Un Nuovo Inizio (Completa)

54 Parte

(Il capitolo non è stato corretto, perdonatemi per eventuali errori di battitura.)

Sindy's Pov

Mi dirigo verso l'uscita del bar e prima di varcare la soglia rivolgo un ultimo sguardo alle mie amiche, sperando che almeno questa volta mi stiano a sentire e non facciano qualcosa di avventato.
Ho fatto un corso di box e se voglio riesco a difendermi da sola ma non ho nessuna certezza che lui sia disarmato, e non credo che un pugno possa parare un proiettile.

Ho un passo adagiato, calmo.
E una delle regole: non mostrarsi mai vulnerabile o intimorito.
I passi del "rapinatore" sono vividi nel silenzio della notte, gli unici rumori sono le nostre scarpe che vanno a contatto con il cemento.
I lampioni illuminando la strada deserta, il vento soffia forte ma l'adrenalina che circola nel mio corpo non mi permette di sentirne il freddo.

Ispeziono la strada cercando di capire quale sia la mossa giusta da fare, e mentre ascolto e osservo attentamente mi viene un'idea.
Prendo lentamente  il telefono dalla tasca e senza farmi notare mando un messaggio alla mia migliore amica.

A:MyBestFriends👭❤
Chiama la polizia, devi dire che sono inseguita da un ladro e sono quasi vicino alla caserma...

Invio il messaggio sperando che non succeda nulla di grave, ho le palle piene di tutte queste disgrazie. Sono perseguitata dalla sfortuna, potrei anche avere una nuvola nera in testa e non saperlo.

Mi fermo facendo finta di niente, non posso arrivare davanti alla caserma se no capirebbe per poi scappare.
E io lo voglio in galera a questo bastardo.
《So che mi hai riconosciuto》la sua voce mi fa sussultare, e so che sia stupido ciò che sto per dire, ma ha davvero una bella voce.
《Non credevo che ci saresti riuscita, sembravi così...stupida.》
E no, ma come si premette...

《Idiota modera i termini, potrei mandarti in galera subito》rispondo alterata. E si, ho un indole nel peggiorare le situazioni con la mia lingua lunga. Non riesco a tenere la bocca chiusa neanche nelle situazioni peggiori, come questa ad esempio. Sono ancora girata di spalle e la risata del ragazzo mi fa rizzare i peli sulle braccia. Il coraggio che di solito mi rispecchia mi sta letteralmente abbandonando, e il terrore si insinua nel mio corpo facendomi tremare come una foglia non appena un rumore metallico rompe il silenzio. Mi giro di scatto, e per poco non grido quando mi ritrovo una Magnum 58 puntata in faccia.
Non capisco il perché voglia farmi fuori, cioè ma chi lo conosce.

Abbiamo vissuto una bella vita, ti ho sempre voluto bene...addio!
Oddio ho una coscienza abbastanza ritardata...

《Che c'è non parli? Eppure non sembrava avessi tanta paura quando ti sei fatta seguire》dice interrompendo il flusso dei miei pensieri.

《Veramente stavo pensando il perché tu voglia uccidermi.》
Fa una risata ironica poi punta di nuovo i suoi occhi nei miei.

《Credimi il motivo esiste》

《Potrei saperlo?》domando sperando che mi rinfreschi la memoria.

《Sei anni fa hai rovinato la vita di molte persone, e io sono una di quelle.》Si fa più vicino e con la mano libera tocca i miei capelli, sorridendo.《Piacevi a tutti. In quel bar si parlava solo della nuova barrista, la migliore amica di Cristiano, colei che lo ha stregato.
Tutti ci provavano con te ma tu eri assente ai complimenti, tranne a quelli di mio "cognato".》
Spalanco gli occhi ricordandomi di lui, Giovanni. Un ragazzo dolce e premuroso, l'opposto di com'è ora.
《Io venivo sempre in quel maledetto bar solo per vederti, e tu? Tu eri tutta presa da quel coglione di Cristiano. Mi aveva pagato per non dirti che era sposato...》