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Come avevo giustamente previsto, mi fu impossibile dormire in un sonno profondo.
Il freddo umido che penetrava dalle pareti di legno mi si attaccava addosso, facendomi tremare convulsamente.
Quando mi svegliai per l'ennesima volta, mi voltai e osservai il misterioso ragazzo che mi aveva offerto riparo. Dormiva beato, nonostante fosse a torso nudo e abbandonato su una poltrona che aveva tutta l'aria di essere parecchio scomoda.

Sospirai, pensando alle parole di mia madre o, meglio, di Fanny.
E se si fosse rivelato uno spreco di tempo, un deludente buco nell'acqua?
Serrai le labbra, voltandomi sulla schiena e presi ad osservare il soffitto.

Non riuscivo ancora a credere che mi avessero tenuto all'oscuro di una verità tanto grave.
Avevo diciannove anni, ormai, ma nonostante ciò ero venuta a conoscenza del mio passato e delle mie vere origini per caso, un giorno come tanti, frugando nei vecchi scatoloni della soffitta, alla ricerca di alcuni libri.
E, da quella scoperta, non mi ero più fermata: avevo continuato a scavare più a fondo possibile, seppur giungendo a risposte sempre diverse e sconnesse.
Loro, per contro, mi erano sin da subito sembrati tutt'altro che propensi a dirmi la verità, tanto che avevo cominciato a convincermi che non ne fossero a conoscenza nemmeno loro.
Per questo avevo deciso di partire e di recarmi nell'unico posto in cui avrei trovato delle risposte: Howling's Lake.
A guidare le mie ricerche avevo solo una foto e dei documenti risalenti al 1997.
L'anno della mia nascita.

Sospirai, cercando di liberare la mente da quei pensieri. Avevo quasi raggiunto il luogo in cui avrei finalmente dato risposta alle mie domande. Dovevo solo pazientare.

Improvvisamente, con la mente ancora catturata da quei pensieri assillanti, sentii qualcosa di finalmente caldo avvolgermi le spalle, coprendomi interamente il busto.
Un profumo intenso e delicato, simile a quello di un fiore di cui non ricordavo il nome, mi riempì le narici.
Smisi all'istante di tremare e, finalmente, mi rilassai.
Aprii debolmente gli occhi in tempo per vedere la schiena nuda del ragazzo mentre tornava a stendersi sulla poltrona.
Lo guardai e, per un istante, sentii i suoi occhi soffermarsi nei miei. Infine li richiuse e parve riaddormentarsi di lì a poco.

La mattina seguente fui svegliata dai raggi pallidi del sole che filtravano dalla finestra del capanno, colpendomi gli occhi.
Mi voltai, serrandoli per il fastidio e mi sollevai a sedere sul divano, cercando di fare mente locale sugli avvenimenti della notte precedente.
Ricordai il pullman, la pioggia battente e la strada in mezzo al bosco.
Mi guardai distrattamente attorno. Il capanno, ora illuminato a giorno, sembrava più polveroso di quanto non mi fosse apparso la sera prima, alla luce del fuoco che aveva ora lasciato il posto ad un ammasso di cenere e di pezzi di carbone ormai freddi.

"C'è nessuno?" Domandai, ricordandomi di non sapere il nome del ragazzo.
Non ottenni risposta.

Mi stiracchiai pigramente e uscii sul porticato. La sua moto non c'era più, perciò tornai dentro, recuperai la sua felpa scura e il mio borsone e uscii di nuovo, richiudendomi la porta alle spalle.
Prima di mettermi in cammino, passai dal bagno sul retro per rinfrescarmi il viso e levare gli ultimi segni del sonno.

L'aria era fresca e dal bosco provenivano dei cinguettii allegri. Alla luce del sole, quello che la notte passata mi era sembrato un bosco pieno di minacce e pericoli, mi sembrò al contrario un luogo pacifico e rilassante.
Riuscivo perfettamente a intravedere fra gli alti arbusti la foresta e le piccole stradine che la attraversavano e dopo un'oretta di cammino, raggiunsi il punto in cui la stradina da pianeggiante si abbassava in una discesa fino a valle.

Spinsi lo sguardo verso il fondo del pendio e tirai un profondo respiro.
Eccola lì.
Howlings Lake mi fissava dal basso, presentandosi come un agglomerato di casette e di campi, circondati da boschi e praterie.
Verso ovest intravidi il lago da cui il paese doveva aver preso il suo nome. Scintillava sotto i raggi del sole, salutando il suo ritorno dopo la pioggia incessante del giorno precedente.

Howling's LakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora