5 Parte

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《Sindy ma ti vuoi muovere》mia madre stava urlando più da mezz'ora,era venuta stamattina alle 7:30 informandomi che in quella settimana eravamo invitati ad un battesimo,e si era auto convinta che mi servisse un abito elegante visto che nel mio guardaroba avevo solo pantaloni,tute e i vestiti che usavo per le riunioni lavorative.

《Mamma mi dai il tempo di prepararmi?》non ero felicissima di andare in giro per Napoli,entrando in tutti i negozi di abiti costosi e troppo eleganti.L'unica cosa positiva era che il mio piccolo Clark veniva con noi.
Era passata una settimana da quando mio figlio era rimasto con la nonna e ora potevo godermi della compagnia del mio piccolo uomo,avevo bisogno di qualcuno che sapeva e poteva distrarmi,in tutto quell'arco di tempo ero rimasta in balia dei miei pensieri,ritenendomi una stupida la maggior parte del tempo per il semplice motivo di quella notte quando pronunciai quella augurata buonanotte ad uno sconosciuto.
La mia vicina di casa,il giorno seguente all'incontro mio e del fratello,si presentò fuori casa mia.
Era una ragazza "che a parer mio se fossi stata uomo avrei sbavato",era di una bellezza mozzafiato con una chioma di capelli castani di media lunghezza,le sue iridi erano di un verde cristallino,molto diverso dal colore che caratterizzava lo sguardo del fratello,un corpo a clessidra.
Per avere solo 17 anni era di un eleganza che solo in donne molto adulte si notava,infatti il suo nome "Crystal" rispecchiava perfettamente la ragazza.

La invitai ad entrare,sciogliendo almeno in parte la timidezza della ragazza,che mi sembrò eccessiva.
Si insomma,era vero che avevo sette anni in più a lei ma comunque non ero così vecchia.
Infatti la pregai di non darmi del lei,e di chiamarmi con il mio nome.
Avevamo parlato un Po di tutto,lei stava ancora frequentando il liceo,mentre il fratello "anche se devo dire che non sembrava"aveva solo un anno in più a me è aveva una piccola imprenditoria ereditata dal padre.
Mi aveva raccontato che lei è il fratello vivevano da soli,da quando il padre morì e la madre essendo andata in depressione per la perdita del suo grande amore se ne era andata da una sorella che viveva in California.
Io non mi ero sbilanciata,e gli avevo solomante raccontato che sei anni fa ero andata a Londra per un lavoro ed ero ritornata lì solo perché mio figlio voleva stare con i nonni,come tutte le persone anche lei dopo aver saputo che a soli 15 anni avevo avuto mio figlio,e che a 19 me ne andai caricando me è Clark su un aereo con un biglietto di sola andata per Londra  Era rimasta a bocca aperta.
Congratulandosi con me per aver affrontato la vita a testa alta.
In seguito a quella chiacchierata non avevamo avuto modo di incontrarci per una seconda volta,visto che lei doveva studiare e io avevo incominciato a dipingere una delle stanze del piano superiore.

Arrivati a Napoli girammo per tutti i negozzi "che per mia madre erano i migliori",in fine dopo aver acquistato il mio abito ci recammo in un grazioso ristorante,era moderno con tavoli con tovaglie bianche e merletti ai bordi,le pareti del medesimo colore dove in più punti posavano quadri che rappresentavano i più bei paronami che questa città offriva.
《Mamma,posso mangiare la pizza fritta?》Clark mi risveglio dal mio stato di trans che avevo avuto osservando quel luogo.
《Certo amore,basta che non ti sporchi 》dico sorridendogli.

《Sindy hai parlato con tuo fratello?》Mi domanda mia madre,mi soffermai un attimo a guardarla.
Prima di andarmene da Napoli mia madre portava il peso di una vita difficile sulle spalle,il lavoro era scarso e ricordo che faticava a restare in  piedi ogni qual volta aveva la fortuna di andare in qualche appartamento che bisognava di pulizie,ma ormai a distanza di anni e grazie alla possibilità di avere un lavoro che soddisffi a pieno la mia vita sono riuscita a far rinascere la donna che mi aveva amata e supportata sempre.

