuse.
Il mio cuore corse ai ripari, spegnendo ogni luce e sbarrando ogni spiraglio sull'esterno per evitare di dover vedere, ché se avesse visto lui, il cuore, probabilmente non si sarebbe più ripreso, dovendo avere a che fare con una realtà davvero impossibile da sostenere.
Solo la mia consapevolezza decise di inchiodare i miei piedi al terreno, trattenendomi lì, un involucro vuoto dietro la parete angolare del locale, con gli occhi vacui puntati su quei due, ancora stretti in quell'abbraccio soffocante e che ora soffocava anche me.
Una consapevolezza che voleva spingere tutto oltre. Che diceva - Sta' a vedere se non si baciano, ora. -
Ma loro non si baciarono.
Quando Harry sciolse l'abbraccio, Jade salì in macchina e tirò giù il finestrino.
Cosa gli stava dicendo ora? Avrei dato qualsiasi cosa pur di sentire cosa si stessero dicendo, ma ero davvero troppo lontana.

Poi, passata forse una decina di secondi, la macchina si allontanò e Harry rimase qualche istante a guardarla da lontano, finché non svoltò alla fine della strada, sparendo del tutto anche alla mia vista.

Howling's LakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora