38 Parte

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Angelo's Pov

Menomale che rimasi l'auto nell'aeroporto, se no ora saremmo a piedi. Alla guida c'è Adelaide, che a quanto pare e l'unica che conosce la nostra destinazione. Nessuno parla la tensione e palpabile, le ragazze sono concentrate e silenziose. Da come ho capito Crystal sa qualcosa, me lo aveva detto quando dopo essere saliti in auto gli avevo chiesto se poteva spiegarmi cosa stava succedendo, e lei mi aveva risposto dicendo "Non so molto, ma alcuni frammenti del suo passato che non sono belli. "
Non avevo posto altre domande, visto la situazione ma fremevo dalla voglia di sapere.

Il tragitto sembrava interminabile e quel silenzio assordante, dove potevo sentire i battiti del mio cuore accelerare, finché Adelaide non decide di parlare.《Allora ragazzi, ascoltatemi bene. Quando arriveremo lì faremo in modo di non farci notare. Ci nasconderemo dove possiamo ascoltare e vedere, e solo se è necessario interveniamo.》dice continuando ad avere lo sguardo puntato sulla strada.

《In questo momento, con tutta sincerità, non credo sia una buona idea. Cioè se Sindy ci scopre ci ucciderà.》parla Gigi, visibilmente preoccupato dalla reazione della mia vicina. Adelaide e Italia ridono e scuotono la testa.

《Oh Gigi, anche se non ci vedrà lo scoprirà, e siamo morti comunque, perché devo darti ragione non ne sarà felice. E credimi io, Giuly e Adelaide siamo state vittime delle sue vendette.》 Conferma Italia. E io ora iniziavo più a preoccuparmi per quello che avrebbe fatto Sindy appena ci avrebbe scoperto, che per quello che avrei visto fra poco.
L'auto si ferma e Adelaide ci fa segno di seguirla, in silenzio scendiamo mettendoci in fila indiana. Entriamo in un parchetto abbandonato che mette terrore, e mi fa rizzare i peli del collo. Entriamo tramite un cancello legato con una catenina, ma che da la possibilità di farci passare. L'interno e ancora più impressionante dell'esterno, sembra di trovarci su una scena di un film horror. Panchine mal ridotte, giostre per bambini arrugginite e con pezzi mancanti, quasi completamente al buio se non era per un lampione in lontananza che proiettava una fioca luce e devo anche dire che sembrava di essere in un posto dimenticato dal mondo. Adelaide cammina sicura davanti a noi, senza un briciolo di paura " Forse conosce bene questo posto", Crystal si stringe a Italia dove noto che tutta la frontatezza che aveva prima l'abbandonata.

《Mi sto cagando sotto》mi sussurra il mio migliore amico. Non posso dargli torto, perché è quello che sto facendo io.

Mio dio, che uomini.
Vuoi dirmi che tu non hai paura?
Certo che no. Hai una coscienza con più palle di te.

Devo mantenere la calma, e inutile farsi prendere dal panico. Ma fallisco miseramente quando sento uno strano rumore. Adelaide ci fa segno di non fiatare, incitandoci a seguirla. Ci nascondiamo dietro ad un muretto completamente al buio, sporgendoci quel poco che basta per poter vedere la sua figura. E lei è lì, ma non sembra lei. E Sindy ma non la Sindy che conosco io. Seduta su una panchina con un ragazzo qualche anno più grande dì me in piedi davanti a lei, e non sembra molto felice. Lo vedo indietreggiare appena Sindy si alza, e la sua espressione mette terrore anche a me. Per quanto stronza può essere caratterialmente, ha sempre avuto un viso d'angelo ma ora...ora sembra il diavolo.

《Sei una lurida sgualdrina, una puttanella. 》dice per poi ridere lo sconosciuto. Sindy sbuffa in risposta.

《Edoardo credi che queste parole mi tocchino?》ride in modo perfido, e a me manca il respiro. Per quanto assurdo può essere quello che sto per dire, lo dico "e ancora più bella con quella espressione da angelo caduto"《Aspetta ho capito.》fa un colpo di tosse come a schiarirsi la voce.《Edo amore mio, non dirmi queste cose mi fai male...》dice con una voce strana, come quelle delle galline che stanno nei locali. Inizia a ridere ed è una risata davvero malvagia, scuote la testa e diventa improvvisamente seria.

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