《No,no mamma di cosa avrei dovuto parlare con Daniel?》domando poi,alla domanda postata da mia madre.

《Ah,di niente Didi credevo che avreste passato un Po di tempo in sieme》mia madre non era mai stata brava a mentire,avevo imparato che quando mia madre diceva una bugia evitava in tutti i modi il contatto visivo.

《Mamma ce qualcosa che dovrei sapere》
《Tesoro non sta a me dirtelo,lo farà lui quando si sentirà pronto.Ora mangiamo》mi liquidò.
Non forzai mia madre a parlare perché ero decisa a farlo fare al protagonista di questa conversazione.

Io e Clark eravamo seduti davanti alla tv mangiando il gelato,era cresciuto così in fretta,che a volte la nostalgia di quando lo prendevo in braccio e lo coccolavo al mio petto si faceva sentire.
《Amore e ora di andare a nanna,su laviamo i denti e poi a letto》
《Mamma ma è ancora presto》si lamentó il piccolo per poi mettere il musino,un abitudine che aveva sin da piccolo,e io non riuscì a trattenere una risatina.

《Piccolo se domani vuoi andare con la nonna non devi replicare,su andiamo》Clark non replicò una seconda volta,sapendo bene che se avrebbe ribatutto davvero non sarebbe andato con mia madre.

Dopo aver messo Clark a letto e aspettato che si addormentasse,feci una doccia veloce e entrai in camera mia,i miei occhi si posarono inevitabilmente sulla finestra posta difronte la mia.
Da quella sera di una settimana fa,mi addormentavo sul divano per evitare di riscontrare quei occhi che in un solo istante mi erano entrati nella mente.Non so come sia successo che solamente in una chiacchierata futile e innocua,quel ragazzo sia entrato a far parte dei miei pensieri,visto che da quando i miei demoni mi perseguitavano dopo qull'errore di tanti anni fa,nessun uomo era riuscito almeno a sgretolare quell'armatura che mi ero costruita per far si che il sesso opposto non si avvicinasse a me.

《BuonaSera,Signorina》e come se i miei pensieri lo avvessero chiamato,Angelo spuntó dalla finestra.
《BuonaSera a te》risposi,notando poi quel sorisetto fastidioso di chi la sapeva lunga,io sapevo perché lo aveva sfoggiato.

Perché ti ha beccata mentre ti eri incantata a guardare la sua finestra?
Ma chi ti ha interpellato?
Sono la tua coscienza parlo ogni volta che ne sento il bisogno
Sta zitta che e meglio.

《Posso farle una domanda?》Mi chiede il ragazzo che era dinanzi a me distogliendomi dai miei pensieri.

《Si certo,chieda pure》gli risposi a tono,visto che il bamboccio aveva incominciato ad avere un tono formale,che per altro no  gli si adattava nemmeno.

《Le piace la mia finestra?Sa e la seconda volta che la trovo a fissarla》volevo uccidermi,dopo quello che mi era stato detto.
Come posso essere così stupida?

Io potrei darti qualche quesito che ti si addice di più
Non capisco perché devo possedere una coscienza così stronza
Tesoro ringrazia,che non tutti posso permettersela.

《Si infatti,mi piace la cornice della sua finestra e molto rifinita》dico,sapendo poi di aver detto una grande stronzata.

Lui rise,《concordo,comunque io rientro si e fatto tardi e domani il lavoro mi aspetta.Le auguro una buonanotte》disse ,《Buonanotte anche a te》risposi chiudendo subito la finestra per buttarmi poi sul letto.
Era bello quanto odioso,e mi maledissi per il semplice fatto che mi stavo comportando come una bambina,dovevo evitarlo mi ero ripromessa di non accennare a nessun tipo di confidenza con un uomo,e ci ero riuscita fino ad ora.
Dovevo stare lontana da lui,anche se non lo conoscevo mi attraeva e questo non doveva succedere,mentre rimuginavo sul mio comportamento pian piano crollai  tra le braccia di Morfeo che in quel momento esso aveva due paia di occhi dì un verde intenso.

#heila,spero che la storia vi stai piacendo.
Un bacio 😍😍❤

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