Quando riaprii gli occhi, la prima cosa che vidi fu una gamba nuda, distesa a pochi centimentri dalla mia faccia.
Presi un profondo respiro dal naso, alzando fiaccamente la testa per capire dove diavolo fossi finito e tutto attorno a me vidi decine e decine di ragazzi e ragazze addormentati, chi sull'altro letto e chi sui divani addossati alle pareti.
Una ragazza scivolò nuda e scalza davanti al nostro letto, sorridendomi come niente fosse. Come se per lei fosse normale camminare svestita di fronte ad un estraneo.«Buongiorno...» Sussurrò e io le risposi con un cenno del capo, issandomi a fatica sui gomiti. La guardai infilarsi un vestito e sgattaiolare via con la sua borsa, richiudendosi poi la porta dell'attico alle spalle.
Fu allora che i miei occhi misero a fuoco il corpo nudo di una ragazza che, a questo punto, immaginai avesse dormito accanto a me per tutta la notte.
Sotto di lei, rovesciato sulla schiena, ronfava beatamente Eddie e con un fremito di repulsione mi ricordai che avevano scopato quasi tutta notte esattamente di fianco a me e a Zack.
Solo che lei me la ricordavo bionda, per quanto i miei ricordi fossero alquanto distorti e confusi, ora. Questa ragazza invece era mora e aveva i capelli a caschetto.Sentivo la testa scoppiare al punto che faticavo persino a tenere gli occhi aperti, ma l'idea di rimanere in quel letto incriminato, improvvisamente mi fece venire il voltastomaco.
«Zack... dai, svegliati...» Mugugnai, spingendolo col piede. «Zack!»
«Che vuoi...» Biascicò lui, muovendosi lento ai piedi del letto.
Mi tirai su a fatica, sedendomi sulla sponda del materasso e poco dopo, lottando contro le vertigini, finalmente riuscii ad alzarmi. «Muoviti, imbecille.» Sbuffai, tirandolo per le gambe. «Siamo nella merda. O meglio, tu sei nella merda.»
«Cosa?» Si allarmò, scattando col capo per dirigere gli occhi al soffitto. Dal lucernario penetravano già i raggi del sole, segno che doveva essere mattina inoltrata e che avevamo passato l'intera notte in quella villa. «Porca puttana!» Esclamò, scattando in piedi. Si tirò su i pantaloni e, incurante del fatto che fosse completamente nudo, sotto una ragazza altrettanto svestita, come mamma l'aveva fatta, scosse la spalla a Eddie, chiamandolo più volte per svegliarlo.
«Muoviti, Casanova!» Esclamò, imprecando a denti stretti alla sola idea di dover affrontare le urla di sua madre. Soffocai una risata quando Eddie si rigirò sotto la morettina, passando dal confuso all'esaltato e dall'esaltato al terrorizzato in capo a una manciata di secondi.
«Oh cristo! Che ore sono?!» Sibilò, scivolando di lato per liberarsi dalla stretta della sua focosa amante.
Zack imprecò di nuovo e scavalcò i vestiti disseminati sul pavimento per andare a svegliare anche Stephen. «È tardissimo, cazzo! Ci siamo addormentati!»
In quattro e quattr'otto Eddie si infilò i boxer e i pantaloni. «Dove abbiamo lasciato le magliette?»
Alzai le spalle, rendendomi conto di essere rimasto a torso nudo praticamente dall'inizio della festa. «Non ne ho idea, Ed.»
«Abbiamo fatto il bagno. Poi Jordan è sparito. Noi abbiamo bevuto... abbiamo fatto ancora il bagno... ci siamo messi i jeans - »
«Quando sono andato a pisciare... ero già a torso nudo.»
Annuì. «Poi siamo saliti, giusto?»
«Che cazzo, vi sembra il momento di stilare l'elenco delle attività di stanotte?!» Sbottò Zack, gesticolando agitato. «Muovetevi! Vado a cercare Jordan, ci troviamo fra dieci minuti all'ingresso...» Aggiunse e se ne andò imprecando e scuotendo il capo.
«Questa gli costerà il Capodanno. Ne sono sicuro.» Commentai, reprimendo un'altra risata.
Quando scendemmo al piano terra, Zack ci venne subito incontro reggendo malamente tra le braccia i cappotti e la mia giacca.

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Howling's Lake
Romance«Qui non si tratta di aver paura della verità. Credo solamente che certi segreti siano fatti per rimanere tali.» Tutti i diritti sono riservati by ©MirianaTartari I personaggi, per quanto ispirati a persone reali, sono frutto della mia immaginazione...